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Il Qinshihuang, primo imperatore cinese della Dinastia Qin, Ying Zheng assunse la carica quando era ancora un bambino, e nominò a primo ministro del Paese un commerciante di nome Lv Buwei, provocando un celato malcontento dei vari funzionari della corte imperiale. Lv Buwei pensò che elevare la sua reputazione fosse un ottimo metodo per persuadere la gente, quindi raccolse tutti i suoi 3000 assistenti e gli diede ordine di scrivere il libro la "Storia di Lv". Quest'opera raccoglie 160 articoli di vario tema che trattano di astrogeografia, usi e costumi, amministrazione, natura umana ed altro. Dopo il completamento dell'opera, Lv Buwei diede l'ordine di appenderlo sopra la porta della città di Xianyang, capitale della dinastia Qin, e dichiarò al pubblico "Se qualcuno nota delle inadempienze nell'opera ed intendere aggiungere o cancellare un carattere, lo premierò con mille monete d'oro".
La gente tuttavia temeva il potere e l'influenza di Lv Buwei, e per molto tempo nessuno osò criticare il libro né cambiare un carattere per mille monete d'oro.
In seguito, in base a questa storia, si è diffuso il proverbio "Un carattere vale mille monete d'oro" che si usa per descrivere uno scritto di grande valore o dotato di un'eccellente retorica. |
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