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Un'inchiesta sui turisti cinesi che viaggiano all'estero mostra che la popolarità di queste mete è principalmente legata alle temperature invernali medie, al tempo relativamente breve necessario per raggiungerle, ai paesaggi naturali, alle culture diverse e ai costi affordabili. Dopo il crollo seguito allo Tsunami alla fine del 2004 i settori turistici dell'Asia sudorientale si sono risollevati. Secondo le stime rese note dal Dottor Chen Guangyan, esperto economista dell'Ufficio Rappresentativo della World Bank, entro il 2010 il numero di turisti cinesi che visiteranno Singapore e la Tailandia sarà di 2,9 milioni per la prima destinazione e di 3 milioni per l'altra, mentre a visitare la Malesia saranno addirittura 4,5 milioni.
Se il numero di viaggiatori cinesi all'estero è cresciuto in occasione della Festa di Primavera è quindi molto legato alla rivalutazione della moneta cinese. Il CITS del Guangdong ha calcolato che durante la Festa di Primavera del 2006 il numero di viaggiatori che hanno deciso di recarsi ad Hong Kong e Macao crebbe del 60% e che il numero di chi si recò all'estero crebbe del 30%.
Per chi si reca all'estero la rivalutazione della moneta cinese significa meno spese per giungere a pernottare nelle mete scelte e più disponibilità finanziaria per fare spese. A confronto con alcuni anni fa il mercato dei viaggi nell'Asia sudorientale è effettivamente meno costoso adesso. Per esempio, un viaggio che prima costava 10.000 dollari americani adesso può risparmiare 4.000 yuan in meno che nel mese di giugno del 2005. I turisti cinesi che si recano nell'Asia sudorientale inoltre possono cambiare liberamente la moneta cinese e fare uso delle loro carte di credito attraverso il sistema della China Union Pay (CUP) per fare acquisti ed uso di servizi. Poter fare uso delle carte di credito all'estero significa poter evitare i problemi e il rischio legato invece a grosse cifre di denaro contante e i costi sono solitamente inferiori se si fa uso di carte piuttosto che di contanti. A Singapore per esempio, al momento in cui il presente articolo è stato redatto il cambio con la moneta cinese in contante era di 1 a 5,18, mentre quella attraverso pagamento con carta era di 1 a 5,024.
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