Il re Yan amava gli oggetti in miniatura. Un tale del regno dei Wei gli disse: "Sono in grado di scolpire una scimmia sulla punta di una spina." Molto contento il re decise di offrirgli una ricca ricompensa per l'opera. Un giorno il re gli disse: "Voglio vedere la scimmia sulla punta della spina." "Se volete vederla, Maestà, dovete astenervi prima di tutto dal visitare il palazzo dell'imperatrice e delle concubine e dal bere vino e mangiare carne per sei mesi. Potrete allora vederla un giorno in cui il sole si alza dopo la pioggia e il cielo si sta rasserenando."

Un fabbro residente a Tai Xia, nel regno di Zheng, disse al re Yan: "Fabbrico scalpelli. Una scultura in miniatura dev'essere fatta con uno scalpello. Le dimensioni di una miniatura sono necessariamente maggiori di quelle di uno scalpello. Se la punta della spina non è in grado di ospitare l'incisione di uno scalpello, è impossibile realizzarvi una scultura. Maestà, basta guardare lo scalpello per sapere se costui riuscirà o meno a fare la scultura in miniatura. " Il re rispose: "Hai ragione." Quindi chiese allo scultore con quale strumento scolpisse la scimmia sulla punta della spina. "Uno scalpello," rispose costui. "Fammelo vedere." "Va bene, torno a casa a prenderlo." Cogliendo l'occasione, il bugiardo se ne fuggì via in tutta fretta.

Cari amici, le bugie hanno le gambe corte, specialmente davanti agli esperti. Ma non è difficile notare che nella favola il bugiardo ha le lunghe gambe che gli servono per fuggire velocemente.