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I 65 anni di RCI
2006-12-01 13:17:53 cri

Amici ascoltatori, fra due giorni, ossia il 3 dicembre, Radio Cina Internazionale festeggerà il suo 65° compleanno. Sessantacinque anni fa eravamo solo una debole frequenza che trasmetteva da Yan'an, una cittadina del nord-ovest della Cina. Gradualmente questa voce è stata trasmessa in sempre più lingue, coprendo un ambito più ampio e registrando un continuo aumento degli amici del pubblico. Oggi la radio è solo una parte dei servizi offerti da RCI. Tutto ciò origina dalle esigenze della trasmissione delle informazioni e degli scambi popolari e beneficia della promozione dello sviluppo tecnico-scientifico, ma, cosa più importante, mira a contattare e servire sempre meglio il nostro pubblico.

(Audio)

All'inizio degli anni '40 del 20° secolo, la Cina si trovava di fronte ad un'imponente aggressione di nemici esterni. Fra i fuochi della guerra, le forze armate guidate dal Partito Comunista Cinese divennero un'importante forza della guerra mondiale al fascismo. Per permettere al mondo di capire meglio le sue proposte nella guerra di resistenza al Giappone, il PCC fondò una stazione radio che trasmetteva in lingue straniere, presentando la situazione interna ed esterna del tempo ed appellandosi ai vari settori cinesi e stranieri per la salvezza della nazione, ripristinando la pace nel mondo.

Con le note della "Marcia trionfale", il 3 dicembre 1941 abbiamo iniziato a trasmettere in lingua giapponese per il pubblico dei soldati giapponesi in Cina, comunicando loro la realtà e la vera natura del conflitto. La prima a parlare al nostro microfono è stata Hara Kiyoshi, una giapponese contraria alla guerra, in una sala di registrazione che era in realtà una grotta di Yan'an.

Il programma comprendeva solo 15 minuti di notizie. Chan Rufu, che ha lavorato per molti anni per i programmi in lingua giapponese, afferma che la voce di Hara Kiyoshi, ormai deceduta, trasmessa dalla grotta di Yan'an, divenne un'importante arma di disgregazione delle truppe giapponesi.

"Con la sua voce, ella comunicava ai giapponesi la realtà della guerra e dove si trovasse la verità, risultando molto convincente. La radio riuscì ad influenzare molte persone. In seguito molti esperti giapponesi che hanno lavorato alla nostra radio erano stati soldati in Cina: alcuni si erano arresi ed altri avevano disertato. Il mio insegnante si chiamava Michiyuki Ogi, ed era un soldato giapponese che poi ha sempre lavorato alle trasmissioni radio per il Giappone."

Dopo la vittoria della guerra di resistenza al Giappone, il popolo cinese non godette tuttavia della pace che si meritava. La Cina di allora, governata dal Kuomintang (il Partito Nazionalista), era preda della corruzione e dell'inflazione e il popolo viveva nella miseria più nera. Nel contempo la proposta del PCC era sostenuta dai vari settori. Gli Usa, che avevano appoggiato la resistenza al Giappone dell'intera popolazione cinese, prima stettero a guardare, appoggiando poi il Partito Nazionalista nella guerra civile.

Rendendosi necessario dire la verità al pubblico, RCI iniziò a trasmettere in lingua inglese. Come per le prime trasmissioni di notizie in lingua giapponese, la sala di registrazione era una grotta, questa volta di un villaggio della provincia del Hebei, prossima a Pechino.

Wei Lin, una signora di 82 anni, allora era una vivace studentessa che arrivò davanti ai microfoni.

"Le attrezzature erano rudimentali, senza neanche una porta. Alla sala di registrazione era appesa una tenda di feltro, per cui spesso trasmettevamo anche i belati delle pecore e le grida provenienti dall'esterno. Non avevamo neanche un registratore, invitando per i programmi musicali una compagnia culturale a cantare davanti al nostro microfono."

Rispetto a Hara Kiyoshi, Wei Lin è stata più fortunata. Grazie all'innalzamento della potenza delle trasmissioni, la sua voce potè essere trasmessa chiaramente nel sud-est asiatico e, quando faceva bel tempo, anche in Europa e in America del nord.

I cambiamenti delle esigenze di trasmissione in aggiunta alla promozione tecnologica hanno fatto compiere il secondo passo a RCI.

