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All'inizio dell'anno corrente, il giovane cantante nel continente cinese Chun Lei ha inciso il suo primo disco individuale "Felicità", ottenendo l'alta valutazione delle varie personalità nel settore. Nell'odierno programma musicale, vi presenteremmo Chun Lei e le sue canzoni in questo disco.
Chun Lei è il giovane cantante della Compagnia di canti e danze cinese, laureatosi dal Conservatorio di Shenyang nella parte sud-orientale della Cina. Sin dall'infanzia, egli ha nutrito una grande passione per la musica, soprattutto quella folcloristica cinese, possedendo buone doti musicali naturali. Prima di entrare nel Conservatorio di Shenyang, Chun Lei ha studiato come autodidatta a suonare gli strumenti tradizionali a fiato, che hanno gettato una solida base per il suo sviluppo futuro sulla vita artistica.
All'inizio del 2005, è stato pubblicato il suo primo disco individuale "Felicità", in cui Chun Lei ha rotto il modo tradizionale di interpretare il canto folcloristico, integrando in modo sistematico gli elementi folcloristici cinesi a quella pop mondiale più moderna.
Ora ascoltiamo insieme il motivo omonimo del disco "Felicità", è un motivo dallo stile folcloristico dell'etnia tibetana, in cui Chun Lei ha cantato attraverso la voce alta e risorante la situazione gioiosa e gli auguri allegri e felici. Il testo dice, il tempo comincia a fare caldo, gli uccelli mitigrati ritornano, i semi cominciano a germogliare... il cuore risvegliato è una favola vera e propria. Voglio cantare per te, elogiando la buona felicità ed accogliando sole nascente di domani....
Il disco "Felicità" comprende non solo alcuni motivi folcloristici classici, ossia "L'altopiano Qinghai-Tibet" e "La Regione Dongting ricca di piantagioni di riso e pescosa", anche una serie di nuovi motivi creati od adattati da Chun Lei, tra cui "Felicità", "Non è solidario più", "Buona ragazza", "Mamma" e "Voglio tornare a casa", dismotrando completamente il suo perfetto livello di interpretazione.
Ecco un'altro motivo nel disco interpretato da Chun Lei, dal titolo "L'altopiano Qinghai-Tibet". Il testo racconta: Chi ha sentito l'eco dell'antichità remota, chi ha lasciato la speranza di mille anni, ci sono anche canzoni senza parole e l'amore indimenticabile. Ho visto le montagne legate l'una all'altra, è proprio l'altopiano Qinghai-Tibet. Chi ha visto da lontano il ciole azzurro, chi ha sete del sono eterno, ci sono anche le canzoni di lotta e la solennità intrasformabile...". Nel programma precedente, vi abbiamo presentato quel motivo interpretato dalla voce femminile, ora ascoltiamo insieme l'interpretazione maschile di Chun Lei. |
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