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Il primo maggio a Pechino si è aperto il festival della musica pop di Parco Chaoyang, cogliendo quest'occasione, il teatro italiano proveniente da Palermo in Sicilia Ditirammu ha fatto spettacili al pubblico cinese.
Il teatro stabile Ditirammu, del canto e della tradizione popolare viene inaugurato nella sua sede di Via Torremuzza 6, nello storico quartiere di Palermo del Kalsa nel maggio.
Il teatrino con i suoi 52 posti a sedere è uno tra i più piccoli in Italia e certamente l'unico del genere in Sicilia.
I suoi fondatori e direttori artistici sono Vito Parinello e Rosa Mistretta, uniti anche nella vita, che con i figli Elisa (esperta nella Danza e nel Canto) e Giovanni (amante della Tammorra e delle percussioni etniche) continuano una tradizione di famiglia che trova origine nella storia personale di Vito nella voce e nell'interpretazione del canto popolare di Rosa.
Il 4 maggio, presso Parco Chaoyang, abbiamo intervistato questa compagnia familiare di canto e danze.
Ecco un servizio in corrispondenza:
La compagnia, composta da una cantante e 6 strumentisti (sax, tromba, violino, fisarmonica, contrabbasso e percussioni) e due danzatori/coristi, sarà per la seconda volta in Cina, invitata in occasione del festival Meet in Beijing. Si tratta di uno spettacolo nel quale il racconto delle tradizioni, viene scandito dalle melodie per le quattro stagioni, secondo un antico almanacco di usi, costumi e ritualità popolari. Il percorso presenta un'ampia raccolta di brani tratti dal repertorio di antichi canti, frutto di catalogazioni effettuate tra l''800 e il '900. Così, le musiche e le storie raccolte dalla viva voce di pescatori, dalle donne dei piccoli villaggi marini e poi, i canti di lavoro, le preghiere, gli scongiuri e le note d'amore per la donna amata e i canti della mattanza, si alternano alle antiche leggende di cantastorie per una composizione da adattare al pubblico presente di volta in volta. La rappresentazione si arricchisce di danze tipiche siciliane come la fasola, Il ballo du chiovu, e alcuni movimenti di 'sapore' arabo/andaluso ispirati al mercato della 'Vucciria'. |
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