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La durata del sonno è soggettiva, quindi se si riesce ad eliminare la stanchezza e risposarsi bene, aumentare o ridurre le ore di sonno non provoca alcun problema.
Per molto tempo, "dormire per 8 ore a giorno" era molto di moda fra la gente. Tuttavia, secondo l'ultima ricerca scientifica, le persone che dormono poco dormono più profondamente, anche se il loro sonno è breve, è comunque sufficiente a mantenere il funzionamento normale del corpo. Viceversa, quelli che dormono molto, dormono meno profondamente, oppure si svegliano facilmente, pertanto la qualità del loro sonno è probabilmente inferiore. In conclusione, gli scienziati ritengono che il tempo del sonno, rispetto alla sua qualità sia meno importante.
Il sonno degli esseri umani è un fenomeno biologico molto regolare, ossia il turno fra il sonno profondo e quello poco profondo e la sveglia. Nella prima metà del sonno si può dormire più profondamente mentre nella seconda metà si dorme meno profondamente. Quindi nel caso in cui si dorma a lungo, le ore del sonno profondo non aumentano, ma si prolungano quelle del sonno meno profondo. Se una persona, dopo esser andato a letto, riesce a dormire subito profondamente, anche se dorme poco tempo, si sentirà in uno stato d'animo normale. Al contrario, una persona che dorme molto, prolunga solo il tempo del sonno meno profondo e si sente quindi ancora un po' stanco dopo essersi alzato.
Alcuni hanno quindi proposto che, dato che il sonno nella prima fase è più profondo, perché non si può dividere il sonno quotidiano in diversi scaglioni? In realtà molti occidentali hanno studiato il modo per dormire inventato da Leonardo Da Vinci, che dormiva tre volte al giorno, ossia, dopo pranzo, dopo cena e il sonno "formale".
Gli scienziati hanno sottolineato che si deve valutare la qualità del sonno con un criterio negli orari, infatti il tempo del sonno è
molto influenzato dai fattori genetici, ed inoltre non è stabile. Quindi non bisogna contare precisamente per quante ore si dorme, ma per mantenere una buona salute bisogna avere un'abitudine regolare e scegliere un modo di dormire più appropriato alla propria persona. In particolare per i ragazzi, il tempo che dedicano al sonno è molto flessibile, anche se non dormono sufficientemente per una notte, possono dormire successimente in modo profondo per compensare la scarsità nella "quantità" con la qualità; quelli che soffrono d'insonnia, devono studiare a rilassarsi, perché le pressioni psicologiche sono i nemici più pericolosi per il sonno, ed anche molto sfavorevoli per la salute.
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