Con i suoi 1 milione 660 mila kmq di superficie e confinante con 8 stati, è la più estesa delle province e regioni del paese e quella con il maggiore numero di stati confinanti.

Nell'odierno programma musicale, vi presenteremo tre canzioni folcloristiche tradizionali di Xinjiang. Prima di tutto, ascoltiamo insieme un motivo folcloristico dell'etnia Tajik, si intitola "Perchè il fiore è così rosso". È una bella canzione folcloristica d'amore, adattata dai canti tradizionali locali. Essa racconta una storia d'amora romantica: Un giovane povero dell'etnia Tatar si è innamorato della principessa della città, il giovane ha camminato lugno l'antica via della seta, portando il suo bello canto ovunque arrivando, finalmente alla principessa.

Egli ha detto alla principessa: Bella principessa, ti saluta un giovane povero, proveniente dal lontano altopiano Pamir. Non possiedo la ricchezza da ostentare, non possiedo la grande eloquenza, ti regalo soltanto una canzone, essa si intitola "Perchè il fiore è così rosso, il testo dice:

Perchè il fiore è così rosso, perchè il fiore è così rosso, come il fuoco ardente. Esso simoboleggia l'amicizia e l'amore puro.

Perchè il fiore è così rosso, perchè il fiore è così fresco, tanto fresco che non si abbia il coraggio di alontanarsi: é irrigato dal sangue della gioventù. Ascoltiamo insieme questa canzione.

Ascoltiamo ora un'altro motivo folcloristico locale, si intitola "Il nostro Xinjiang è un buon luogo", che dimostra l'amore del popolo Xinjiang per la terra natale. Il testo dice, "Nuvole bianche nel cielo azzurro, bestiame al galoppo sotto le nuvole, le alte spighe di grano bionde, i fiori profumati e i frutti dolci dolci, ecco il nostro Xinjiang, un buon luogo...

Per finire ascoltiamo il motivo "Sotto la luce argentea". Il testo dice: Sul lido dorato si posa la luce d'argento della luna: cerco le tracce del passato, indistinte come un sogno... Dove ti nascondi, fanciulla che mi hai lasciato? In groppa al mio cavallo volo come una freccia... vola, vola, cavallo, sui suoi passi... .