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A settembre visitai la Nuova Area Artistica 798, un centro espositivo nato tra i resti della fabbrica "798" di materiale elettronico, che sorge sui 60.000 metri quadrati della zona industriale nordorientale di Beijing. Guidando lungo la circonvallazione che porta qui, io ed i miei colleghi cercavamo la Nuova Area Artistica 798 della quale avevamo tanto sentito parlare. Come Soho a New York, anche la Nuova Area Artistica 798 è difficile da trovare. Forse questo è parte del suo fascino.
Finalmente, all'ora di pranzo, riuscimmo a trovare questo posto. Nella galleria fotografica, molti operai, con le tute blu, stavano visitando un'esposizione dal titolo "I vicoli di Fangjia" di Xu Yong, un fotografo cinese famoso per le sue fotografie dei vicoli.
"Sono tutte sue le fotografie esposte, signor Xu Verrà a vederle appena ho un momento di pausa." Disse un operaio a Xu Yong, che si trovava all'ingresso della mostra.
Con i secchi di calce bianca in mano, tre operai dopo pranzo fecero una passeggiata alla galleria. Nel vedere file di bicchieri a gambo alto, allineati di fronte ad un bar, si chiesero perch¨¦ un'esposizione fotografica avesse bisogno di così tanto vino o perchè i vecchi edifici e le attrezzature della fabbrica avessero attirato così tante persone.
Molte cose nuove sono apparse nella fabbrica "798", e gran parte degli operai hanno realizzato questi cambiamenti.
Questa fabbrica, fu costruita negli anni cinquanta durante il primo Piano Quinquennale. I suoi edifici furono realizzati con l'aiuto dell'Unione Sovietica, e furono progettati e costruiti nella Repubblica Democristiana Tedesca. Questa fabbrica diede un grande contributo allo sviluppo industriale della Repubblica Popolare Cinese. Nel corso di diversi decenni di attività, ha visto gli alti e bassi della storia. Oggi, non vi sono tracce del glorioso passato, ad eccezione dei vecchi edifici, magazzini ed attrezzature di scarto. Mentre la globalizzazione cresceva, le fabbriche come la "798" hanno affrontato la sfida della riconversione e della modernizzazione. In seguito all'accelerazione dell'urbanizzazione a Beijing ed all'espansione della sua area urbana, Dashanzi, una volta lontana periferia è divenuta oggi uno spazio urbano. Le vecchie industrie si sono spostate fuori dalla città e le nuove industrie si sono adattate agli standard per inquinare meno e consumare poca energia.
Nel 2002, artisti ed organizzazioni culturali cinesi e straniere iniziarono ad utilizzare questa vecchia zona industriale. Entusiasmati dall'architettura lineare e spoglia, dai massicci condotti, dalle ampie finestre e dalle vestigia del tempo e della cultura, essi affittarono e riorganizzarono lo spazio all'interno delle fabbriche, che furono trasformate gradualmente in gallerie d'arte, atelier artistici, agenzie per designer, ristoranti, bar ed abitazioni private, divenendo un'area con caratteristiche internazionali, con molte mansarde ristrutturate ed abitate che hanno attirato l'attenzione di molte persone. Riassumendo in sé¦ arte contemporanea ed architettura industriale, con un'ubicazione storicamente interessante e uno stile che rispecchia le peculiarit¨¤ delle aree urbane, l'area "798" si è evoluta in un "concetto culturale".
Uno dopo l'altro, Huang Rui e Xu Yong, fotografi, Liu Suola e Zhao Bandi, entrambi artisti, si sono stabiliti in quest'area, diventando un nuovo genere di lavoratori di questa zona industriale che ha ormai più di 50 anni. Oggi, mentre le città cinesi si sviluppano rapidamente, essi vivono in una soffitta.
Xu Yong ha creato un laboratorio di 1.200 metri quadrati ed una galleria fotografica di 280 metri quadrati. Senza cambiare la struttura delle officine o arredare con mobili moderni, egli ha semplicemente lucidato il pavimento di cemento ed ha aggiunto alcuni nuovi concetti all'architettura originaria. In queste due sale, Xu Yong ha organizzato diverse manifestazioni d'arte contemporanea, tra le quali esposizioni fotografiche ed ha aperto una libreria ed un caffè letterario, dove i visitatori possono capire il passato, il presente ed il futuro della Cina.
Incontrai per caso, l'americano David Ben Kay, vice-direttore generale della Microsoft Co., Ltd., in Cina; David stava decorando il suo nuovo appartamento di 400 metri quadrati, con tre scalinate, che è parte di una vecchia officina. Egli non ha modificato nulla all'interno, compresi una vecchia pompa d'acqua, una pompa pneumatica, alcuni slogan propagandistici dipinti sui muri durante la Rivoluzione Culturale ed il pavimento di cemento. Ha cambiato le finestre, ha costruito un bagno ed ha ammobiliato il restante spazio con opere d'arte. David, che conosce il cinese da 30 anni, mi ha detto in perfetto mandarino, che questo luogo lo eccita, è la realizzazione di un sogno.
Con orgoglio, David ci ha fatto visitare le stanze ristrutturate. Di fronte ad una vecchia pompa d'acqua verniciata di verde, mi raccontò: "Mia figlia, che ha 11 anni, ha insistito che la pompa non venga ridipinta, perchè è una reliquia storica e deve essere conservata. Sono orgoglioso che abbia una tale consapevolezza."
Oltre a Xu Yong e David, gli altri artisti hanno riorganizzato, ridisegnato e ristrutturato gli spazi della vecchia fabbrica, trasformandoli nei loro studi, nello sforzo di preservare al massimo i resti storici e culturali rimasti in questo luogo e fornire una maggiore comprensione dell'architettura e del vivere che sono, di per sè, un lavoro creativo. Ponendosi al di sopra dei retaggi storici e degli imperativi dello sviluppo, tra le necessità prammatiche e le diversioni estetiche, questi capannoni entrano in un dialogo vivente con lo spazio circostante.
Apparso prima a Guangzhou e gradualmente approdato a Shanghai e Beijing, il fenomeno dei loft ristrutturati ed adattati ad usi diversi, ha rappresentato la crescita e la maturazione della cultura giovanile di questa nuova era. La cultura che si è affermata nell'area "798" ha dato una svolta alle risorse locali facendole diventare beni internazionali, ci implica la coesistenza di coscienza d'avanguardia e di sentimento tradizionale, ci ha sollevato nuovi interrogativi sui modelli di sviluppo urbano, di produzione e di consumo.
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