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Xinjiang: la solidarietà etnica radicata nei cuori
2009-07-22 16:10:28 cri     

Dopo gli incidenti del "5 luglio" ad Urumqi, ciò a cui le persone prestano maggiore attenzione è l'esistenza o meno di una "radicale contraddizione etnica" nel Xinjiang, secondo quanto affermato da persone che hanno secondi fini. Qual è la situazione della vita di tutte le etnie del Xinjiang? Recentemente, la nostra troupe di RCI ha intervistato anziani appartenenti alle minoranze della regione, che hanno testimoniato con le proprie esperienze che la solidarietà etnica è radicata nel cuore del popolo.

L'anziano Uygur Hammett?Ahmet, 81enne, abita ad Urumqi; la sera del 5 luglio ha salvato decine persone di varie etnie. Parlando della situazione, l'anziano ricorda:

"Alcune persone erano state ferite ed ho loro applicato dei medicamenti; molti malati usciti dall'ospedale per fare una passeggiata, a causa dei disordini, si erano dispersi, ed io li ho salvati, accogliendoli nella mia casa. Fra questi, c'erano Han ed Uygur, donne e bambini. Quella sera in totale 18 persone hanno passato la notte da me."

Perché un anziano di oltre 80 anni ha dovuto agire in questo modo? Hammett?Ahmet ha affermato coscienziosamente che tali feriti sono propri compatrioti, non importa di quale etnia, ed ha ritenuto un dovere agire in quel modo.

"Al momento, mi sembrava che se dei malfattori fossero entrati nel nostro quartiere, le 390 famiglie si sarebbero trovate in difficoltà. Non ho pensato a nulla, non ho fatto nemmeno in tempo a pensare alla mia incolumità. Dopo essere ritornato a casa, ho preparato il cibo e l'acqua per questi compatrioti, ho offerto loro tutto quanto si potesse mangiare in casa, facendo sì che si calmassero."

L'anziana Uygur, Ru Ke-ya, 71enne, è un'annunciatrice radiofonica in lingua turca della prima generazione. E' nata nel Xinjiang, a 17 anni è partita per Beijing, dove si è sposata ed ha messo su famiglia. L'anno scorso, ha anche accolto due nipoti. Le piace molto parlare della vita felice nella capitale:

"Abito a Beijing da 53 anni, vissuti altrettanti tra persone di etnia Han; non sono mai stata oggetto di pregiudizio, ci rispettiamo reciprocamente e viviamo come fratelli e sorelle. Noi musulmani festeggiamo il Corban ed il Bayram; gli Han non lo fanno, tuttavia i miei amici di questa etnia non dimenticano mai queste feste ed ogni anno durante questi giorni vengono a casa mia come fossimo una sola famiglia."

A Ru Ke-ya piace molto la vita a Beijing, tuttavia appena ha tempo, ritorna con i familiari nel Xinjiang. Il 4 luglio, lei e sua figlia si sono recate ad Urumqi per trascorrere le vacanze, non pensando che la sera del giorno dopo avrebbero dovuto subire gli incidenti del 5 luglio. A questo proposito, Ru Ke-ya si sente indignata; ha affermato che le etnie Han ed Uygur convivono molto bene in Cina, la vita è agevole e lei spera nessuno la interrompa.

"Mi sento veramente sorpresa e non capisco come tra gli Han e gli Uygur possa esistere una tale contraddizione. Se avessi affrontato una situazione tale nei miei 53 anni trascorsi a Beijing, non vi sarei rimasta, perché ho conosciuto di persona la cortesia ed il rispetto verso la mia etnia mostrati dagli Han. I 53 anni nella capitale sembrano passati così velocemente. Mi sento molto confusa, che cosa rappresenta tutto ciò che è successo? Dopo gli incidenti, non sono uscita di casa, e dopo aver conosciuto la realtà dei fatti sento dentro di me un'avversione profonda per quei facinorosi."

Il quadro Uygur in pensione, Guo Zhiqiang, ha lavorato presso l'Assessorato della cultura della Regione autonoma del Xinjiang uygur, in seguito ha lavorato per molti anni nel Dipartimento dell'istruzione del Xinjiang; parla molto bene la lingua uygur. Poiché le sue esperienze lavorative nella regione sono numerose, Guo ha molto da dire sulle relazioni tra i compatrioti delle minoranze e gli Han:

"Il Paese mette in atto molte politiche favorevoli alle minoranze, le varie etnie sono alla pari; gli Han occupano la maggioranza della popolazione totale, fornendo molti aiuti concreti allo sviluppo delle 55 etnie. Riflettendo da un punto di vista storico, gli Han e gli Uygur sono tutte e due grandi etnie, coraggiose, diligenti e amanti della pace. Nel Xinjiang, Han e Uygur sembrano fratelli e sorelle, come nella canzone, 'i pini del Tianshan intrecciano le loro radici, così come i popoli delle varie etnie lo fanno con i propri cuori'."

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