Nel pomeriggio del giorno 12, il direttore artistico Maestro Michelangelo Zurletti unitamente al Maestro Andrea Certa hanno tenuto una masterclass per giovani studenti di canto cinesi presso il Conservatorio centrale cinese. (reg)

Quello che state ascoltando è un motivo cantato da una studentessa del quinto anno del Conservatorio centrale cinese. Durante quel pomeriggio ho seguito quasi tutta la masterclass. Più di 10 studenti del conservatorio hanno cantato un brano dell'opera italiana, e il Maestro Zurletti ha valutato le prestazioni di ogni studente.

Dopo la correzione, il Maestro ha chiesto ad alcuni studenti di ripetere il brano. Durante l'intera masterclass, il Maestro ha dimostrato una grande pazienza e interesse ed ogni studente ha accettato le sue correzioni. La studentessa Zhang Lili mi ha detto:

"Il Maestro mi ha spiegato in modo dettagliato, la sua lingua è più diretta e la sua spiegazione è molto chiara. Quelli che mi ha indicato sono i problemi che incontro nel mio canto, che mi ha già fatto notare anche il mio insegnate, ms la spiegazione del maestro mi pare molto concreta e figurabile."

Amici ascoltatori, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto "A.Belli" è stato fondato nel 1947 da Adriano Belli, avvocato e musicologo, al fine di avviare alla carriera artistica giovani cantanti che non hanno ancora debuttato. Negli ultimi anni, il Teatro ha formato molti cantanti giovani che hanno realizzato il loro debutto tramite i corsi del Teatro. Ora il Teatro intende sia offrire supporto didattico ai giovani cantanti cinesi, sia presentare la produzione di un'opera italiana nel prossimo futuro in Cina. Durante la pausa della masterclass, ho intervistato il direttore generale del Teatro, il Signor Claudio Lepore. Eccovi ora l'intervista:

Ci potrebbe presentare il vostro viaggio in Cina?

Sì, siamo la seconda volta che veniamo in Cina a Pechino. Siamo stati qui in 2004 con un concerto all'Ambasciata d'Italia, e poi siamo trasferiti in occasione di una mostra di prodotti italiani a Tangshan. Questa volta su invito dell'International Festival of Corus, siamo stati chiamati qui a Pechino. In questa occasione se è saputo che venivamo. E quindi c'è stata da parte nostra la disponibilità di tenere anche la masterclass in conservatorio e scuole, sia in Conservatorio centrale, che l'altro al Conservatorio di Pechino che l'hanno chiesto di poter avere questo incontro. Quando siamo partiti che si è saputo che noi venivamo a Pechino perchè questa manifestazione è nell'anno d'Italia in Cina, l'Ambasciata cinese a Roma ci hanno contattato e abbiamo rapporti con l'insegnante di Sheng Yang e ci hanno chiesto di andare anche a Sheng Yang a fare un concerto e tenere lì la masterclass con il nostro maestro artistico Zurletti. Questo è molto organizzato. In 11 giorni abbiamo molti incontri, concerti, masterclass e i rapporti con teatri e organizzazioni cinesi.

Questa volta è la vostra prima volta di tenere la masterclass per i giovani cinesi?

Sì, è la prima volta che facciamo questa cosa del genere. Per noi è un piacere ed è importante anche perchè nel nostro obiettivo degli scambi culturali che desideremo nel prossimo futuro dal prossimo anno, invitare alcuni giovani cantanti a studiare a Spoleto insieme ai nostri cantanti. Quindi adesso cercheremo di organizzare o una selezione qui in Cina nel prossimo anno, oppure scegliere nei vari conservatori uno o due cantanti, troveremo il modo di invitare i giovani cantanti in Italia a studiare per perfezionarsi e poi speriamo anche di presentare con cantanti italiani e cantanti cinesi sia in Italia che qui in Cina un'opera. È complicata, ma si fa. In Cina ci sono buone possibilità per farlo, c'è anche il pubblico qui che piace l'opera lirica.

Che ne pensate del canto degli studenti cinesi qui?

C'è una buona preparazione di tecnica di base e ho sentito che il maestro Zurletti ha dato i buoni giudizi, alcune cose si perfezionano sul luogo d'Italia, come la pronuncia della lingua italiana nell'opera italiana. Ma si può risolvere, venendo a studiare in Italia. Parlare in italiano e comprendere e anche capire bene la pronuncia. Ci sono tanti cantanti che cantano bene in lingua italiana basta praticare la lingua.

Questa è la seconda occasione. Noi non vogliamo fare tutto subito, ci vogliono gradini, rapporti parlare essere disponibili, ma sopratutto fare comprendere che la nostra è un'istituzione statale, quindi non abbiamo interessi privati,ma facciamo queste cose per il piacere di fare quelle che secondo le nostre finalità, aiutare i giovani cantanti...