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I mattoni rossi e le tegole verdi a testimonianza della nostra amicizia: Cooperazione di restauro sino-italiana nella Città Proibita (Audio)
2006-01-10 14:08:52 cri

(registrazione 1, musica, prof. Proietti)

"Il progetto nasce da una collaborazione bilaterale fra Cina ed Italia. Cina ed Italia sono due paesi di grande ed antica tradizione e storia. Entrambi i paesi possiedono un patrimonio culturale fra i più importanti al mondo. Gli esperti dei due paesi, quindi, hanno individuato una via di collaborazione per sperimentare tecniche tradizionali e tecniche innovative per un intervento di conservazione esemplare del Taihedian, ovvero del Padiglione della Suprema Armonia."

Amici ascoltatori, avete appena ascoltato le parole del direttore del Dipartimento di ricerca del Ministero italiano dei beni culturali e responsabile del progetto della cooperazione sino-italiana sul restauro della Città Proibita, il Professor Proietti. La Città Proibita è il museo che riassume le peculiarità cinesi, costituito dai palazzi imperiali delle dinastie Ming e Qing e dalle loro collezioni. Il Palazzo Imperiale si trova al centro di Pechino. Nel 1987 è entrato a far parte della lista dei "patrimoni culturali mondiali" dell'Unesco. Nel 2001, i governi cinese ed italiano hanno avviato una cooperazione per il restauro della Città Proibita, avviando i lavori della Sala dell'Armonia Suprema, la prima della Città Proibita. Trascorsi quattro anni di lavori preparatori e impegno comune, nel giugno 2005, la collaborazione è diventata operativa. Commentando quest' opera di collaborazione, l'ambasciatore italiano in Cina, il Signor Gabriele Menegatti, osserva:

(registrazione 2)

"Erano previste tre fasi, la fase della diagnosi, la fase dello studio congiunto, e poi la fase vera e propria del restauro, cioè intervenire sulla parte decorativa e sulla parte in legno, ad esempio. Quindi, con queste tecnologie italiane tutte a disposizione dei nostri amici cinesi, abbiamo lavorato insieme. La parte della diagnosi così come la parte concettuale di quello che si deve fare, quali interventi fare, dove intervenire, così via, tutto questo studio congiunto è già stato fatto, credo si passerà ben presto alla terza fase, la fase del vero e proprio restauro. "

(registrazione 3, intervento sul significato della cooperazione 1'15")

(1. Ambasciatore: essere associati ad un progetto di restauro che tocchi la Città Proibita è un momento di grande orgoglio per chiunque si occupi di restauro o di cultura in genere nel mondo, e quindi per l'Italia è un privilegio incredibile.

(2. Jin Hongkui (in cinese)?Riteniamo che la parte italiana sia molto cordiale; poichè la Città Proibita deve assimilare da qualsiasi paese le pratiche di ristrutturazione all'avanguardia.

(3. Franco Asciutti: ma il significato più importante innazitutto è l'interscambio Italia-Cina attraverso conoscenze e uomini.

(4. Stefano: è stato un grandissimo onore, un grandissimo privilegio poter lavorare presso la Città Proibita, che sappiamo rappresenta per l'intero popolo cinese un punto di riferimento indiscutibile sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista culturale. Potere lavorare all'interno di questo contesto credo costituisca per noi un enorme privilegio oltre ad un'esperienza unica.)

La Sala della Suprema Armonia, situata sull'asse centrale della Città Proibita, costituisce la struttura in legno di più vaste dimensioni esistente attualmente in Cina. La sala, alta 35 metri, copre una superficie di 2377 metri quadrati. Sia la forma architettonica che i materiali utilizzati sono della migliore qualità.

La Sala della Suprema Armonia è sostenuta da 72 colonne rosse di legno di pino rosso o giallo del nord-est della Cina, ognuna alta 12 metri, con un diametro di circa un metro.

Nella Sala della Suprema Armonia si svolgevano le cerimonie più importanti e solenni dell'epoca imperiale: l'intronizzazione del nuovo imperatore, l'anniversario del suo compleanno, i riti del capodanno lunare, della festa del solstizio d'inverno e le funzioni in cui i funzionari di corte porgevano omaggio all'imperatore. Durante le dinastie Ming e Qing, 24 imperatori svolsero tali attività in questa sala.

