Anche se vive a Shanghai da più di 30 anni, a distanza di migliaia di chilometri, in occasione di ogni Capodanno del calendario tibetano, Yangja è contenta e occupata come se fosse a casa in Tibet. Lei ha detto: "Shanghai e il Tibet sono le mie belle case."
Il 23 febbraio, Yangja e la figlia Tang Gosang, insieme agli altri conterranei tibetani, e ai compagni del Dipartimento del Fronte Unito e dell'Ufficio della Religione Etnica del distretto Luwan di Shanghai, si sono riuniti in un ristorante tibetano a Shanghai per festeggiare il Capodanno del calendario tibetano. Un'entusiasta cameriera del ristorante Dawa ha servito vino di orzo della regione montuosa e ha fatto un caloroso brindisi. I presenti hanno tagliato insieme la torta, sulla quale era scritto "Buon anno nuovo". Yangja ha detto con gioia: "Porgiamo i migliori auguri di capodanno a tutti i nostri compatrioti."
Yangja è venuta a Shanghai da Lhasa negli anni '70 del secolo scorso insieme a suo marito, che era un quadro di Shanghai andato in Tibet per l'assistenza. Dopo l'arrivo a Shanghai, Yangja ha lavorato nel sindacato della compagnia statale di trasporto pubblico di Shanghai ed è andata in pensione 8 anni fa.
Lei ha detto che, appena arrivata a Shanghai, non era abituata al clima, al cibo e alla cultura locali, ma gli eccellenti lavori delle etnie e l'armoniosa atmosfera etnica di Shanghai l'hanno aiutata ad integrarsi gradualmente in questa metropoli, che Yangja considera man mano come il suo secondo paese natale: "Anche Shanghai, come il Tibet, è il mio bel paese natale."
Il figlio di Yangja lavorava in un'impresa di Shanghai. L'anno scorso, con l'influenza della crisi finanziaria, l'impresa ha vissuto delle difficoltà e il figlio di Yangja ha perso il lavoro. Dopo aver appreso il fatto, gli impiegati dell'Ufficio della Religione Etnica del distretto Luwan, dove abita Yangja, hanno aiutato la famiglia e dopo due settimane il figlio di Yangja ha trovato un nuovo lavoro.
Yangja ha detto con emozione: "Il sentimento più grande di vivere a Shanghai per tanti anni è quello di non sentirmi mai sola. Ogni volta che incontro delle difficoltà, gli altri mi aiutano sempre. Esiste ovunque l'amicizia profonda tra i compatrioti delle etnie Han e tibetana."
Yangja ha detto inoltre che aveva già provato questa profonda amicizia etnica da suo marito. Prima di tornare a Shanghai con Yangja, suo marito aveva lavorato per 15 anni in Tibet per l'assistenza. Yangja ha detto: "Gli eccellenti quadri dell'etnia Han hanno dato contributi al Tibet con la loro gioventù e intelligenza, e di questo siamo commossi!" |