Secondo quanto reso noto il giorno 11 dall'Ufficio nazionale di Statistica cinese, a luglio l'indice delle vendite al dettaglio dei beni di consumo e quello della produzione industriale del paese hanno segnato una crescita costante, mentre i prezzi al consumo hanno presentato una tendenza al ribasso, ciò dimostra che la stabile base della ripresa macroeconomia cinese va gradualmente a consolidarsi. Tuttavia, a causa dei timori del mercato per i contenuti crediti, la crescita degli investimenti ha cominciato a rallentare, questo potrebbe ulteriormente influenzare la futura ripresa economica. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:
A partire da luglio, l'Ufficio nazionale di Statistica Cinese ha cambiato la modalità di emissione dei dati mensili, i quali, invece di essere pubblicati in giorni diversi, sono diffusi tutti lo stesso giorno. Il giorno 11 per la prima volta l'Ufficio di Statistica ha applicato questa modalità. Secondo i dati, le vendite al dettaglio dei beni di consumo da gennaio a luglio sono aumentati del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, superando l'obiettivo per il 2009 del 14%. In tutto questo le vendite al dettaglio di luglio sono cresciute del 15.2%, superando il 15% di giugno.
Mentre la crescita dei consumi si ampliava, anche i dati della produzione industriale hanno mantenuto una tendenza all'aumento. Durante una conferenza stampa dello stesso giorno, il portavoce dell'Ufficio nazionale di Statistica Li Xiaochao ha affermato:
"La produzione industriale ha registrato tre mesi consecutivi di rapida crescita; la quantità della produzione elettrica è aumentata per due mesi di seguito; il totale delle vendite al dettaglio dei beni di consumo a luglio ha registrato un'ulteriore crescita; mentre la superficie degli alloggi commerciali venduti è aumentata; anche l'indice PMI (purchase management index) della produzione cinese si mantiene superiore al 50% da cinque mesi consecutivi."
È noto che la produzione industriale cinese ha subito gravi influenze dalla crisi finanziaria internazionale. Tuttavia, dai dati degli ultimi mesi è chiaro che vi è una stabile ripresa della produzione industriale. A luglio il valore aggiunto industriale del paese ha registrato un aumento pari al 10.8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con una velocità di crescita dello 0.1% in più riseptto al mese precedente, realizzando, in questo modo, una crescita consecutiva di 3 mesi.
Per quanto riguarda i vari settori, a luglio, ognuno dei 39 settori principali dell'industria cinese si sono mantenuti in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, tra questi la manifattura delle attrezzature dei trasporti, dei prodotti chimici e dei prodotti minerali non metallici hanno realizzato una crescita superiore al 10%. Nell'aspetto produttivo, oltre la metà di tutti i 490 prodotti sono risultati in aumento, in particolar modo la produzione automobilistica ha registrato con il 50 % la crescita maggiore.
Tuttavia, a luglio l'indice dei prezzi al consumo (CPI) e l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) hanno rispettivamente segnato un ribasso dell'1.8% e del 8.2%, con un margine di riduzione in continuo aumento. Grazie al costante calo del CPI, la Cina ha potuto mantenere positivi tassi di interesse dall'inizio dell'anno, questo ha favorito la stabile ripresa dell'economia, anche se il calo dei prezzi dei prodotti industriali primari dimostra che l'economia non si è ancora completamente ripresa.
Spiegando nel dettaglio questi due dati, il portavoce dell'Ufficio nazionale di Statistica, Li Xiaochao, ha osservato:
"Per quanto riguarda i prezzi, è chiara una rapida riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, è da notare che ormai sono emersi dei segnali di aumento rispetto al mese precedente, come per l'esempio nel CPI. Da marzo a giugno di questo anno vi è stato in continuo ribasso, mentre a luglio è stato mantenuto lo stesso livello del mese precedente. Inoltre, il PPI ha segnato una crescita per 4 mesi consecutivi."
A causa dell'influenza arrecata da certe dicerie sui crediti contenuti, la crescita degli investimenti nel paese è risultata in calo. Secondo i dati, gli investimenti immobiliari nelle città e cittadine sono aumentati del 32.9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sotto il 33.6% registrato da gennaio a giugno.
Parlando dei timori del mercato, la settimana scorsa un alto funzionario finanziario ha affermato che il governo cinese non cambierà l'orientamento macroeconomico e continuerà ad avere il mantenimento di una stabile e rapida crescita economica come compito prioritario con un'incessante applicazione di un'attiva politica finanziaria e di una monetaria adeguatamente rilassata. |