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Dopo la morte di Ji Chang, ossia del re Wenwang dei Zhou, il figlio Ji Fa, ossia il re Wuwang, gli successe sul trono. Wuwang nominò Jiang Ziya maestro di Stato, continuando a riaggiustare la politica interna e ad ampliare la forza militare, e preparandosi ad attaccare il re Zhou della dinastia Shang. L'anno successivo Wuwang condusse le truppe a Mengjin, passandole in rivista. Circa 800 duchi di piccoli Stati arrivarono sul posto, proponendo a Wuwang di guidarli tutti nella lotta contro la dinastia Shang. Tuttavia Wuwang riteneva che non fosse ancora arrivato il momento, quindi dopo aver passato in rivista le truppe, tornò a Fengjing, capitale del suo regno.
Da allora, la tirannia di Zhou dei Shang si fece sempre più crudele. Alcuni buoni funzionari, tra cui Bigan, Jizi e Weizi, pieni di timore, cercarono di persuadere il re a smettere di comportarsi così. Costui però non solo non dette loro ascolto, ma si infuriò anche, facendo uccidere Bigan, a cui crudelmente incise l'addome per estrarne il cuore. Jizi finse di essere impazzito, evitando così la morte, ma fu punito con la schiavitù. Vedendo che non c'erano più speranze per la dinastia Shang, Weizi lasciò la capitale Zhaoge.
Un anno dell'11° secolo a.C. Wuwang seppe da una spia che il re Zhou era arrivato al punto di essere abbandonato dalla popolazione e rinnegato dai parenti. Pensando che il tempo fosse maturo, attraversò il Fiume Giallo con 50 mila soldati, dirigendosi verso est. Arrivato di nuovo a Mengjin, incontrò ancora gli 800 duchi. Per l'occasione, Wuwang tenne una riunione di giuramento, dichiarando il crimine di oppressione del popolo del re Zhou e incoraggiando tutti a combatterlo e sottometterlo.
Le truppe di Wuwang, piene di entusiasmo, ottennero continue vittorie, arrivando rapidamente a Moyu, a circa 70 kilometri da Zhaoge, capitale dei Shang (l'attuale distretto di Qi, nello Henan). Udita la notizia dell'arrivo delle truppe di Wuwang, il re Zhou raggruppò immediatamente 700 mila soldati, guidandoli personalmente in uno scontro diretto a Muye con le truppe di Zhou.
Tuttavia la maggiore parte di questi 700 mila soldati Shang erano schiavi provvisoriamente armati e prigionieri di guerra di altre tribù. Dopo aver subito l' oppressione e il maltrattamento del re, costoro lo odiavano a fondo, e nessuno voleva morire per lui. Sul campo di battaglia, quando i soldati di Zhou si lanciarono audacemente all' attacco, le truppe Shang si ammutinarono, e un gran numero di schiavi e prigionieri si unirono alla truppe Zhou contro quelle Shang, che in un attimo vennero annientate. Jiang Ziya, al comando delle truppe Zhou, ne approfittò per continuare ad incalzare il nemico, arrivando fino alla capitale dei Shang Zhaoge. Il re Zhou, fuggito a Zhaoge, visto che non c'erano più speranze, si suicidò nella notte.
Dopo l'eliminazione della dinastia Shang, Zhou Wuwang trasferì la capitale a Gaojing, ad ovest dell'attuale Xi'an, fondando la dinastia Zhou. Per rafforzare il governo, a partire da Wuwang, i re della dinastia Zhou distribuirono feudi a parenti e funzionari benemeriti, fondando degli stati vassalli. Secondo la leggenda, da Wuwang al figlio Chengwang, vennero fondati più di 70 stati vassalli. |
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