In cinese esistono frasi il cui predicato è costituito da una costruzione di due verbi, il primo dei quali ha come oggetto il soggetto del secondo. Il primo verbo di queste frasi, ha sempre insita un'accezione di invito o ordine causativa ed è spesso costituito da (invitare)? e (far fare)". Per esempio:
Oggi un amico mi invita a cena.
Paolo mi ha detto di dirti che oggi non può venire.
Il maestro Zhang mi ha detto di andare da lui questo pomeriggio.
Ora leggiamo insieme il seguente dialogo:
Stasera c'è una festa da ballo. Paolo mi ha detto di dirti che ci invita.
Mi spiace, ma stasera non posso venire.
Stasera sei impegnato?
Stasera un amico mi invita a cena in un ristorante cinese.
Davvero? Cenate in un ristorante cinese?
C? Sì, al ristorante Grande Muraglia. Sai se si mangia bene?
Certo. Si mangia bene, ci vado spesso.
" "equivale all'espressione "davvero?". Impiegata alla fine di una frase indica che non si ha piena certezza di quanto affermato. Per esempio:
Domenica c'è una festa da ballo, è verò?
La cucina di quel ristorante è buona, no?
" "e" "sono avverbi interrogativi. Il primo viene
impiegato prima del verbo quando si vuole fare una domanda su come si svolge un'azione; il secondo viene invece utilizzato in fine frase, per chiedere lo stato di una cosa, oppure sollecitare un consenso da parte dell'interlocutore. Per esempio:
Come si legge questo carattere?
Stasera andiamo al concerto, cosa ne dici? |