La circoscrizione di Taianzhen, appartenente al distretto di Yijun, è una zona montuosa tradizionalmente povera, che come il resto del distretto recentemente ha visto un notevole sviluppo col ritorno a bosco dei magri terreni coltivati a mais e miglio, e la messa a dimora di frutteti di mele e di alberi di noce, la cui vendita e lavorazione hanno incrementato il reddito dei contadini.

Sul pendio di una vallata ricoperta di stoppie di mais e di alberi di cachi maturi, abbiamo incontrato la protagonista del nostro programma di oggi, Wang Guifang, che ci attendeva alla porta del suo ospizio. Si tratta di una grande casa di campagna, con case ad un piano sistemate intorno ad un ampio cortile occupato per metà da una distesa di gialle pannocchie di mais messe a seccare. Accanto si trovano l'orto e i recinti delle galline e dei maiali.

Wang Guifang è una donna di 60 anni che 24 anni fa ha lasciato il marito e i tre figli per dedicarsi ad una famiglia più grande e bisognosa, quella formata dagli anziani soli non vedenti, ritardati mentali, sordomuti, ossia gli ultimi, che nessuno vuole. Fare la sua conoscenza è stata una grande esperienza: il viso bruciato dal sole, robusta, mani rugose provate dal lavoro, Wang Guifang ci ha detto:  il comune voleva creare un ospizio, e mi hanno chiesto se volevo occuparmene. Sono un membro del PCC, quindi sensibile ai problemi sociali, allora ho accettato, anche se mio marito era malato ed i miei tre figli andavano ancora a scuola, la maggiore aveva solo 13 anni. Mi sono trasferita qui 24 anni fa, quando avevo 36 anni, senza praticamente tornare a casa neanche per le feste, perchè propio allora gli anziani hanno maggiormente bisogno di compagnia. Finora ho seguito in tutto 41 anziani, 27 dei quali fino alla morte. Li ho mantenuti a lungo da sola coltivando mais e allevando polli e maiali. Ora ne seguo 6.

La donna ha aggiunto che, visto che per la fatica ora soffre di pressione alta, il fratello minore la aiuta nei lavori agricoli, e lei gli versa 500 dei 600 RMB di stipendio mensile che riceve dal comune dal 2003. Vista la migliore disponibilità economica del comune, ora questo offre anche dei sussidi annuali, mentre molte sono le donazioni di abiti e generi alimentari da parte di privati.

Cari amici, chi sono gli anziani seguiti da Wang Guifang? Sulla soglia della prima delle stanzette dell'ospizio, abbiamo incontrato una donna non vedente di 67 anni, intenta a sgranare al sole delle pannocchie di mais. Nella stanzetta accanto vive un sordomuto, e nelle altre tre ritardati mentali ed un paralitico. Quest'ultimo, Wang Yuanfu, di 70 anni, è qui da tre, ed all'inizio soffriva di incontinenza, ma grazie alle cure di Wang Guifang, ora sa gestirsi da solo. Le stanzette, piccole ma pulite, sono dotate di un letto di mattoni, un sofà, un tavolinetto ed una piccola stufa per l'inverno. Wang Guifang vive nella stanza accanto a quella della donna non vedente, e visto che ha un apparecchio TV, la sera accoglie gli anziani che possono muoversi.

Vista la vita comune per tanti anni, possiamo immaginare come sia forte il legame di affetto della donna per i suoi anziani. Avendo una bella voce, spesso ella canta per sè e per loro, durante il lavoro e nei momenti di riposo. Eccola mentre interpreta un motivo folcloristico locale:

Qual'è la sua routine quotidiana?  al mattino faccio alzare gli anziani, li lavo, preparo la colazione, imbocco alcuni di loro che non ce la fanno da soli, poi mi occupo di polli e maiali, ecc.

Wang Guifang è anche stata protagonista di un'altra storia straordinaria: ha infatti ospitato nel suo ospizio una ragazza ritardata mentale, orfana, da quando aveva 8 anni, mandandola a scuola fino a 12. Visto che aveva problemi di apprendimento, le ha poi insegnato i lavori domestici, ospitandola fino a quando si è sposata. Ora viene spesso a trovarla, chiamandola "mamma".

Alla domanda se non abbia rimpianti per non aver seguito la sua propria famiglia, Wang Guifang ha risposto: Non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio per un senso di dovere verso la società e per amore dei bisognosi. E' vero che ho trascurato la mia famiglia, ma solo per dedicarmi ad una famiglia più grande e bisognosa. I miei tre figli da piccoli non hanno potuto studiare dopo le medie, dovendosi occupare del padre malato e della coltivazione della terra. Questo mi spiace un pò. Ma ora sono indipendenti, il minore ha fatto il militare ed ora lavora al comune. Ho chiesto a mia figlia di sostituirmi all'ospizio quando non ce la farò più, ma ha rifiutato, mi è spiaciuto, ma la capisco. Ora mi aiuta mio fratello minore, poi verrà il maggiore con la moglie, che mi hanno promesso di portare avanti la causa.

Ella ha aggiunto che anche nelle campagne cinesi, dove tradizionalmente la vita di famiglia è molto salda, aumentano sempre più gli anziani soli, i cui figli lavorano in lontane città, e coloro che per motivi vari non riescono a sposarsi, quindi c'è una grossa necessità di un lavoro di accoglienza loro riservato. Tuttavia l' interesse in merito è scarso, soprattutto per le ridotte disponibilità finanziarie a livello di base. Ed io aggiungo che invece nelle città cinesi l'ospitalità alla terza età è un settore molto seguito dalle autorità, con delle strutture moderne ed accoglienti, alle cui spalle c'è però un forte supporto economico privato e governativo.

Wang Guifang è stata insignita del titolo di lavoratrice modello, ed è molto stimata sul posto ed a livello nazionale. All'ingresso del suo ospizio, è addirittura stata allestita una mostra sulle sue attività, con foto che la ritraggono mentre cucina, fa il bucato, cura i malati a letto e lavora nei campi.

Tuttavia, quando tutti gli ospiti se ne sono andati, è sempre e solo lei ad occuparsi della sua grande famiglia di anziani. Ella ci ha detto che quando non ce la farà più a curarli, continuerà a rimanere qui con loro, perchè questa è ormai la sua casa. Allora il figlio e la nuora si prenderanno cura dell'attività, il che la tranquillizza, perchè la sua causa potrà continuare.