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La pittura tradizionale cinese occupa una posizione peculiare nell'arte mondiale. Durante il suo lungo processo di sviluppo, per la somiglianza di stile fra pittori, la pittura cinese ha originato diverse scuole. Oggi vi presenteremo uno dei rappresentanti della scuola degli "Otto originali di Yangzhou", Zheng Banqiao, famoso calligrafo e pittore del 18° secolo.
Se si chiede chi dipinga meglio il bambù nella pittura tradizionale cinese, è molto probabile che la risposta sia Zheng Banqiao. Il pittore, nato nel 1693 in una povera famiglia di insegnanti di Xinghua, nella provincia del Jiangsu, perse la madre quando era bambino. Il suo vero nome era Zheng Xie, tuttavia, visto che diventato famoso firmava sempre le sue opere "Banqiao Zhengxie", il pubblico iniziò a chiamarlo Zheng Banqiao, ossia Zheng del ponte di assi. Questo perché la sua famiglia possedeva due capanne di paglia sulla riva del fossato di difesa della cittadina, su cui la gente aveva gettato delle assi come ponte, che in cinese suona "Banqiao". Il pittore utilizzò il termine in segno di ricordo.
Secondo i documenti storici, prima dei 40 anni Zheng Banqiao era solo un semplice intellettuale. Come tanti altri intellettuali del tempo, nella ricerca della carriera burocratica, partecipò più volte agli esami imperiali ma senza successo, riuscendo solo a 43 anni a diventare funzionario, assumendo diversi incarichi a livello distrettuale.
Durante i suoi dodici anni di carriera burocratica, egli dette prova di onestà e capacità, al punto che le prigioni spesso erano vuote. In caso di disastri naturali, presentava onestamente la situazione in alto loco, chiedendo energicamente aiuto al governo per i sinistrati. Inoltre imponeva ai ricchi di offrire a turno della zuppa di riso alla gente affamata, dando l'esempio col mettere a disposizione il suo stipendio. Quando una volta la carestia raggiunse dimensioni allarmanti, decise senza esitazione di aprire i granai governativi per salvare la popolazione. I suoi dipendenti cercarono di dissuaderlo dal farlo senza autorizzazione, perché sarebbe stato severamente punito, ma egli rispose: "Quando l'autorizzazione sarà arrivata, la gente sarà già morta da un pezzo! Me ne assumo completamente la responsabilità!" La sua decisione salvò effettivamente molta gente, ma offese il suo superiore. Allora Zheng Banqiao, che aveva lo spirito puro dell' artista, rassegnò le dimissioni, stabilendosi a Yangzhou, il centro culturale del tempo.
Da allora in poi egli si guadagnò da vivere vendendo i suoi dipinti, e trascorrendo un'esistenza povera, ma dignitosa. Per tutta la vita dipinse solo orchidee, bambù e pietre, visto che le orchidee sbocciano in ogni stagione, il bambù è sempreverde e le pietre durano millenni, il che combaciava con la sua forte personalità. Normalmente i suoi dipinti raffigurano solo qualche stelo di bambù, una pietra e delle orchidee, con una struttura semplice ma delicata ed un senso tridimensionale reso grazie alla densità dell'inchiostro. Le foglie di bambù e di orchidea sono rese con una sola pennellata, ed anche se l'unico colore presente è il nero, è possibile percepire la forza vitale di orchidee e bambù.
La pittura di Zheng Banqiao fu influenzata profondamente dai grandi pittori Shi Tao e Badashanren, dando prova nel frattempo di uno spirito particolare e di uno stile che infuenzò su vasta scala il mondo della pittura cinese del tempo. I suoi capolavori rimasti sono "Xiuzhu xinhuangtu" (cespugli di bambù), "Qingguang liuzhaotu" (luce bianca), "Lanzhu fangxintu" (profumo di orchidee e bambù), "Gangguju quantu" (sorgente e crisantemi nella valle), tutte opere di enorme valore. Oltre a Zheng Banqiao, altri sette pittori dell' epoca, ossia Wang Shizhen, Gao Xiang, Jin Nong, Li Shan, Huang Shen, Li Fangying e Luo Pin, per le loro somiglianze nella ricerca artistica contraria al formalismo estetico imperante al tempo, vennero chiamati nei secoli successivi "Otto originali di Yangzhou". Fra questi, Zheng Banqiao risulta al primo posto da molti punti di vista.
I letterati cinesi del passato spesso eccellevano sia nella calligrafia che nella pittura e nella poesia. Lo stesso fece Zheng Banqiao, che oltre che nella pittura, si distinse anche nella calligrafia. Alcune sue poesie sono ancora diffuse oggi fra la popolazione. In particolare, per la sua dura esperienza diretta della povertà, le poesie "Fuga dalla carestia", "Ritorno a casa" e "Il cattivo funzionario", riflettono il tragico destino e la dolorosa vita dei contadini, ed esprimono la calda simpatia dell'autore, possedendo nel frattempo un grande valore storico. Fra le opere tramandate sinora figura anche "La raccolta di scritti di Banqiao".
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