Il 12 maggio nel distretto della provincia del Sichun si è verificato un sisma del 8 grado sulla scala Richter. I giornalisti dell'Agenzia Xinhua si sono recati in tempo reale nella città di Jinzhu nella provoncia del Sichuan, distante meno di cento chilometri dal distretto di Wenchuan.

Nonostante tutta la città sia ridotta a una rovina, la pioggia sia continua e siano interrotte le telecomunicazioni e la fornitura dell'acqua, della luce e del gas, nei vari luoghi sinistrati le persone si salvano e si aiutano reciprocamente, e ciò ci riscalda il cuore.

Salvarsi in tempo reale

Nel terremoto del 12 maggio il 95% degli edifici e capannoni della Fabbrica orientale della turbina, situata nella città di Jinzhu, è crollato e sono dispersi oltre 500 impiegati e i loro familiari. In un istante tutte le installazioni di comunicazione dell'intero distretto sono state distrutte, non si poteva entrare in contatto con i dipartimenti governativi superiori, e neanche chiedere tempestivamente aiuto ai distretti vicini.

Il manager della fabbrica Zhang Zhiying ci ha detto che le ricerche degli operai e il mettersi in salvo vengono svolti contemporaneamente.

Sotto la pioggia, a causa della mancanza di macchinari di grande dimensione, la gente forza con leve e scava con le mani; udendo le voci invocanti aiuto sotto le macerie, c'è sempre qualcuno che si ferma e cerca di parlare con loro attraverso gli intersitizi. Le varie unità agiscono unitamente e si aiutano reciprocamente.

Quando abbiamo incontrato Jiang Zhengping, direttore del reparto della medicina interna dell'Ospedale di Wudu, quest'ultimo non ha dormito nè mangiato per quasi 24 ore. Tenendo in mano gli antiflogistici appena procuratisi, va di fretta verso la tenda di plastica in cui sono ricoverati i malati. Indicando con il dito l'ospedale con le mura fesse dal terremoto, Jia Zhengping ha detto: "Per salvare i malati, alcuni medici entrano per diverse volte nelle stanze pericolanti per prendere i medicinali."

Salvataggio, il tempo significa la vita

Sotto la pioggia, indossando una camicia a maniche corte Zhu Tianqiang e altri tre volontari, provenienti da Deyang, tremano di freddo sotto l'ombrello. Dalle 19 del 12 alle 16 del 13 maggio i tre ragazzi hanno condiviso solo una bottaglia di acqua e venti biscottini. Tuttavia in queste 20 ore aiutano senza sosta l'ospedale a curare i feriti. Zhu Tianqiang ha detto che per i feriti nelle zone sinistrate il tempo significa la vita. Molti altri volontari si dano al salvataggio sulle rovine delle scuole e delle miniere di carbone cadute.

Sul posto dei soccorsi si verificano sempre delle storie commoventi. Alle tre di pomeriggio del 13 maggio una donna che stava salendo su un edificio caduto ha attirato l'attenzione dei soccorritori che hanno cercato di impedirglielo. Piangendo, la donna ha detto che aveva sentito la voce invocante aiuto di suo minore fratello e non poteva lasciarlo morire sepolto tra le macerie. Senza esitazione un soccorritore l'ha presa per le mani e camminandole davanti le ha detto: "Segui le mie orme, è la cosa più sicura."

Sul posto delle macerie della Scuola media dipendente alla Fabbrica orientale della turbina l'espressione dei soldati è intensa. Le mura pendenti pressano le gambe di alcuni studenti. Sotto tale peso le mure cadranno all'improvviso e gli studenti e i soldati moriranno allo stesso tempo. "In tali circostanze ci teniamo pronti al sacrificio", dice un fotografo intento a scattare delle foto.