Il primo ottobre 1949, RCI ha trasmesso in diretta a tutto il mondo la fondazione della Repubblica Popolare Cinese.

Il successo della diplomazia della Nuova Cina ha promosso il continuo sviluppo di RCI. Con l'aumento dei tipi di lingue, le nostre onde hanno attraversato gli oceani, raggiungendo aree più lontane, illustrando al mondo i cambiamenti della Cina nei settori politico, economico e sociale.

Pieni di speranze nella Nuova Cina, molti cinesi d'oltremare sono tornati in Cina per vivere e lavorare, fra cui il vecchio speaker in lingua birmana Wang Shanzhong.

"Facevamo tutto in diretta, e da soli. Ricordo che per preparare un testo da registrare avevo solo 10 minuti, e ridere o piangere, non potevo neanche balbettare o ripetere. Quindi prima di entrare nello studio a registrare dovevamo quasi imparare a memoria i testi dei programmi."

Proprio come ricorda il signor Wang, anche se RCI mancava di risorse umane e le tecnologie erano arretrate, i lavoratori della radio del tempo avevano anche i loro momenti di gioia. Il giornalista Xi Shengmao, di 76 anni, ricorda:

"Negli anni '50 del secolo scorso, quando ho iniziato a lavorare alla radio, in un angolo del secondo piano della nostra sede si trovava un registratore ad armadio, molto grande, a cui si avvicendavano tutto il giorno le varie sezioni per realizzare i programmi. Talvolta la sera mancava la corrente elettrica, allora accendevamo delle candele; nel cortile c'era un generatore che riforniva solo il registratore, e quando mancava la corrente, accendevamo il generatore, che faceva un gran frastuono. "

Un ambiente difficile e una tenace forza vitale, questo è stato lo sfondo delle trasmissioni radio per l'estero della Cina negli anni '50-'60 del secolo scorso.

Nel 1965 gli indici del numero delle lingue, della lunghezza delle trasmissioni, ecc. di RCI si piazzavano ormai ai primi posti nel mondo, mentre veniva costruita una serie di potenti trasmettitori. Alla metà degli anni'70, le lingue delle trasmissioni per l'estero di RCI erano ormai 43, facendo della nostra emittente un' importante cintura e ponte di collegamento fra la Cina e il mondo esterno.

Verso la fine degli anni'70, la Cina ha attivato la sua apertura all'estero, per cui anche RCI ha imboccato la strada dell'apertura e dello sviluppo, mentre la sua influenza si faceva sempre maggiore. La rivista tedesca "Radio kurier" ha chiamato le nostre trasmissioni in lingua tedesca "un vento fresco proveniente dalla lontana Cina", definendo RCI "una radio amata degli ascoltatori". La North America Radio Club ha definito RCI "la radio più grande del mondo".

Per l'apertura occorre un maggior numero di amici. Per presentare in modo ancora più reale e completo la Cina e il mondo esterno e costruire fra questi un ponte di contatto, a partire dagli anni '80 RCI ha iniziato ad aprire uffici all'estero. Il settantenne Wang Zuozhou, ex-redattore capo, è stato uno dei primi corrispondenti di RCI all'estero.

"Bisogna dire che sin dal primo giorno di costituzione dell'ufficio all'estero, ci siamo gettati a fondo nel lavoro e nell'ambiente locale, superando varie difficoltà, ed ottenendo risultati immediati nella tempestività dei programmi, il che è dimostrato da molti esempi. Ho personalmente assistito alla firma a Ginevra dell'accordo di pace in Afghanistan, e noi ne abbiamo dato notizia già 20 minuti dopo."

Una serie ininterrotta di giornalisti è stata inviata all'estero. La signora Liu Suyun, corrispondente permanente a Gerusalemme, durante gli scontri tra Palestina e Israele ha scritto un'enorme quantità di notizie e commenti.

"Nell'ottobre del 2000, appena iniziati gli scontri tra Palestina e Israele, concentrati a Gaza e in Cisgiordania, siamo andati a Gaza innalzando la bandiera nazionale. Allora abbiamo visto con i nostri occhi un palestinese colpito da proiettili, col sangue che usciva dalle gambe. Visto che si trovava solo a qualche metro di distanza da noi, ci ha dato l'impressione che la morte ci fosse anche molto vicina, e che sarebbe forse potuto capitare anche a noi. In realtà, negli anni successivi abbiamo visto troppi casi del genere di persone colpite."

