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Prima degli anni '50 del secolo scorso, la società tibetana si trovava in una situazione di chiusura ed anche la musica aveva mantenuto a lungo l'antica forma tradizionale. Il mondo della teoria musicale divide la musica tradizionale tibetana in quattro categorie: di corte, popolare, religiosa e operistica. Inoltre alcuni classificano la musica operistica come musica popolare.
Nella musica tradizionale tibetana, quella di corte vanta uno stile elevato e contenuti incentrati sulla propagazione del buddismo e sull' elogio dei Budda viventi. Questa si riferisce in modo particolare alla musica per danza "gongyunyuewu", interpretata verso la metà del secolo scorso al Potala e alle corti dei grandi Budda viventi dei vari monasteri. Secondo la leggenda, questa musica risale all'anno 1647, nel periodo del quinto Dalai Lama, quando la regina del Kashmir raggiunse Lhasa, portando i canti e le danze locali. Viste le danze, il Dalai Lama le apprezzò molto, quindi la regina gli fece dono dei musicisti. Questi canti e danze, chiamati "gongyunyuewu", si svilupparono in seguito nella musica di corte del passato governo locale tibetano.
La musica di corte tibetana si suddivide in tre tipi: la musica "Gar", libera e canora; la musica da danza "Galu", dalla melodia bella ed elegante; la musica di benvenuto e addio col tamburo e la musica dal ritmo leggero, unicamente strumentale. Tuttavia, visto che la musica di corte tibetana era per lo più rappresentata alle corti dei leader religiosi, il suo stile sottolinea un'atmosfera severa e profonda.
Si dice che nel periodo del quinto Dalai Lama, alcuni nobili tibetani abbiano portato in Tibet dei materiali musicali di corte dell'etnia Han, integrandoli con la musica da danza di corte tradizionale tibetana, dotandola così di uno stile simile a quello della corte dell'interno del paese. |
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