|
|
Perchè il giorno del Powu i cinesi hanno tante abitudini particolari? Quale ne è l'origine? Per rispondere a queste domande, ho intervistato per voi l'esperto Shang Hong del Museo dei costumi popolari di Pechino, che ci ha detto:
Per i cinesi, il trentesimo giorno del dodicesimo mese lunare segna l'ingresso nel periodo della Festa della Primavera. Nel corso della festa ci sono molti tabù, per esempio non si possono toccare coltelli, perchè sono simbolo di morte, e scope, perchè indicano l'allontanamento della fortuna, ecc. Tuttavia il giorno del Powu tutti i tabù vengono meno, e da allora la gente può riprendere la vita normale. Per cominciare, i cinesi fanno delle grandi pulizie, al fine di espellere tutte le sfortune. Questo è proprio il significato del Powu, ossia il quinto giorno del primo mese lunare in cui si infrangono tutti i tabù.
Il signor Shang ci ha anche illustrato che secondo la tradizione la Festa della Primavera continua fino alla Festa delle lanterne, che ricorre il 15 gennaio del calendario lunare. Tuttavia il 5 gennaio del calendario lunare, i commericianti possono ricominciare le loro attività, riaprendo i negozi.
Con la riapertura dei negozi, la vita ritorna gradualmente alla normalità, e si possono acquistare i prodotti neccessari. Secondo il costume tradizionale, in questo giorno i cinesi mangiano i ravioli per celebrare sia la Festa della Primavera che la rottura dei tabù.
Nella cultura della Festa della Primavera cinese, la vigilia, il primo giorno del primo mese lunare, il quinto e il quindicesimo, ossia la Festa delle lanterne, sono i quattro giorni più importanti. Per l'occasione, ogni giorno ha le sue abitudini particolari, per esempio mangiare i ravioli, accendere i petardi, indossare abiti nuovi e ricevere delle mance dagli anziani. Tutti questi costumi dimostrano il positivo sentimento dei cinesi nel celebrare questa festa tradizionale, a cui affidano le loro speranze di una vita felice nel nuovo anno. Sono proprio questi costumi particolari a rendere più brillante la cultura cinese. |
|