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La famosa Università di Beijing, conosciuta come la culla del pensiero avanzato cinese, ha sempre svolto un ruolo chiave nei più importanti momenti storici del paese. Il 2008 è l'anno delle Olimpiadi, l'anno della Cina. Per l'occasione l'Università di Beijing, modello dell'aspetto della giovantù cinese, torna naturalmente in "prima linea". Nel programma di oggi, raggiungeremo insieme questo ateneo dalla storia secolare, per percepirvi il suo spirito olimpico.
Cappello bianco, T-shirt azzurra, targhetta colorata del sorriso, e vero sorriso cordiale: in agosto, questi simboli dei volontari olimpici sono visibili ovunque all'Università di Beijing, la fonte principale dei volontari olimpici: 2775 volontari delle gare, con l' aggiunta dei volontari urbani e per la tutela della sicurezza olimpica e del gruppo per le donazioni gratuite di sangue per le emergenze, in tutto 4500 studenti partecipano al servizio volontario, pari a più di 1/3 del totale degli iscritti ai corsi regolari. Questo enorme gruppo di volontari è gestito da un'unica organizzazione, il dipartimento di pratica sociale e volontariato dell'Universita di Beijing.
L'Università di Beijing ha iniziato a reclutare i volontari olimpici il 28 agosto 2006. Ogni studente iscritto aveva delle sue superiorità, tuttavia la scelta del dipartimento è stata molto rigorosa, con prove orali e scritte per verificare non solo la loro capacità di organizzazione, ma anche e soprattutto il loro spirito di pazienza e contributo.
La scelta è stata solo l' inizio. Gli studenti scelti sono stati fortunati, ma degli ardui compiti li aspettavano. Per servire meglio le Olimpiadi, nel settembre 2006 l'Università ha iniziato la loro formazione. Il direttore del dipartimento di pratica sociale e volontariato, signor Peng, ci ha illustrato che la formazione ha compreso tre fasi: dei quadri, generale e professionale.
"Abbiamo tenuto tre fasi di formazione dei quadri, con inizio dal settembre 2006, formando oltre 500 quadri volontari olimpici, con l'incarico di capigruppo nelle strutture olimpiche. Oltre alle nozioni generali dei volontari olimpici, abbiamo rafforzato la loro capacità direttiva, amministrativa e di risposta alle emergenze. Al secondo livello viene la formazione generale: secondo le richieste del BOCOG, ogni volontario ha ricevuto un training di 18 ore, con 9 corsi legati alle nozioni olimpiche, allo spirito olimpico, a nozioni di aiuto ai disabili, al cerimoniale etnico, a nozioni sulle gare, ecc. Il terzo livello interessa la formazione professionale, rivolta agli autisti, giornalisti, interpreti e sanitari professionisti volontari."
L'Università di Beijing si è impegnata a fondo nel lavoro di formazione dei volontari. Oltre alle nozioni fondamentali, l'ateneo ha privilegiato la capacità linguistica e di assistenza ai disabili degli studenti.
"Oltre alla lingua inglese, abbiamo organizzato un training multilingue, chiedendo agli insegnanti e ai migliori studenti dell'Istituto di lingue straniere di produrre del materiale multilingue per i volontari, traducendo formule di saluto come 'buongiorno, arrivederci, grazie, benvenuto alle gare, chiamatemi quando avete bisogno' in sette lingue, fra cui francese, tedesco, arabo, giapponese ecc. Abbiamo anche registrato dei materiali audio per i volontari, permettendo loro una semplice comprensione. Per quanto riguarda l'assistenza ai disabili, abbiamo un' 'Agenzia dell'amore', che comprende una filiale del linguaggio dei sordomuti, e che si occupa dei disabili. I suoi membri hanno realizzato un opuscolo e un kit di materiali di insegnamento dell'aiuto ai disabili."
La loro alta qualità intrinseca, in aggiunta alla precisa formazione, ha reso sempre più professionali i nostri studenti universitari.
