Recentemente, personalità ufficiali cinesi hanno dichiarato per la prima volta la propria posizione sul calendario dell'entrata delle imprese straniere nel mercato azionario cinese. Durante un'intervista concessa ai media, il vice sindaco di Shanghai, Tu Guangshao, ha affermato che l'anno prossimo queste potrebbero ottenere il permesso per essere quotate nello Shanghai Stock Exchange, una delle pianificazioni a lungo termine per la fondazione del centro finanziario internazionale della città.
Secondo quanto reso noto, lo Shanghai Stock Exchange aprirà per la prima volta una sezione internazionale per le imprese estere, permettendo a queste di emettere nel territorio cinese le proprie azioni in RMB.
Gli esponenti del settore osservano che questa sezione servirà a migliorare la qualità delle imprese quotate e a fornire maggiori scelte agli investitori cinesi, attirando allo stesso tempo un maggior numero di quelle di prima fascia a quotarsi sulla stessa borsa. Tuttavia, alcuni addetti ai lavori osservano che questa apertura potrebbe coinvolgere anche molti problemi riguardanti vari aspetti, come la rimessa in RMB.
Attualmente, la HSBC Holdings PLC, la Hang Seng Bank Limited, la Routers, il Volkswagen Group ed altre imprese straniere hanno espresso la voglia di quotarsi sul mercato cinese.
Il giorno 7, durante un'intervista rilasciata a RCI, il primo economista della China Galaxy Securities Company Limited, Zuo Xiaolei, ha affermato che l'entrata delle imprese straniere nel mercato cinese di azioni di classe A promuoverà l'innalzamento della qualità complessiva di quelle interne già quotate.
"L'entrata di più imprese straniere in Cina vuol dire maggiori scelte per gli investitori, che potranno votare e selezionare quelle migliori. Se infatti ad entrare sul mercato sono le migliori tra quelle internazionali, tutto ciò costituirà uno stimolo per le imprese cinesi, che solamente attraverso un lavoro ancora migliore potranno presentare una competitività relativa reciproca ed ottenere così il favore degli investitori."
Zuo Xiaolei ritiene anche che la quotazione delle imprese straniere nella borsa cinese rappresenti già di per sé un importante passo in avanti nell'internazionalizzazione del mercato dei capitali del paese.
Circa la notizia dell'approvazione di questa decisione, gli investitori della borsa del paese hanno avuto diverse reazioni.
La signora Qi Xiaomei, con un decennio di esperienze di investimento in borsa alle spalle, ha dichiarato al giornalista che la decisione offrirà più scelte per gli investitori cinesi.
"Ritengo che sia una buona cosa. Prima di tutto, gli investitori avranno maggiore possibilità di scelta e potranno godere dei profitti apportati dallo sviluppo delle imprese straniere. Inoltre, dopo la loro entrata in Cina, queste introdurranno nel paese alcune concezioni d'avanguardia, motivo per il quale la borsa interna migliorerà continuamente; tutto ciò farà anche sì che si integri al più presto col mercato azionario mondiale."
Rispetto all'ottimismo della sig.ra Qi, il borsista Cheng Xiao è un po' preoccupato a riguardo:
"Dopo avere appreso la notizia, la mia prima reazione è stata il timore per l'influenza che potrebbe subire la liquidità del mercato di azioni di classe A. Poiché al momento questo ha appena ripreso la capacità di portare avanti operazioni di IPO (Initial public offering), ne è scaturita una continua quotazione di nuovi titoli. Sebbene attualmente non sia ancora chiara la quantità di quelli stranieri, mi sembra tuttavia che l'anno prossimo occuperanno una certa quantità dei capitali del mercato, e tutto ciò potrebbe causare problemi di liquidità e persino alcune turbolenze. Questo è tutto ciò che mi fa piuttosto preoccupare.". |