Secondo le due parti, cinese ed italiana, poter realizzare un'opera di collaborazione sino-italiana nell'ambito della Città Proibita, un patrimonio culturale mondiale che gode di un particolare status storico-culturale, riveste un grande significato, ed il Vice direttore del Museo della Città Proibita, signor Jin Hongkui afferma:

(registrazione 4, Jin Hongkui)

"La Città Proibita costituisce il sito sotto tutela statale nazionale ed è parte del patrimonio culturale su scala mondiale, dispone di un valore rilevante ed esteso. Una delle esigenze fondamentali per la tutela del patrimonio culturale mondiale è la conservazione della sua autenticità ed integrità storiche e la sua salvaguardia eterna. Dato che la Sala dell'Armonia Suprema è la più importante tra tutte le antiche archittetture cinesi, nel corso del suo restauro abbiamo incontrato molte problematiche, quindi si deve procedere a studi e tutelarla nel migliore dei modi. Tutti i Paesi del mondo, nel gestire la tutela del patrimonio culturale mondiale, hanno le loro peculiarità e i loro meriti da assimilare; l'Italia ha le sue caratteristiche, i suoi punti di forza, e uno stile distintivo nella concezione della salvaguardia del patrimonio culturale. Riteniamo che la parte italiana sia molto cordiale; poichè la Città Proibita deve assimilare da qualsiasi paese le pratiche di ristrutturazione all'avanguardia, abbiamo raggiunto un pieno intendimento."

L'ambasciatore Menegatti ha affermato:

(registrazione 5, Gabrielle Menegatti)

"Il fatto che Cina ed Italia, che possiedono insieme probabilmente 70-80% del patrimonio artistico del mondo intero, cooperino in questo settore, è assolutamente normale, è un frutto diciamo del lascito ereditato dalla storia, quindi da un lato è la storia che ci spinge a cooperare in questo senso. Per l'Italia evidentemente è quasi un debito di onore. Come ambasciatore non posso che essere felicissimo di questo, che ci sia cooperazione in questo settore non solo è naturale, ma è anche doveroso e certamente utile a tutti, e significa che la Cina e l'Italia stessa, ma anche l'umanità, essere associati ad un progetto di restauro che tocchi la Città Proibita è un momento di grande orgoglio per chiunque si occupi di restauro o di cultura in genere nel mondo, e quindi per l'Italia è un privilegio incredibile. "

(registrazione 6, sul cantiere)

Attraverso quattro anni di osservazioni e ricerche, nel maggio 2005 le due parti cinese ed italiana hanno iniziato finalmente la prima opera sperimentale di ristrutturazione concreta. Ponendosi in un atteggiamento di volontà di apprendimento, il Vice direttore del Museo della Città Proibita ritiene che i punti di forza della parte italiana nel campo della tutela dei beni artistici siano concentrati principalmente nella protezione di pitture a colori e di materiali in pietra, dicendo:

(registrazione 7, Jin Hongkui)

"L'Italia ci ha aiutato molto nell'ambito della protezione degli affreschi e della pulitura delle pitture a colori su legno. Si potrà realizzare l'obiettivo della salvaguardia della Sala dell'Armonia Suprema unendo la tradizionale tecnica artigianale cinese con il nuovo progetto frutto dei procedimenti innovativi avanzati dall'Italia. Per questo motivo sono state compiute analisi per due anni ed è stata realizzata una scansione tridimensionale della Sala dell'Armonia Suprema, sono state analizzate le cause dell' erosione su campioni di materiali in pietra, misurate le superfici delle pitture a colori, e in seguito è stato presentato un piano preciso e sono stati svolti esperimenti sul luogo, giungendo finalmente alla stesura di un progetto attuabile ."

Anche il governo italiano presta alta attenzione a questo progetto, e ha inviato per l'occasione una squadra composta da 20 professionisti del restauro a Pechino, che è suddivisa in tre gruppi , per procedere ai lavori insieme al personale cinese di competenza.

(registrazione 8, suono mattutino di campana)

Durante un'alba d'estate del 2005, mentre regnava ancora il silenzio nella Città Proibita, una squadra degli esperti italiani sono entrati nella Sala dell'Armonia Suprema, avviando la loro sacra missione. Il professor Proietti ha affermato in merito:

(registrazione 9, Proietti)

"Attualmente i lavori sono stati avviati da un mese, ci sono 20 restauratori italiani e 30 restauratori cinesi che lavorano insieme, divisi in sottogruppi: uno all'esterno, sui materiali in pietra, due sottogruppi all'interno, uno sui materiali lignei del basamento del trono, ed un altro sugli intonaci delle pareti. "

Nel corso della collaborazione, gli esperti italiani hanno messo a disposizione la loro tecnica avanzata in Cina, associandola alle modalità di restauro cinesi e alle peculiarità reali della Città Proibita, nell'ambito dei lavori della durata di più di un mese con i loro colleghi cinesi.

Anche se gli esperti cinesi ed italiani hanno lavorato insieme nella Sala dell'Armonia Suprema solo per un mese, hanno ottenuto i risultati previsti, e l'aspetto più prezioso è l'amicizia nata tra di loro......

