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Il problema etnico è una questione molto importante inerente la pace mondiale, la stabilità statale, il progresso sociale, la vita tranquilla e pacifica del popolo, e presenta un carattere globale. Un paese multietnico deve affrontare la questione della risoluzione adeguata del problema relativo, legandolo alla felicità della popolazione, alla prosperità, alla ricchezza statale e al rinvigorimento delle etnie. La Cina è un paese multietnico. Attraverso dure ricerche, una lunga pratica e vari tentativi, ha stabilito politiche relative con contenuti principali la parità, l'unità e la comune prosperità etnica, nonché regioni ad amministrazione autonoma. Gli esperti competenti osservano che, come testimonia sufficientemente una pratica durata vari decenni, le politiche cinesi a riguardo sono conformi alla situazione statale, agli interessi comuni delle varie etnie, ed hanno promosso la parità e l'unità tra di esse, il progresso dello sviluppo e la prosperità comune, ottenendo da queste un sincero sostegno.
"Deng Xiaoping ha una volta affermato che le relazioni delle etnie cinesi sono buone, ed io penso che lo siano ancora adesso."
"Le politiche etniche cinesi sono riuscite; a partire dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, negli ultimi 60 anni il sistema delle regioni delle varie etnie ad amministrazione autonoma e l'applicazione di politiche complete hanno ottenuto un evidente successo."
A parlare sono il professore dell'Università centrale delle etnie, Yang Shengmin, ed il professore dell'Accademia cinese di Scienze sociali, Hao Shiyuan; in qualità di studiosi che da tempo si dedicano alla ricerca sul problema, hanno positivamente apprezzato le attuali politiche a riguardo.
I due esperti hanno illustrato che queste comprendono il persistere nella parità etnica, la promozione della cooperazione reciproca, l'esistenza di regioni delle varie etnie ad amministrazione autonoma, lo sviluppo della causa economica e culturale delle zone interessate. Ritengono che fra queste voci, il contenuto principale sia il persistere nella parità etnica. Il professore Yang Shengmin ha osservato che la "Costituzione della Repubblica Popolare Cinese" stabilisce chiaramente che "le varie etnie cinesi sono uguali", e le differenti politiche sono l'assicurazione della realizzazione di questa uguaglianza negli ambiti politici, economici, culturali e dell'istruzione.
Tra i vari diritti delle etnie, la parità di diritti politici è la principale differenza rispetto alle politiche a riguardo degli altri paesi; se non esistesse, non si avrebbe una reale uguaglianza. Indipendentemente dalla popolazione delle varie etnie, tutte hanno almeno un proprio rappresentante presso l'Assemblea Popolare nazionale, organo supremo del potere statale. Al fine di stabilirne un adeguato numero, la "Legge elettorale" cinese stabilisce che, nella distribuzione delle quote dei rappresentanti, se ne conferisca una speciale per le elezioni di quelli delle minoranze etniche, per la quale il numero di chi li vota può diminuire adeguatamente.
Per garantire la parità politica delle varie etnie, il Paese ha anche applicato un sistema di amministrazione autonoma nelle zone dove si concentrano le varie minoranze, istituito sulla base della parità etnica, realizzando la volontà di essere padroni di se stessi da parte delle popolazioni.
Oltre alla parità dei diritti politici, la Cina ha adottato una serie di politiche favorevoli nelle zone a carattere etnico ed ha garantito la vera parità economica. Il professore Hao Shiyuan ha osservato a riguardo:
"Le minoranze nelle regioni ad amministrazione autonoma hanno ottenuto l'attenzione e l'appoggio statale nel campo dell'economia; questo non è una semplice attenzione, sovvenzione o favore, ma la sua finalità è di far sì che le varie etnie e gli Han abbiano la stessa posizione nella società. Queste misure sono tutte volte a rafforzare la propria capacità di sviluppo; non incarnano un tipo di attenzione e non costituiscono riduttivamente dei diritti speciali. Solamente lo sviluppo potrà eliminare la distanza nata, nel corso della storia, nello sviluppo economico, a causa di fattori naturali e geografici, realizzando la vera parità economica."
Possiamo dire che le politiche etniche cinesi sono riuscite ed efficaci. Tuttavia, negli ultimi anni, alcune persone le hanno criticate, ritenendo che abbiano fallito. Hao Shiyuan ha affermato:
"C'è chi ritiene che negli ultimi anni si siano verificati incidenti abbastanza grandi, come quelli del "14 marzo" a Lhasa e del "5 luglio" nel Xinjiang. Immediatamente tutti credono che le politiche etniche abbiano fallito e che il sistema non sia praticabile; penso che tale giudizio sia superficiale. Recentemente il nostro paese ha portato avanti il miglioramento del sistema delle regioni delle etnie ad amministrazione autonoma e continuato ad arricchire il sistema delle politiche relative, e questo orientamento non cambierà". |
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