Le Olimpiadi estive 2008 di Pechino corrispondono proprio al culmine del periodo di trasmissione diretta o indiretta all'uomo di malattie da parte di zanzare, mosche, scarafaggi e topi. La medicina e la biologia chiamano questo genere di organismi "mediatori biologici delle malattie". Per evitare che le Olimpiadi siano influenzate da questi mediatori e ridurre al minimo i danni dello scoppio e della diffusione di malattie infettive, i dipartimenti sanitari cinesi hanno elaborato una bozza dettagliata ed effettuato minuziosi preparativi. Nel programma di oggi vi illustrerò la situazione in merito.

I mediatori biologici più comuni sono zanzare, mosche, topi, scarafaggi e zecche, che trasmettono malattie infettive come peste e febbre Dengue, mentre le loro punture e morsi possono disturbare ad un sicuro livello le gare e il riposo degli atleti. Per cui la situazione del controllo da parte delle città organizzatrici delle Olimpiadi della densità di questi biomediatori influenzerà i risultati dei Giochi. Il direttore dell'Ufficio di prevenzione e controllo delle malattie del ministero della Sanità Qi Xiaoqiu ha detto:

"Durante le Olimpiadi, un gran numero di atleti, allenatori, giornalisti e circa 600 mila ospiti stranieri verranno in Cina, mentre si prevede che i turisti interni raggiungeranno quota 1 milione e 100mila, il che esercita enormi pressioni sulla garanzia della sanità pubblica cinese. Perciò il rafforzamento della prevenzione e risanamento dei biomediatori delle malattie, in particolare l' innalzamento della capacità di garanzia e del livello tecnico in merito, sono molto importanti per il successo delle Olimpiadi."

Pechino, come città organizzatrice delle Olimpiadi, ha iniziato molto presto i preparativi in merito. Nel 2005 i suoi dipartimenti sanitari hanno iniziato a monitorare completamente e sistematicamente i principali settori e siti dell'intera città, in particolare la densità dei biomediatori delle malattie nelle strutture olimpiche e nelle aree circostanti, svolgendo la valutazione delle possibilità nel corso delle Olimpiadi di incidenti della sanità pubblica provocati dai mediatori e del livello di nocività, padroneggiando così preziosi materiali di prima mano.

Su questa base la municipalità di Pechino ha preso a prestito le esperienze al riguardo delle Olimpiadi di Sidney e di Atene, elaborando il "piano d'azione per il controllo dei mediatori biologici delle malattie, per delle Olimpiadi sane". Il direttore medico del Centro di prevenzione e controllo delle malattie di Pechino Zeng Xiaopeng ha illustrato che il piano comprende la creazione in tutta la città di una rete di organizzazione del lavoro di controllo dei biomediatori durante i Giochi olimpici, e di un contingente di personale al riguardo, e l' elaborazione di una bozza di prevenzione generale e di controllo d'emergenza in merito. Attualmente il piano è portato avanti con successo:

"Gli obiettivi generali del piano sono: primo, la riduzione della densità generale nella città dei mediatori biologici delle malattie; secondo, la riduzione al minimo dei rischi di malattie infettive trasmesse per loro tramite; terzo, la garanzia che le strutture olimpiche, il villaggio olimpico e altre aree collegate raggiungano o superino gli standard statali. Dal quadro attuale, emerge che è stata fondamentalmente realizzata la maggiornza degli obiettivi."

Zeng Xiaopeng ha aggiunto che per garantire il completo successo del lavoro di controllo dei biomediatori durante le Olimpiadi, i dipartimenti sanitari si sono impegnati a fondo. Ad esempio, per chiarire le specie dei principali biomediatori estivi a Pechino, i dipartimenti sanitari hanno monitorato le 31 strutture olimpiche fondamentalmente completate. Inoltre per garantire l'effetto e le funzioni di insetticidi, topicidi e apparecchiature di prevenzione, hanno acquistato oltre 30 prodotti di 13 fabbriche, effettuando una ventina di prove sul posto, e scegliendo poi quelli sicuri, ecologici e altamente efficaci, ed utilizzandoli in modo rigorosamente unificato nell'intera città.

Con l'avvicinarsi delle Olimpiadi, i preparativi sono entrati nello sprint finale, e il sistema sanitario della capitale è impegnato al massimo per effettuare un buon lavoro di controllo dei biomediatori delle malattie. In maggio, giugno e luglio, i dipartimenti sanitari di Pechino hanno realizzato in modo unificato degli interventi di disinfestazione entro un raggio di 2 km dalle strutture olimpiche, da quelle di training, dagli hotel convenzionati e dagli ospedali fissati, inviando anche degli esperti a compiere verifiche sul posto.

Nel frattempo i dipartimenti sanitari di Pechino hanno attivato in tutta la città degli interventi di disinfestazione, mobilitando la cittadinanza per rafforzare l'eliminazione dell'acqua stagnante e dei rifiuti, con perno nelle zone circostanti le strutture olimpiche e nei parchi, quartieri, stagni e fossati. Il funzionario del dipartimento sanitario di Pechino Sun Xianli ha detto:

"Quest'anno il fulcro del lavoro di controllo dei biomediatori delle malattie da parte di Pechino è l'ampia mobilitazione e propaganda presso la cittadinanza, e la pronta attivazione di una serie di attività di prevenzione e risanamento in merito, al fine di ridurre efficacemente la densità dei biomediatori, offrendo una ferma garanzia al successo delle Olimpiadi."

Oltre a Pechino, anche le 5 città coorganizzatrici dei Giochi olimpici, incluse Qingdao, che ospiterà le regate, e Shenyang, che ospiterà le partite di calcio, hanno attivato secondo il programma lo stesso lavoro di Pechino di prevenzione e risanamento dei biomediatori delle malattie, ottenendo degli evidenti risultati. Anche le 33 principali città turistiche del paese, come Guangzhou e Shenzhen, hanno attivato lavori simili, cercando di creare per le Olimpiadi un ambiente sociale pulito, bello e comodo, al fine di garantire la salute di atleti, allenatori e turisti cinesi e stranieri durante i Giochi.