(registrazione 10, maestro Jia insegna Vanessa a cantare in cinese)

(registrazione 11, autopresentazione di Carla D'Angelo)

"Sono Carla D'Angelo, lavoro all'Istituto di Restauro, ci siamo occupati degli intonaci all'interno del padiglione, abbiamo messo a punto una metodologia d'intervento sulla base dei dati ricavati da prelievi eseguiti nell'anno precedente. Sono stati fatti alcuni prelievi, individuati i materiali costituivi degli intonaci del padiglione, e, sulla base dei risultati, sono state fatte a Roma delle prove, per meglio capire le modalità d'esecuzione, e per poter poi arrivare qui coi dati un pochino più precisi. Su questi intonaci che presentavano degli importanti distacchi fra gli strati costitutivi abbiamo eseguito il consolidamento. Per quello che è stato possibile è stata fatta una prima pulitura degli strati, dopo di che si è proceduto al consolidamento sia degli strati superficiali, che degli strati profondi. Oltre a questo, è stato privilegiato molto quello che è il rapporto con i collaboratori cinesi, è stata una grandissima esperienza, una grandissima occasione di conoscenza di diverse tecniche."

(registrazione 12, autopresentazione di Costanza Lungo)

"Mi chiamo Costanza Lungo, sono responsabile della parte della lignea del restauro della Taihedian, noi abbiamo affrontato il basamento del trono, abbiamo iniziato ad occuparci dei problemi di conservazione sia del legno e della parte struttuale, sia degli strati pittorici e degli strati di doratura, quindi abbiamo affrontato i problemi dissesti strutturali, delle mancanze, delle parti costitutive del supporto ligneo, e abbiamo affrontato invece per quanto riguarda le problematiche conservative degli strati pittorici, i distacchi della pellicola pittorica e della preparazione, consolidando tutto quello che rischiava di cadere e di essere perduto. Poi, la parte più apparescente, più scenografica, è quella della pulitura; siamo riusciti a mettere a punto un metodo di pulitura della superficie pittorica e della superficie dorata, trovando un modo per rimuovere lo sporco e per rimettere a luce le parti dorate e le parti rosse del basamento, e quindi adesso si riesce a vedere molto meglio la differenza tra quello che è lo stato della conservazione attuale del basamento e quello che si riesce a recuperare con un'attenta pulitura. Innanzitutto l'effetto che fa entrare nel Taihedian, e poi un impatto molto più di sentimento con i nostri colleghi (cinesi) ."

(registrazione 13, autopresentazione di Luciano Festa)

"Sono Luciano Festa, sono giunta qui l'anno scorso alla Città Proibita per fare una serie di testi preliminari, in quanto responsabile di questa parte della pietra di questo cantiere. Quest'anno è stato allestito quindi questo cantiere con gli studenti dell'istituto del nostro quarto anno. E' stato molto bello lavorare insieme, è stato molto bello scambiarsi esperienze, loro conoscono molto bene le tecniche tradizionali di costruzione e di lavorazione cinese. Questo è stato molto bello, e a me è piaciuto molto, perché c'è tutto uno scambio che riguarda non soltando il lavoro ma molto di più, insomma, questo è l'aspetto che mi è piaciuto molto di questo lavoro."

Da 17 anni, il maestro Chen Jiankui è responsabile della tutela dei materiali in pietra. Commentando l'attuale cooperazione con gli amici italiani, egli ha osservato:

(registrazione 14, Chen Jiankui)

"Mentre ci occupiamo del progetto c'è un clima di allegria, lavoriamo e interagiamo. Le due parti hanno divergenti punti di vista principalmente riguardo la concezione della protezione del marmo, in quanto gli italiani lo considerano come un patrimonio culturale, e lo lavorano con movimenti molto delicati, cercando di toccarlo il meno possibile, mentre noi restauriamo dove c'è da restaurare. In futuro proveremo a studiare il loro metodo, rafforzando la nostra sensibilità riguardo la tutela."

Il restauro della Sala dell'Armonia Suprema non compromette la visita dei turisti, che al contrario, sono molto contenti di poter constatare l'armonioso lavoro tra gli esperti cinesi ed italiani. Il signor Bao è proprio un pechinese, nutre un profondo attaccamento per la Città Proibita:

(registrazione 15, signor Bao)

"Ritengo che è un avvenimento molto rilevante, perché la Città Proibita dimostra la saggezza dei cinesi. Italia e Cina sono due paesi dalle antiche civiltà, credo che l'Italia abbia le sue proprie caratteristiche distintive nella protezione dei beni culturali, quindi la cooperazione di restauro tra questi due paesi esercita un grande significato."