Ora la nostra radio conta 29 uffici in tutto il mondo.

Ogni giorno trasmettiamo quotidianamente verso il mondo in 43 lingue, con un tempo totale di trasmissione superiore alle 1100 ore al giorno. Sia per il numero di lingue e il tempo di trasmissione, che per il numero delle lettere degli ascoltatori, la nostra radio si classifica fra le tre maggiori radio internazionali del mondo.

Nel 2006 RCI ha attivato l'iniziativa "Viaggio dell'amicizia sino-russa", che ha riscosso forti ripercussioni sia in Cina che in Russia. Un gruppo misto di giornalisti di RCI, dell'Agenzia Itar-Tass e di altri media cinesi e russi è partito su 13 fuoristrada dalla piazza Tiananmen, giungendo a Mosca dopo un mese, e producendo durante il viaggio una ricca messe di articoli di grande influenza. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha molto apprezzato l'iniziativa, osservando:

"Il viaggio dell'amicizia sino-russa" è un evento senza precedenti. In una quarantina di giorni oltre 40 giornalisti cinesi hanno visitato 18 città russe, e penso che anche molti russi ammirino questa vostra esperienza. Esprimiamo il nostro ringraziamento ai membri della spedizione, in particolare la sua parte promotrice e organizzatrice, ossia RCI, perché vi siete fatti carico del principale lavoro organizzativo in merito."

Cambiamo sempre. In passato gli amici ascoltatori ci ascoltavano soprattutto sulle onde corte; il 27 febbraio 2006 sono ufficialmente iniziate a Nairobi, capitale del Kenya, le prime trasmissioni FM all'estero di RCI.

Si tratta di una giornata da ricordare nella storia delle trasmissioni per l'estero della Cina, realizzando l'auspicio di generazioni di operatori di RCI e avvicinando sempre più i nostri programmi al pubblico. In seguito, il 19 novembre 2006 sono ufficialmente iniziate a Vientiane, capitale del Laos, le trasmissioni della nostra seconda stazione radio FM all'estero.

Il presidente Hu Jintao, in visita in Laos, ed il presidente del paese Choummaly Sayasone hanno congiuntamente partecipato alla cerimonia di apertura delle trasmissioni, in cui il presidente Hu Jintao ha salutato il popolo laotiano tramite la nuova emittente. Egli ha detto:

"Cina e Laos sono due paesi confinanti legati da rapporti di amicizia, ed i loro popoli vantano una profonda amicizia tradizionale. L'inizio delle trasmissioni della stazione radio FM di Vientiane di RCI costituisce un nuovo ponte per il rafforzamento della comprensione ed amicizia reciproche fra i popoli dei due paesi, dando il dovuto contributo ai loro contatti affettivi e alla loro amicizia di generazione in generazione. Viva l'amicizia sino-laotiana!"

Migliorando costantemente le tradizionali trasmissioni radio, RCI segue la corrente di sviluppo dei media globali, cercando attivamente di svilupparsi come radio online tramite la rete. Ora basta muovere leggermente il mouse e cliccare sul website di RCI, ossia "CRI Online", per ascoltare in qualsiasi momento e luogo i nostri programmi più recenti. Nel frattempo potete ottenere ogni tipo di informazione sulla Cina dalle rubriche di news, sport e vita del sito multilingue di "CRI Online".

Radio Cina Internazionale, ormai sessantacinquenne, ha orizzonti sempre più ampi e funzioni sempre più complete. Per quanto concerne il futuro, il direttore di RCI Wang Gengnian afferma che occorre cercare con impegno maggiori opportunità di servire meglio il pubblico.

"L'obiettivo del futuro sviluppo di RCI è trasformarla da semplice radio in un moderno media complessivo che integra la radio tradizionale, la radio online e la trasmissione multimediale, soddisfacendo in modo onnicomprensivo coi vettori della radio, della rete e della TV le esigenze del pubblico straniero circa le informazioni sulla Cina. Come una finestra di contatti tra la Cina e il mondo, dobbiamo non solo aiutare il pubblico straniero a capire efficacemente la Cina, ma anche far capire meglio il mondo al popolo cinese."

Amici ascoltatori, vi abbiamo trasmesso un programma speciale sui "65 anni di RCI". Grazie del cortese ascolto.

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