Ad una settimana dai gravi incidenti del 5 luglio ad Urumqi, dopo che la situazione è stata riportata sotto controllo, i veicoli sulle strade sono aumentati e la gente ha ripreso a frequentare i mercati e i negozi. La popolazione delle varie parti del Xinjiang sta lasciandosi alle spalle i disordini, ritornando alla vita serena e tranquilla del passato.
In questi giorni di caldo torrido, il venditore di yoghurt Memeti fa ottimi affari. Da un lato lancia il suo richiamo ai passanti, e dall'altro prende lo yogurt con un cucchiaio dal congelatore per i clienti che attorniano la sua bancarella, senza badare al sudore che gli cade dalla fronte.
Questa è una scena che abbiamo visto una settimana dopo gli incidenti del 5 luglio. La bancarella di Memeti si trova a Erdaoqiao, la zona commerciale più ricca di colori etnici di Urumqi, quindi egli non ha mai paura di rimanere disoccupato.
L'affollatissima Erdaoqiao è una zona sempre colma di gioiosi richiami, tuttavia qui la sera del 5 luglio si sono verificate terribili violenze di percosse, assalti, rapine e incendi. In quella sera sanguinosa, oltre a Erdaoqiao, i facinorosi hanno agito anche a Nanmen, in via Yan'an e in altre zone affollate di Urumqi, provocando ben 184 morti.
Mantenendo la situazione sotto controllo, la municipalità di Urumqi ha immediatamente arrestato un migliaio di sospetti, facendo cadere nella rete la maggior parte dei partecipanti alle violenze; inoltre ha adottato drastiche misure di controllo del traffico per prevenire l'esclation della situazione. Al fine di garantire la vita dei cittadini, i dipartimenti del commercio locale hanno organizzato la fornitura ai mercati di grandi quantità di riso, farina, verdure e di altri generi di prima necessità e hanno aperto punti di vendita nelle zone più importanti, così da facilitare gli acquisti dei cittadini. In questi due giorni, i prezzi delle verdure sono scesi di parecchio, avvicinandosi al livello precedente gli incidenti.
La vita è gradualmente ritornata calma. Nelle principali zone dove si sono verificati gli incidenti, i venditori ambulanti di frutta hanno ricominciato a vendere cocomeri e meloni, e quelli di spiedini hanno ripreso i loro richiami per attirare i clienti.
Abituato alla passeggiata quotidiana al mercato del mattino per comprare le verdure, il signor Liu è fiducioso nel ritorno alla vita normale.
"In questi due giorni, al mercato o al supermercato non ho visto grandi cambiamenti rispetto a prima, credo che il governo sia in grado di mantenere sotto controllo la situazione e garantire la nostra vita."
Sulla strada commerciale dalla via Jiefang Nanlu al Grande Bazar internazionale, nell'area di Erdaqiao, i padroni di alcuni negozi hanno rialzato le saracinesche. Il 25enne dell'etnia Uyghur, Usmetijan, è padrone di un negozio di abbigliamento, ma dopo gli incidenti del 5 luglio, per la paura, ha chiuso il negozio per alcuni giorni. Visto che la situazione si è calmata e la pubblica sicurezza è garantita, il 10 ha ripreso l' attività.
"Ieri ho aperto il negozio per due ore, e stamattina ho riaperto alle 8:30."
Dopo gli incidenti del 5 luglio ad Urumqi, è stata anche molto seguita la stabilità nelle altre zone del Xinjiang. A Kashgar, i nostri giornalisti hanno visto che la società locale è stabile, e non è stata influenzata dagli incidenti del 5 luglio.
Zhu Xiaolin, gestore di un negozio di vino e sigarette accanto al Palazzo della cultura di Kashgar, ha aperto di buon mattino. La donna ci ha detto che fa sempre dei buoni affari e apre presto per facilitare gli abitanti del circondario. A Kashgar, dove la maggioranza della popolazione è di etnia Uyghur, si è già fatta molti clienti fissi.
"Abbiamo a che fare da anni con i compagni dell'etnia Uyghur, lavorando sempre normalmente."
Dopo gli incidenti del 5 luglio, il turismo del Xinjiang ha subito gravi contraccolpi, e dopo che questi sono stati pacificati, i turisti in visita hanno ripreso ad aumentare. Nella zona paesaggistica del lago Tianchi, sui Monti Tianshan, distante 110 km ad Urumqi, i nostri giornalisti hanno incontrato un anziano signore proveniente dalla provincia del Jiangsu, in visita nel Xinjiang con la sua famiglia di 5 persone, e che è già stato al lago Kanas e Turpan.
"Voglio dire al popolo dell'intero paese di venire nel Xinjiang, è davvero meraviglioso!" |