Il signor Emiliano arriva dall'Italia, e si sente molto orgoglioso perché gli esperti del suo Paese possono essere d'aiuto nei lavori di restauro della Città Proibita. Egli commenta in merito:

(registrazione 16, Emiliano)

"Diciamo che il motivo di questo grande restauro risiede nelle prossime Olimpiadi, nel quale periodo tutto il mondo potrà vedere rinnovato questo grande palazzo, e anche tutta la città di Pechino potrà essere vista sotto una nuova luce. Io penso che sia giusto che tutti i monumenti del mondo siano tutelati da alcune forme di recupero, quindi è giusto che tutto il mondo contribuisca a salvare questi monumenti mondiali."

(registrazione 17, intervento sull'amicizia delle due parti 1'27")

(1. Non abbiamo incontrato difficoltà rilevanti, e si è creato subito un clima di amicizia reciproca fra i restauratori cinesi ed i restauratori italiani.

(2. Jin Hongkui (in cinese): Colgo l'occasione di esprimere, a nome della Città Proibita e del suo organico, sinceri ringraziamenti al governo italiano e agli esperti del Ministero italiano dei beni culturali.

(3. Costanza Lungo: un impatto rilevante concernente i sentimenti con i nostri colleghi cinesi; capiamo perfettamente con poche parole di cinese noi, e poche parole d'italiano loro, qualche parola d'inglese, quindi abbiamo inventato un China-english.

(4. Jia Yongmao (in cinese): Gli insegniamo il cinese e ci insegnano l'italiano, hanno imparato una canzone cinese e la cantano molto bene.

(5. Luciano Festa: più che altro quello che ci è piaciuto molto è stato il rapporto con i nostri colleghi cinesi, adesso siamo proprio diventati grandi amici,haha.)

In un batter d'occhio, un mese è trascorso, e i giorni di lavoro insieme sono così finiti, ma tra gli esperti e il personale di lavoro si è mantenuta un'amicizia inalterabile. Durante l'opera di restauro gli operatori si sono dimostrati validi partner, e nel tempo libero buoni amici. La lingua costituisce la barriera più grande tra di loro, ma proprio quest'impedimento ha portato loro tanta allegria nel corso dell' insegnamento reciproco degli idiomi; hanno così stabilito un'amicizia profonda.

(registrazione 18, Vanessa insegna Jia Yongmao l'italiano)

(... cinque, sei ,sette, otto, nove, dieci...)

(registrazione 19, Jia insegna Vanessa a cantare "due tigri")

(registrazione 20, musica della Città Proibita)

Per accogliere le Olimpiadi del 2008 e offrire una Pechino con maggiore fascino culturale, la città attiverà una serie di cooperazioni per il restauro del patrimonio culturale. I lavori di ristrutturazione della Città Proibita sono appena stati avviati, e l'Ambasciatore Menegatti è pieno di fiducia verso la futura cooperazione tra le due parti:

(registrazione 21, Menegatti)

"Ma la Cina potrebbe essere ed è anche il paese del restauro eterno, considerato il numero di città d'arte, considerato il numero dei beni culturali ancora da portare alla luce. Questo è quindi un settore veramente enorme; il governo italiano segue molto da vicino questa iniziativa attraverso il Ministero dei beni culturali, ed in Italia quello del restauro, è sicuramente uno dei settori in cui cinesi ed italiani coopereranno sempre, quindi la strada è larga, aperta e segnata. Alcune iniziative sono in corso, ma richiederanno anni, ad esempio, quando si parla di mille e più metri di pitture murali Tang, questo processo quindi durerà."

In qualità di Vice direttore del Museo della Città Proibita e di uno dei responsabili dell'attuale cooperazione, Jin Hongkui è molto soddisfatto dell'attuale collaborazione e confida in un'altra cooperazione con la parte italiana. Egli afferma in merito:

(registrazione 22, Jin Hongkui)

"Sono molto contento, il governo italiano presta molta attezione alla cooperazione sul patrocinio della Città Proibita. Nel 2004, durante la sua visita in Cina, il Presidente italiano Ciampi ha ispezionato specialmente il cantiere della Città Proibita; l'Italia ha inviato i migliori esperti, che ci hanno fornito molte nuove idee, e la nostra coollaborazione è un immenso piacere. Colgo l'occasione di esprimere, a nome della Città Proibita e del suo organico, sinceri ringraziamenti al governo italiano e agli esperti del Ministero italiano dei beni culturali, che sono già diventati i nostri buoni amici."

(registrazione 23, cantano insieme "due tigri")

Amici ascoltatori, vi abbiamo presentato la situazione della cooperazione sino-italiana nel restauro della Sala dell'Armonia Suprema della Città Proibita.

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