La Festa di Primavera è la festa più importante dell'etnia Han, tuttavia in Cina vivono altre 55 etnie, che hanno diverse lingue, scritture e usanze. Anche loro festeggiano la Festa di Primavera, in particolare le minoranze Naxi, Mongola, Hani, Mancese, Bai, Yi, Dai e Gaoshan.

Parliamo innanzitutto dell'etnia Naxi di Lijiang, nella provincia dello Yunnan. I Naxi festeggiano la Festa di Primavera con svariate attività artistiche. L'assessore alla cultura della Prefettura di Lijiang, signora Yang Yiben, ci ha detto in merito: "Durante la Festa di Primavera a Lijiang teniamo sempre le danze con draghi e leoni di seta, mentre l'attività più rappresentativa è la danza dell' unicorno, nonchè i canti e le danze etnici."

Lijiang, dove si concentra l'etnia Naxi, vanta la misteriosa cultura Dongba e l'antica musica Naxi, che vi ho presentato in alcuni miei programmi passati, inoltre ha un particolare paesaggio naturale e sociale, il che lascia una profonda impressione nei turisti. Parlando dello sviluppo del turismo nel nuovo anno, la signora Yang ci ha detto:

"Durante le feste presenteremo manifestazioni tipiche locali, ad esempio il 15° giorno di gennaio secondo il calendario lunare, ossia per la Festa delle lanterne, terremo la "Fiera Bangbang", durante la quale i locali esibiscono attrezzi agricoli di bambù e di legno, alberi da frutto e fiori. Ognuno deve comprare un articolo di legno al mercato, ossia il Bangbang, come auspicio di buon raccolto e buona salute della famiglia nel nuovo anno. La Fiera simboleggia anche la fine delle attività festive e l'inizio dei lavori agricoli di primavera."

L'etnia Buyi, che risiede principalmente ai confini sud-occidentali della Cina, festeggia soprattutto il giorno di capodanno. All'alba, le ragazze cercano di essere le prime a portare a bilanciere due secchi d'acqua, perchè questo indica che è la ragazza più diligente. Invece i ragazzi dell'etnia Dai della provincia dello Yunnan si lanciano sacchettini di pula per festeggiare la Festa di Primavera. La vittoria va a chi effettua il lancio più preciso. Se una ragazza è innamorata di un ragazzo, gli porta via il coltello dalla cintola o il fazzoletto o il cavallo. Se il ragazzo la insegue fino a casa, i genitori della ragazza lo ospitano solennemente. Il 13 aprile ricorre la festa del nuovo anno dell'etnia Dai, ossia il Festival dell'Aspersione dell'Acqua. L'aspersione simboleggia la cacciata del male e la purificazione, un simbolo di fortuna, perciò il 13 aprile per i Dai è un giorno pieno di gioia.

Cari amici, nella parte sud-ovest della Cina, la popolazione dell'etnia Dong tiene le attività artistiche del "Da Dong Nian", ossia la festa del Lusheng, uno strumento a fiato di bambù. Di solito due villaggi tengono congiuntamente la festa, facendo gare di canto e danza con l'accompagnamento del Lusheng.

Cari amici, non tutte le etnie festeggiano il capodanno in un'atmosfera gioiosa e calorosa, infatti la minoranza Sani, della provincia dello Yunnan, festeggia in un modo serio. Nella lingua della minoranza Sani la vigilia del nuovo anno si chiama "Sicuoqi", durante la quale si banchetta e si fanno sacrifici agli antenati in un'atmosfera seria e solenne. Si appendono alle porte un ramo verde e un cappello di paglia, col significato di : non entrare e non parlare! Neanche i familiari parlano ad alta voce. Per la festa si consumano ravioli di riso glutinoso, perchè l'espressione "ravioli di riso glutinoso" corrisponde a quella del nuovo anno nella lingua Sani. La sera del primo giorno del nuovo anno, si tiene la serata del falò, durante la quale si cantano motivi folcloristici, si suona il Sanxian, un liuto a tre corde, e si danza. Il secondo giorno si fanno sacrifici al dio della montagna, e si porta un bue con un fiore rosso di seta sul capo a fare un giro nel villaggio, per esprimere rispetto per i contributi dati dalla bestia, e le si dà da mangiare riso e carne di maiale per ringraziare questo amico del lavoro dei campi. Fino al 15° giorno del nuovo anno, i Sani tengono diverse attività sacrificali.