Prima di tutto, potresti presentarti ai nostri ascoltatori?
Mi chiamo Alessandro Vecchi, ho 27 anni. Sono in Cina adesso da un anno e mezzo e faccio il fotografo per un paio di agenzie italiane. Ho viaggiato un po' per il mondo, ed è una cosa che mi piace molto fare.
Perché hai scelto di lavorare in Cina?
Ho scelto la Cina perché di questo paese non conoscevo assolutamente nulla. Dal momento che mi interessava scoprire qualcosa di più a proposito di questo popolo, di cui si legge molto sui giornali ma mai in maniera approfondita, ho pensato che venire qui sarebbe stato il modo migliore per conoscere la Cina e i cinesi.
E' in corso a Beijing la tua mostra fotografica su delle minoranze etniche cinesi. Ci puoi illustrare un po' questa mostra?
Certo. La mia mostra è stata allestita all'interno degli uffici dell'Istituto Italiano di Cultura, nell'Ambasciata Italiana. Si tratta di una mostra sulle minoranze etniche Miao e Dong, e gli scatti sono stati realizzati durante la scorsa festa della Primavera nel Guizhou. Ho fatto questo viaggio in compagnia di un mio caro amico sinologo, che mi ha aiutato con la lingua cinese dal momento che io non la parlo abbanstanza bene.
Perché hai scelto il tema delle minoranze etniche cinesi?
Tutto è nato perché in realtà le mie conoscenze sulla cultura cinese sono piuttosto limitate. Scoprire che all'interno di una stessa Nazione esistono così tante popolazioni differenti ha suscitato in me un grande interesse e per questo ho deciso di approfondire e cercare di scoprire qualcosa in più.
Ma perché le etnie Miao e Dong e non altre?
In realtà è stato tutto casuale. Io e il mio amico sinologo abbiamo svolto una ricerca. In origine volevamo andare a fotografare un'etnia che abita nel nord della Cina, nella provincia dello Heilongjiang, ma in quel periodo dell'anno era troppo freddo. Quindi abbiamo deciso di andare al sud e da lì abbiamo scoperto i Miao e i Dong. Abbiamo visto delle fotografie su internet e fatto ricerche su diversi libri, e abbiamo scoperto un mondo bellissimo. Abbiamo pensato che fossero le entie migliori da fotografare per i colori.
Cosa hai scoperto sulle etnie Miao e Dong?
Non potendo comprendere direttamente il cinese, non sono riuscito ad andare personalmente a fondo nella realtà di queste etnie. Tuttavia, ho scoperto una semplicità e una voglia di comprensione reciproca che tra l'atro ho ritrovato un po' anche in Africa. Qui in Cina ho scoperto che queste popolazioni, che vivono in maniera abbastanza semplice, sono allo stesso tempo molto dignitose. In Africa, in Cina, in Italia, ho scoperto la similitudine di essere umani.
Intendi anche fotografare altre minoranze etniche cinesi?
Ho in progetto di fotografarle tutte quante, ma non so ancora quale sarà la prossima. Sono molto interessato all'etnia Shui, così come ai Naxi nello Yunnan.
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