Pu Shu è una delle più brillanti star dell'attuale panorama della canzone pop dell'entroterra cinese.
Nato a Nanchino ma cresciuto a Pechino, già nell'infanzia si distingueva dagli altri ragazzi per il suo amore innato per l'arte, in particolare per la musica. Entrambi i genitori sono insegnanti di scuola media. La rigorosa educazione famigliare ha forgiato invece il suo carattere ribelle.
Da ragazzo si è appassionato al canto, suonando spesso la chitarra con gli amici e verso i 16 anni ha lasciato la famiglia per raggiungere Shenzhen, vivendo della sua musica.
A partire da allora ha deciso di vivere una vita romantica, come un vero e proprio cantante vagabondo. Nonostante sia tornato a casa dopo pochi anni, a 21 ha preso l'ardua e coraggiosa decisione di lasciare l'università per immergersi completamente nel mondo della musica. Dopo parecchi anni di ricerche, ha realizzato il suo ideale, cantando per una famosissima casa discografica cinese e riuscendo così ad esprimere il suo talento musicale. Quasi tutti i suoi motivi sono di sua creazione.
Nel programma precedente vi abbiamo già presentato due canzoni del suo disco più recente. Nell'odierno programma vi presenteremo due motivi della fase iniziale della sua carriera musicale, da cui gli ascoltatori potranno conoscere in modo più diretto la purezza del suo sogno musicale.
Il primo motivo rappresentativo di Pu Shu che vi presenteremo oggi si intitola "Bosco di betulle", l'adattamento di una canzone molto nota dell' ex-Unione Sovietica. La sua malinconica melodia racconta una storia d'amore estremamente romantica del periodo della guerra rivoluzionaria.
Ora ascoltiamo un altro motivo rappresentativo della fase iniziale di Pu Shu, intitolato "Quei fiori", la cui melodia è conosciuta e amata da quasi tutti i giovani cinesi. Il testo ricorda gli amici d'infanzia e la fugacità del tempo, gli amici nel passato sono ormai ai confini del mondo. "Siete invecchiati? Dove siete? Così ognuno di noi è corso ai confini del mondo..." |