Vi presenterò il famoso suonatore di flauto Kong Jianhua e una serie di motivi per flauto da egli creati e interpretati.

Il motivo intitolato "Le colline di tè in primavera", è composto e interpretato da Kong Jianhua. Con una melodia chiara e veloce e un ritmo vivace il motivo presenta una scena di giovani raccoglitrici di tè che lavorano e cantano allegramente.

Kong Jianhua è nato nel 1926 nelle campagne della provincia del Henan, nella Cina centrale. La sua terra natale è una famosa "culla dell'opera cinese". Profondamente influenzato dalla cultura folcloristica, ha cominciato nell'infanzia a studiare il flauto, il banhu e altri strumenti nazionali, entrando nel 1948 in una compagnia teatrale professionale. In molti anni di pratica, egli ha studiato assiduamente la tecnica interpretativa degli strumenti nazionali, e sulla base della padronanza di vari strumenti, si è specializzato nel flauto, formando uno stile di interpretazione particolare. Il suo linguaggio musicale è fluente, con un sentimento sincero e delicato, colmo di espressività artistica.

Il motivo interpretato da Kong Jianhua, si intitola "Il nuovo aspetto della campagna". Si tratta di una sua composizione degli anni settanta. Con un ritmo lento e fluttuante descrive la scena della gioia del buon raccolto nelle campagne cinesi, esprimendo l'apprezzamento del popolo per la vita felice. L'interpretazione di Kong Jianhua è pregna di sentimento e commozione e ricca di stile etnico e di caratteristiche locali.

Kong Jianhua non solo si distingue nell'interpretazione del flauto, ma è anche un eccezionale compositore ed educatore.
In più di 50 anni, profondamente radicato nel terreno etnico e folcloristico, egli ha creato un gran numero di opere di stile etnico cinese, come "Ricordo del paese natale", "Il ritorno della gru gialla", "Affetto per il fiume" e "Il cantiere in pieno fervore", tutti molto amati dal pubblico. Egli ha anche formato una serie di ottimi suonatori di flauto, componendo negli anni cinquanta l'articolo "Domande e risposte sul flauto", che presenta per la prima volta sistematicamente le varie tecniche di interpretazione dello strumento, il che ha giocato un ruolo positivo per la promozione della sua diffusione e innalzamento.

Il motivo per flauto, intitolato "Il ritorno della gru gialla", è composto e interpretato da Kong Jianhua. La Pagoda della gru gialla, posta a Wuhan, nella provincia del Hubei, nella Cina centrale, è un famosissimo sito turistico. Il motivo "Il ritorno della gru gialla" è stato composto nel 1982 da Kong Jianhua di fronte alla bellezza e magnificenza della pagoda, e costituisce anche una sua opera rappresentativa. Nella composizione egli ha preso a prestito materiali musicali delle opere locali cinesi, inserendovi nel contempo le antiche forme interpretative degli strumenti popolari del sud del Fiume Azzurro, rendendo il motivo grezzo, elegante e dallo stile particolare.

Il motivo si suddivide in cinque parti. Per iniziare, una lunga melodia lirica descrive una bella scena mattutina: la nebbia dell'alba avvolge ogni cosa, il sole sta per sorgere ad oriente, gli uccelli acquatici sfiorano la superficie del fiume ed il loro canto squillante risveglia la città addormentata. Di seguito un ritmo quasi canoro descrive la meravigliosa scena della Pagoda della gru gialla sotto i raggi dorati del sole nascente che si riflette nel cielo azzurro, nelle nuvole bianche, nei monti blu e nel fiume verde, il che dà un senso di eleganza e naturalezza. Quindi un allegretto colma il motivo di vitalità e dinamismo. La parte alta del motivo descrive la commovente scena della gru gialla che canta, danza, apre le ali e si libra in volo nell'alto dei cieli. Il motivo termina al suono lento e fluente del flauto.

Durante i suoi più di cinquant'anni di carriera artistica, come messaggero culturale Kong Jiahua ha più volte visitato al seguito di delegazioni artistiche cinesi Paesi e regioni del mondo come Giappone, Australia, Nuova Zelanda e H.K. della Cina, conquistando con il meraviglioso suono del suo flauto gli ascoltatori di tutti i Paesi, per cui è stato soprannominato dai media stranieri "flauto magico dell'oriente".