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Il settore digitale favorirà l'uscita dell'Europa dalla crisi
2009-08-06 15:55:36 cri     
Giorni fa, la Commissione europea ha pubblicato un rapporto, da cui emerge che a partire dal 2005, il settore digitale dell'Ue ha registrato un grande sviluppo, il che ha fatto dell'Ue la zona del mondo con il più alto tasso di diffusione della rete a banda larga. Nel documento, la Commissione europea afferma che le giovani generazioni europee padroneggiano perfettamente la tecnologia digitale e stanno svolgendo un importante ruolo per l'innovazione tecnologica e la ripresa economica, per cui il settore digitale diventerà il pioniere che guiderà l'Europa ad uscire dall'attuale crisi.

Il rapporto dimostra che nel 2008, circa il 56% degli europei usava spesso la rete internet nella vita quotidiana, circa la metà delle famiglie e l'80% delle imprese dell'Ue aveva installato la banda larga, e il numero degli internauti era aumentato di un terzo rispetto al 2004. Nel contempo, l'Ue si può considerare la zona del mondo con la più fitta copertura wireless della rete, mentre il tasso di diffusione dei cellulari ha raggiunto il 119%.

Secondo il rapporto, la maggioranza degli internauti dei paesi dell'Ue sono giovani fra i 16 e i 24 anni, il 73% dei quali effettua spesso delle attività innovative con i servizi in rete più avanzati. Circa il 66% dei giovani di meno di 24 anni ricorre quotidianamente alla rete internet. Inoltre, i giovani accettano più facilmente i servizi in rete di download a pagamento, con il 10% che scarica spesso musica e video in questo modo.

Nel contempo, il rapporto della Commissione europea osserva che per mantenersi all'avanguardia nel settore digitale, l'Ue ha ancora molto lavoro da fare. Infatti, nonostante l'enorme diffusione della rete, un terzo degli europei non l'ha mai usata e solo il 7% dei consumatori ha fatto acquisti oltre confine in rete nell'ambito dell'Ue. In paragone a Usa e Giappone, gli investimenti e il livello della ricerca dell'Ue nella tecnologia dell'informazione risultano molto arretrati. La Commissione europea afferma che alla fine occorrerà creare un mercato in rete unificato all'interno dell'Ue, permettendo ai suoi cittadini di godere tranquillamente delle facilitazioni offerte dai servizi in rete transnazionali.

L'Ue ha sviluppato con impegno il settore digitale a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, e nel 2005 ha avanzato la strategia "i2010", che stabilisce per l'Ue 3 ambiti prioritari di sviluppo dell'economia digitale nel 2010: l'eliminazione delle barriere sul mercato interno, per creare una rete d'informazione unificata europea, l'ampliamento degli stanziamenti per la ricerca scientifica nel settore informatico e l'ampia applicazione dell'informatica per elevare ancor meglio la qualità della vita e il livello dei servizi pubblici. Attualmente, il settore digitale occupa l'8% del Pil dell'Ue, avvicinandosi ai 1000 miliardi di Euro, con un personale impiegato equivalente al 6% della forza lavoro dell'Ue, e un contributo alla crescita delle forze produttive superiore a un quarto. Si può dire che l'enorme successo del settore digitale si debba soprattutto all'appoggio politico e finanziario dell'Ue.

Il commissario europeo per i media e la società dell'informazione Viviane Reding afferma che lo sviluppo dell'economia digitale dell'Ue presenta delle enormi potenzialità, tuttavia per trasformare questa superiorità in forza motrice per promuovere l'occupazione e lo sviluppo sostenibile, i governi dei paesi dell'Ue devono elaborare delle misure strategiche corrispondenti, in modo da eliminare le barriere sulla via di sviluppo del settore digitale. Ella ritiene che i vari paesi debbano afferrare le ottime opportunità del momento, perché le giovani generazioni familiari all'utilizzo della rete sono anche un importante gruppo di consumatori, quindi per accogliere l'arrivo dell'epoca dell'economia digitale, i dipartimenti interessati devono garantire la convenienza e l'equilibrio dell'utilizzo della rete.

Per offrire referenze alla sua elaborazione nel 2010 di una strategia a lungo termine, il 4 agosto la Commissione europea ha avviato un'attività di consultazione pubblica sullo sviluppo del settore digitale, che si prevede si concluderà il 9 ottobre.

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