Alla cerimonia d'inaugurazione delle Paralimpiadi di Beijing, la portabandiera della delegazione italiana è stata l'atleta Francesca Porcellato, la vice Cecilia Camellini, campionessa di nuoto. Con i suoi trentotto anni questa è la sesta partecipazione della Porcellato alle Paralimpiadi e la prima volta per la sedicenne Camellini. Queste due atlete sono diventate il raggiante e incantevole scenario della cerimonia d'apertura delle Paralimpiadi.

Per la "vecchia" Francesca, albero sempreverde dello sport paralimpico italiano, essere portabandiera è un segno di rispetto nei suoi confronti, mentre per la "piccola" Cecilia, è un incoraggiamento per la sua crescita.

Diamo a Francesca della "vecchia" perchè per un atleta di atletica leggera, 24 anni di gare, non sono un periodo breve. In realtà Francesca non è vecchia e la forza che emana contagia tutti coloro che la circondano. Sulla linea di partenza dei 100 metri femminili della categoria L53, questa donna, a pugni stretti, ha gridato ad alta voce per incoraggiare sé stessa; ma il sorriso è sempre sul suo volto.

A differenza della serenità di Francesca, Cecilia è un po' più timida e non è facile vederla sorridere ma ci ha lasciato il suo dolce sorriso durante la premiazione nel Cubo d'acqua. Il 13 settembre nella gara di nuoto dei 100 metri stile libero femminile della categoria S11, Cecilia ha conquistato, per gli Azzurri, la medaglia d'argento, con il tempo di 1min. 09sec. e 65cent. "Sono troppo commossa e non so proprio come esprimere il mio stato d'animo", si tratta della prima frase che ha detto Cecilia al nostro giornalista a fine gara. Il giorno seguente, ancora immersa nella gioia della vittoria, ci ha detto con gioia,

Durante l'adolescenza un incidente le ha preso le gambe. Francesca, allora, ha sentito il forte desiderio di correre.

Cecilia, invece, fin dalla nascita non ha mai visto la luce. A soli 3 anni, suo fratello l'ha portata in piscina, da allora, l'acqua riveste per lei un significato speciale.

In pista Francesca corre e si dimentica di sé stessa; Cecilia, in piscina, gioisce delle meraviglie dell'acqua. Entrambe considerano lo sport come un divertimento, ma lo sport non gli porta solo allegria.

Dino Farinazzo a suo tempo è stato il tecnico di Francesca, oggi è il suo allenatore. 18 anni fa lo sport li ha fatti conoscere e mentre trascorrevano i loro giorni insieme è nato anche l'amore.

Il miracolo dell'amore ha portato a Francesca la sua carriera sportiva ed anche molta dolcezza; per Cecilia, invece, il tecnico e l'allenatore sono responsabili per il suo addestramento, badando anche sulla sua vita, come i suoi familiari.

Non è insolito vedere Silvano Bisleri, il tecnico di Cecilia dalle tempie brizzolate, tenere per mano la ragazzina sui campi sportivi mentre parla con lei. Un "Padre", è questa la parola pensata spontaneamente dal nostro giornalista.

Le Paralimpiadi di Beijing hanno concluso con successo la carriera paralimpica di Francesca, ed aperto, per Cecilia, la porta dei sogni. Il 2008 e Beijing, saranno impressi nella loro memoria per sempre.