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Il lungo romanzo "Il sogno della camera rossa", scritto nel 18° secolo durante la dinastia Qing, è un capolavoro della storia della letteratura cinese. Tra i letterati cinesi esiste un detto: "se non si conosce 'Il sogno della camera rossa', è inutile leggere". Nell'odierna rubrica celebrità storica della cultura cinese, vi presenteremo l'autore del romanzo Cao Xueqin.
"Il sogno della camera rossa" scritto da Cao Xueqin, nato all'inizio del 18° secolo, viene considerato dalle generazioni che sono seguite la vera storia della sua famiglia. La bisnonna di Cao Xueqin fu la balia dell'imperatore Kangxi, il quale donò ingenti ricchezze e ranghi alla famiglia Cao. Quattro membri di tre generazioni della famiglia furono funzionari a Jiangning, Cina nord-orientale, per sessant'anni consecutivi. Tra i sei viaggi che l'imperatore Kangxi compì nel Sud della Cina, la dimora della famiglia Cao fu per quattro volte la residenza temporanea dell'imperatore, un onore incomparabile per i tempi di allora. Il bisnonno dello scrittore era un appassionato di lettura, collezionava libri e conosceva i letterati. Il nonno ed il padre avevano talento per la calligrafia, la pittura, l'antiquariato, la musica, gli scacchi, l'opera e la letteratura. Dopo decine di anni di accumulazione di ricchezze, la famiglia Cao divenne abbiente e raffinata. Cao Xueqin fin da bambino si rivelò intelligente e di spiccato talento, e vivere in quest'ambiente privilegiato fu per lui di grande utilità per lo sviluppo del suo talento nella creazione artistica.
Cao Xueqin, tuttavia, trascorse per un ristretto periodo di tempo un vita benestante. Dopo la morte dell'imperatore Kangxi, la famiglia fu coinvolta in complicate lotte di corte, ed a causa dei suoi stretti rapporti con la famiglia imperiale, i Cao consumarono la propria ricchezza per saldare enormi debiti. Quando Cao Xueqin aveva circa 12-13 anni, i beni della famiglia Cao furono confiscati per ordine governativo, ed i suoi famigliari si trasferirono dal Sud a Pechino, andando a vivere con riluttanza in semplici case popolari. In età adulta, Cao Xueqin abitò da solo in una piccola casa, guadagnandosi da vivere attraverso la vendita dei suoi dipinti. La sua personalità inflessibile ed altezzosa lo condusse alla povertà. Il forte contrasto tra la vita benestante e l'estrema povertà spinsero Cao Xueqin ha scrivere il suo capolavoro "Il sogno della camera rossa".
Con la famiglia Jia, imparentata con l'imperatore, come filo conduttore, "Il sogno della camera rossa" racconta la vita quatidiana di quattro casati, descrivendo il lusso, la corruzione, la recessione morale e le lotte del ceto nobile della società feudale. Dal punto di vista economico, politico e morale, testimonia l'inevitabile avanzata verso la decadenza dei nobili feudali. Le vivide figure dei personaggi e la trama complessa hanno contribuito alla definizione del romanzo come una splendida epopea.
All'interno dell'opera, Cao Xueqin ha tratteggiato numerosi personaggi, che in totale ammontano a circa 4,500. La maggiore parte delle figure del romanzo sono dotate di un aspetto esteriore e di una propria personalità; tra di essi ricordiamo Jia Baoyu, Xue Baochai e Wang Xifeng, che rappresentano tutti immagini classiche della letteratura a livello mondiale. Gli altri personaggi sono anch'essi vividamente caratterizzati. Il dramma dell'amore di Jia Baoyu, Lin Daiyu e Xue Baochai è la storia che desta maggiore interesse del libro, ma anche i destini di un gruppo di fanciulle nobili, di serve e di altri personaggi femminili fanno sospirare i lettori.
Lo stile letterario di Cao Xueqin è erudito e raffinato. Oltre alle descrizioni di rilevanti fenomeni della vita sociale, l'autore illustra dettagliatamente la vita dei nobili, soffermandosi sui costumi, gli utensili, l'architettura, il giardinaggio, la gastronomia, la medicina, la religione, le opere teatrali, le belle arti, gli intrattenimenti e così via. Queste sue disquisizioni dimostrano l'erudizione di Cao Xueqin. Nei secoli a seguire, alcuni studiosi hanno compiuto ricerche sulle usanze, i costumi e l'artigianato popolare della società feudale proprio sulla base del "Sogno della camera rossa".
E' un peccato che Cao Xueqin non riuscì a terminare il capolavoro che gli costò tutta la vita. Nel 1764, Cao Xueqin, meno di 50 anni, morì di stenti e malattia, lasciando oltre 80 volumi del romanzo. Mettendo a confronto la vita di Cao Xueqin e la vita del protagonista Jia Baoyu nel "Sogno della camera rossa" si coglie che entrambi sono figli della nobiltà dalla natura semplice e ingenua, sottoposti al tragico destino della decadenza della famiglia, lasciando nelle persone un sentimento difficile da esprimere.
"Il sogno della camera rossa" è il più illustre capolavoro della storia della letteratura cinese, e viene definito "l'enciclopedia della società feudale, della cultura cinese e della letteratura cinese". Negli ultimi 200 anni, innumerevoli studiosi compiono ricerche sul romanzo. La dottrina "Hongxue", che si dedica all'analisi dell'opera, è diventata infatti una specializzazione indipendente. All'interno della società, inoltre, i personaggi e le storie del "Sogno della camera rossa" sono penetrati profondamente nel cuore della gente.
Amici ascoltatori, siamo giunti alla fine dell'odierna rubrica celebrità storica della cultura cinese. |
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