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Dopo un periodo di silenzio, il regista Zhang Yimou è tornatato a fare notizia. La sua regia dell'opera Turandot, rappresentata nel Tempio degli Antenati nella Città Proibita l'autunno scorso, ha fatto inorgoglire la Cina. Subito dopo la prima, è partito silenziosamente per andare sul set del film ''I miei genitori''.
I Cinesi hanno sentito per la prima volta il vanto di avere Zhang Yimou quando ha conquistato l'Orso d'Oro al 38°Festival internazionale del Cinema di Berlino. Alla fine degli anni'80, la Cultura e l'economia cinesi erano in pieno sviluppo, come pure l'arte cinematografica. Il fatto che ''Sorgo rosso'', primo film di Zhang Yimou, abbia conquistato il successo in campo internazionale, riveste un significato particolare che travalica quello del film stesso. I mezzi di informazione si sono affrettati a diffondere la notizia, e il TG della CCTV (TV centrale cinese) le ha dedicato ampio spazio in prima serata. Molti spettatori, che avevano perso interesse nei film cinesi, sono tornati al cinema per vedere questo film. L'Istituto cinematografico di Beijing, dove si è diplomato Zhang Yimou, ha tenuto una grande festa di capodanno durante la quale tutti hanno cantato il motivo del film per esprimere la loro gioia per l'ascesa di un nuovo astro nell'ambiente cinematografico cinese.
Forse il nome di Zhang Yimou ha deciso il suo avvenire perchè Yi vuol dire arte e mou, intelligenza. Egli ha scelto il cinema, perchè è un'arte più vicina alla vita reale. Ma prima di riuscire, si devono superare molte prove. Nato in una famiglia povera, Zhang Yimou, dopo essersi diplomato, ha lavorato per sette anni in una fabbrica tessile come trasportatore. Non soddisfatto di questa vita, aveva cominciato a illustrare i giornali murali della fabbrica e frequentato un corso di fotografia. Nel 1978, gli si presentò la prima opportunità: grazie a una sua foto premiata a un concorso nazionale, fu ammesso all'Istituto cinematografico di Beijing malgrado avesse oltrepassato l'età massima per l'iscrizione, a pieni voti dopo quattro anni di studi, Zhang Yimou fu assegnato agli Studi Cinematografici del Guangxi, malgrado la sua famiglia abitasse a Xi'an. Nel gruppo composto insieme ai suoi compagni di scuola, Zhang Yimou era il cameraman. Da questa collaborazione uscirono film come ''Uno e otto'' e '' La terra gialla'' per la quale Zhang Yimou fu premiato con il ''Giallo d'oro'' per il migliore cameraman.
Nel 1985, Zhang Yimou conobbe il regista Wu Tianming, direttore degli Studi cinematografici di Xi'an, che gli chiese di collaborare con lui. Come protagonista del film ''Il pozzo'', vinse il premio del Festival internazionale del cinema di Tokyo. Il successo del film ''Sorgo rosso'' gli ha permesso di realizzare il suo più grande desiderio, cioè di diventare un regista riconosciuto in campo internazionale.
Dopo i film ''Ju Dou'' e ''Lanterne rosse'', la gente ha cominciato ad apprezzare i nuovi metodi espressivi di Zhang Yimou. Diversamente dallo stile aperto del film ''Sorgo rosso'', in questi due film, ambientati negli anni'20, egli ha cercato di descrivere la storia in modo molto dettagliato ed elegante, ma sempre a tinte forti. Sulla scia di questi successi, sono usciti molti film che ne ricalcano le orme, spingendo Zhang Yimou, volente o nolente, nella posizione di maestro. Non accontentarsi dei successi conquistati fa parte del suo carattere. Nel film ''Qiuju fa causa'', egli descrive le realtà della vita degli abitanti del Nord-est della Cina. Dopo ''Sorgo rosso'', questo film, bassato su una storia vera, è stato il più apprezzato dal pubblico.
Il film ''Remare la barca fino al ponte della nonna'', che descrive la vita degli abitanti di Shanghai.è stato sommerso dalle critiche. C'è chi diceva ironicamente: ''Zhang Yimou non è un bravo regista per un film ambientato in città.'' Non rassegnato alle critiche, egli ha girato un altro film, ''Parla in modo corretto'' che racconta una storia successa in un'altra grande città, Beijing....
Separatosi artisticamente da Gong Li, nel suo nuovo film ''I miei genitori'', ha finalmente deciso di affrontare un tema d'amore. Prima aveva girato una pellicola che riflette la realtà dell'istruzione nelle campagne cinesi. A cinquant'anni, Zhang Yimou si può considerare ormai maturo, ma il suo pregio consiste nel non accontentarsi mai e nell'essere sempre un pioniere del cinema cinese. Regista rappresentativo della cosiddetta ''quinta generazione'', Zhang Yimou sta cercando nuovi orientamenti.
Articolo tratto dal 01/99 della rivista "La Cina ",distribuira da China International Book Trading Corporation |
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