State ascoltando Radio Cina Internazionale, cari amici, benvenuti al nostro programma "Ritmi cinesi", sono Bai Yang. Oggi vi presenterò alcuni brani musicali stranieri interpretati dal famoso basso cinese Peng Kangliang. Cominciamo con "Il piacere dell'amore".
"Il piacere dell'amore" è un'opera del compositore italiano G.B. Martini. Il motivo è dolce e melodioso, con qualche tocco di sofferenza. Il testo dice fra l'altro: "Il piacere dell'amore non dura un giorno, ma il suo dolore ci accompagna per la vita." L'interpretazione profonda e personale di Peng Kangliang esercita una forte attrattiva.
Peng Kangliang è nato nella provincia del Guangdong, nella Cina meridionale, e nonostante la sua bella voce, la sua carriera musicale è stata del tutto casuale. A 19 anni ha infatti accompagnato un amico all' esame di ammissione ad una scuola d' arte. L' amico suonava l' Erhu. Peng Kangliang, visto che lo strumento non sembrava difficile da suonare, ha detto: "Provo anch'io!" Detto ciò, gli esaminatori hanno trovato molto speciale la sua voce, per cui gli hanno detto "Cantaci una canzone!" Peng Kangliang ha cantato un motivo pop, che gli valse l'ammissione alla Scuola d'Arte della provincia del Guangdong. Dopo il diploma nel 1978, egli ha continuato a perfezionarsi, studiando alla facoltà di musica vocale del Conservatorio centrale. Questo perido di studio ha gettato solide basi per il successo della sua carriera.
State ascoltando l'aria "O del mio dolce ardor!"", tratta dal dramma "Paride ed Elena" del compositore tedesco Christoph Willibald Gluck, un motivo d'amore e anche una meravigliosa promessa d'amore.
Nel 1983 Peng Kangliang è entrato nella Troupe Orientale di Canto e Danza, partecipando a diversi tour in Cina, America, America Latina e Asia. Nel 1992 ha tenuto riusciti concerti individuali al Teatro dell'Opera di Shenzhen e alla Sala concerti di Pechino. Lo stesso anno è andato in Giappone a continuare gli studi, formando gradualmente un proprio stile personale di interpretazione.
Di seguito vi invito di ascoltare il brano "Tra i ceppi", tratto dall'opera di G.F. Handel "Serse".
Amici ascoltatori, state ascoltando "Quella fiamma che mi accende", un brano del compositore italiano Benedetto Marcello, dalla meravigliosa melodia traboccante di entusiasmo.
Durante i suoi studi in Giappone, Peng Kangliang ha partecipato ai concerti periodici organizzati dall'Università d'arte di Tokyo, interpretando il ruolo principale nell' "Inno alla gioia" dalla Nona Sinfonia di Beethoven.
Eccovi di seguito il brano "Nel cor più non mi sento", del compositore italiano Alessandro Scarlatti.
Nel 1998 Peng Kangliang è entrato nella famosa troupe giapponese di Fujiwara, diventando il suo unico cantante straniero.
Cari amici, state ascoltando il brano "Ombra mai fu", composto dal musicista tedesco George Frideric Handel.
Nel 2003 Peng Kangliang è tornato in patria, diventando insegnante nella sua alma mater-il Conservatorio centrale. Egli ammette sinceramente che in Cina mancano i bassi, e che gli insegnanti nel settore sono rarissimi, per cui dopo il suo ritorno in patria spera di contribuire alla formazione di bravi elementi nel settore.
Per finire, ascoltiamo insieme "Amarilli", un brano del musicista italiano Caccini. |