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Il 27 luglio a Kunming, città della provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, si è aperta la 16° conferenza dell'Unione internazionale delle scienze antropologiche ed etnologiche. Nel corso della cerimonia di apertura, il vice premier cinese Hui Liangyu ha detto che la nazione cinese è una grande famiglia composta da 56 etnie, che hanno creato congiuntamente la ricca, profonda e continua cultura cinese. La Cina persisterà nella promozione del progresso e della prosperità congiunti delle varie etnie. Ecco di seguito un nostro reportage in merito:
Secondo la proposta della parte cinese, l'attuale edizione della conferenza ha adottato come tema "Umanità, sviluppo e diversità culturale", il che ha ottenuto l'ampio riconoscimento del mondo accademico internazionale. Durante i 5 giorni di lavori, migliaia di esperti e studiosi di un centinaio di paesi parteciperanno a scambi, ricerche e discussioni.
Nel corso della cerimonia di apertura, il vice premier Hui Liangyu ha detto che la diversità culturale è una realtà oggettiva della cultura umana, un caratteristica generale della società attuale, ed anche un'importante forza motrice del progresso dell'umanità. Il progresso, la prosperità e lo sviluppo congiunti delle varie etnie sono il tema del lavoro etnico cinese, che il paese continuerà a portare avanti.
"Durante il lungo processo dello sviluppo storico, le varie etnie hanno promosso congiuntamente lo sviluppo storico e il progresso sociale della madrepatria, creando insieme la ricca, profonda e continua cultura cinese. Numerose etnie, pluralismo culturale, e influenza reciproca della cultura delle varie etnie sono il quadro fondamentale statale della Cina ed anche una grande, preziosa ricchezza. L'impegno solidale delle varie etnie per la prosperità e lo sviluppo congiunti è il tema del lavoro etnico della Cina, che dobbiamo continuare a portare avanti."
Il presidente dell'Unione internazionale delle scienze antropologiche ed etnologiche, Lius Alberto Vargas, ha detto che l'antropologia si può definire uno specchio dell'umanità, che ne riflette la diversità di sistemi, società, concetti di valore e cultura. Egli è convinto che questa conferenza fornirà una buona piattaforma di scambi fra le discipline collegate:
"La conferenza intende offrire un'opportunità di scambi agli studiosi impegnati negli studi, ricerche e insegnamento dell'antropologia. Come un forum accademico aperto, offriamo opportunità di scambi paritarie a tutte le concezioni e scuole."
Il vice premier Hui Liangyu ha affermato che il governo cinese ha sempre prestato attenzione allo sviluppo delle scienze antropologiche ed etnologiche, e promuove attivamente l'assorbimento, la presa a prestito, l'innovazione, e la ricerca applicata delle teorie in merito, il che ha svolto un positivo ruolo per la promozione dell'uguaglianza, unità, aiuto reciproco e armonia fra le varie etnie cinesi. Egli ha affermato che la promozione dello sviluppo della diversità della cultura mondiale e lo stimolo del dialogo e della cooperazione tra le diverse culture sono una responsabilità comune dei governi dei vari paesi e dei singoli individui, da cui la sua speranza che la conferenza contribuisca alla promozione della costruzione di un mondo armonioso.
"L'Unione internazionale delle scienze antropologiche ed etnologiche è uno dei maggiori incontri accademici del mondo, per cui speriamo che tramite gli sforzi congiunti degli esperti e studiosi presenti, dia nuovi contributi alla promozione del completo sviluppo dell'antropologia ed etnologia internazionali e della costruzione di un mondo armonioso di pace durevole e prosperità comune."
Secondo quanto illustrato dalla parte organizzatrice, la conferenza prevede vari convegni accademici specifici e svariate attività di scambi. Nel corso dei 5 giorni di lavori, si terranno una ventina di discorsi tematici e convegni di esperti e 156 conferenze accademiche speciali. I temi privilegeranno gli ambiti dello sviluppo economico, della previdenza sociale, della tutela ambientale, della sanità e della trasmissione culturale. |
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