I volontari dell'Università di Beijing si occupano principalmente dei servizi allo Stadio nazionale "nido d'uccello" e al Palazzetto del ping pong.
Il "nido d'uccello" è lo stadio principale delle Olimpiadi di Beijing, in cui l'8 agosto si è tenuta la cerimonia di inaugurazione, offrendo ai popoli del mondo intero una maestosa presentazione della cultura cinese.
Il "nido" presenta una superficie edificata di 258,000 mq, e circa 91,000 posti per gli spettatori, 11,000 dei quali provvisori. L'enorme struttura è decisamente è attraente. Il volontario dell'Università di Beijing Hou Chao ricorda ancora chiaramente lo sconvolgimento provato la prima volta che è entrato nel "nido".
"In mezzo ad un edificio così grande, ne ho percepito l'atmosfera. Anche questa è una formazione, di tipo emotivo, che induce un sentimento di appartenenza al luogo."
Wang Zi, studente del terzo anno dell'Università di Beijing, fa da guida al pubblico al "nido", una cosa all'apparenza facile, ma difficile se si considera la complessità e la mole della struttura. Per condurre rapidamente gli spettatori al posto giusto, nel tempo libero dal training, Wang Zi e i suoi compagni di corso hanno percorso più volte lo stadio, la cui mappa è ormai impressa nella loro mente."
"Agli occhi del pubblico, i volontari sanno tutto sugli impianti olimpici, perciò dobbiamo conoscere ogni tipo di informazione: dove sono i servizi e le cabine telefoniche, e dove si possono acquistare i souvenir. Inoltre in ogni area c'è un padiglione di informazione, che si tiene in contatto con noi volontari, comunicandoci informazioni sulle gare, così da poter rispondere esattamente alle domande del pubblico."
Durante le Olimpiadi, le gare di ping pong si tengono nel Palazzetto dello sport dell'Università di Beijing. In Cina il ping pong è lo sport nazionale. Chen Xuesong, volontario al Palazzetto del ping pong, è molto eccitato e orgoglioso di poter assistere di persona alle splendide performances dei giocatori cinesi. L'ambiente del palazzetto è molto importante per il ping pong, perciò nei servizi i volontari devono prestare un'attenzione ancora maggiore ai dettagli.
"Le partite di ping pong presentano delle alte richieste ai volontari di servizio agli ingressi delle aree degli spettatori. Infatti l'aria creata dall'ingresso e uscita degli spettatori potrebbe influenzarne il risultato, perciò dobbiamo ridurre al massimo i loro movimenti nel corso delle partite."
Si dice spesso che il sorriso dei volontari è il migliore biglietto da visita di Beijing. Tuttavia per fare del buon volontariato, il sorriso non basta. Hou Chao mi ha detto che l'etica dei volontari è molto importante.
"Il sorriso dimostra il nostro entusiasmo e sincerità, ma perchè il nostro servizio sia ottimo occorre ancora un 'exploit'. Da un lato dobbiamo innalzare le nostre capacità, apprendendo delle nozioni varie tramite la formazione, così da interagire efficacemente con ogni persona incontrata, ed offrire le informazioni di cui ha bisogno; dall'altro, quanto all'etica, occorrono perserveranza e un vero amore per il servizio volontario."
Ora tutti i volontari stanno operando con impegno ai loro posti. Nonostante non siano i protagonisti delle Olimpiadi, sono immancabili per il loro successo, creando un'altra scena di eccellenza sui campi di gara. Dal training al posto operativo, il significato e il valore del servizio volontario sono sempre più chiari nel loro cuore:
"I volontari devono essere i testimonial delle Olimpiadi. Infatti contattano direttamente il pubblico, che soprattutto tramite loro percepisce davvero il calore e l'amicizia della Cina. Lo spirito dei volontari corrisponde all'amore e allo spirito di aiuto reciproco che vogliamo trasmettere."
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