Chen Sheng, la nostra protagonista di oggi, oltre a essere cantante di successo, è attivo anche dietro le quinte come discografico. In questa veste ha partecipato alla composizione e produzione di molti dischi per altri cantanti famosi.
Nel 1988 ha pubblicato il suo primo disco singolo "Il parco affollato", considerato generalmente uno fra i dischi più speciali nell'ambito della canzone cinese. Nel 1992 ha lanciato con grande successo il disco "Non farmi piangere". Fra le canzoni della raccolta, che denotano una forte connotazione folcloristica, "Una sera a Pechino" è una delle più note.
Negli anni a seguire ha pubblicato i dischi "Odio le canzoni d'amore", "Estate", "Luglio", "Oppio e rose, tutti ben accolti dal pubblico.
Il canto di Chen Sheng non è bello, ma è semplice e vero. Cantare con tutto il suo sentimento, è il segreto che lo fa amare da tutti e l'ha fatto entrare nel cuore della gente. I suoi motivi raccontano la nostalgia e le perplessità tra il desiderio e la ragione, il sogno e la realtà e persone moderne.
Il costante impegno i Chen Sheng nella composizione del canto folcloristico, gli ha valso il premio di "Migliore cantante folcoristico" per molte volte e viene considerato portabandiera del canto folcloristico di Taiwan.
Il primo motivo che vi presentiamo oggi, si intitola "Tengo la mia tristezza per me". Il testo dice : "Posso accompagnarti , la strada del ritorno è buia. Non sono tranquillo se cammini da sola ....... Tengo la mia tristezza per me. Porta via la tua bellezza. Da ora in poi, non ho più ragione di essere felice.....
Ascoltiamo ora "Una sera a Pechino", nella quale Chen Sheng ha aggiunto un canto femminile dell'opera di Pechino, che rende la canzone straordinaria. |