Il 27 febbraio al Teatro Poly di Pechino si è tenuto il concerto di chiusura dell'Anno dell'Italia in Cina 2006-- Nessun Dorma
-Arie e Cori delle più celebri opere liriche italiane interpretate dal Coro del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Oggi il centro della musica fiorentina è il Teatro del Maggio Musicale, che ha sede al Teatro Comunale e realizza il Maggio Musicale, il più antico e prestigioso Festival europeo, insieme a Bayreuth ??? e Salisburgo, stagioni annuali concertistiche, liriche e di danza di assoluto rilievo.
Fondato nel 1933 da Vittorio Gui, il Maggio Musicale Fiorentino è divenuto dal 1937 un appuntamento annuale e celebra quest'anno il suo settantesimo anniversario.
Il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, formatosi nel 1933 (anno di nascita dell'omonimo Festival) sotto la guida di Andrea Morosini, è uno dei più prestigiosi complessi vocali italiani nell'ambito sia dell'attività lirica che di quella sinfonica.
Come une delle attività conclusive dell'anno dell'Italia in Cina, il concerto "Nussun Dorma" ha di nuovo presentato al pubblico cinese ed italiano la straordinaria opera italiana, colma del fascino della cultura e dell'arte del paese.
Il pomeriggio del 27 scorso all'Istituto di cultura dell'Ambasciata d'Italia in Cina abbiamo intervistato per voi il soprintendente del Teatro del Maggio musicale Fiorentino Francesco Giambrone e il soprintendente artistico Paolo Arcà, che ci hanno illustrato la manifestazione. Francesco Giambrone ci ha parlato del Teatro e delle sue speranze circa l'amicizia tra Italia e Cina
Come soprintendente artistico del Coro, Paolo Arcà ci ha illustrato il coro e il concerto che avrebbe tenuto in serata.
Tutte i brani scelti per il concerto Nessun Dorma sono tratti da classici come la Turandot di Puccini, la Traviata di Giuseppe Verdi, il Barbiere di Siviglia di Rossini, ecc., guadagnandosi i continui applausi del pubblico.
In fine programma ascoltiamo insieme "La traviata Atto primo
Brindisi Libiamo ne' lieti calici"
L'anno dell'Italia in Cina 2006 si è concluso, tuttavia, come ha commentato l'ambasciatore d'Italia in Cina Riccardo Sessa, l'amicizia e gli scambi tra i nostri due paesi e popoli continueranno. |