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L'8 luglio a l'Aquila, il consigliere di Stato cinese Dai Binguo, facente le veci del presidente cinese Hu Jintao, a partecipare al dialogo tra il G8 e i leader dei paesi in via di sviluppo, ha avuto un colloquio collettivo con il premier indiano Manmohan Singh, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula, il presidente della Sud Africa Jacob Zuma e il presidente messicano Felipe Calderon. Dai Binguo e gli altri leader presenti si sono scambiati le opinioni su alcuni problemi quali come affrontare la crisi finanziaria internazionale, rafforzare l'amministrazione dell'economia globale, affrontare le sfide del cambiamento climatico e le minacce alla sicurezza non convenzionali.
Ecco di seguito il servizio dettagliato in merito:
Alla vigilia del dialogo tra il G8 e i leader dei paesi in via di sviluppo, i leader dei 5 paesi in via di sviluppo hanno voluto un colloquio collettivo affinché si coordinino le loro posizioni. Vista l'attuale situazione del Xinjiang, alle prime ore dell'8 luglio, ora locale, dopo aver concluso la sua visita di Stato in Italia, il presidente cinese Hu Jintao è ritornato in anticipo nel paese. Il consigliere di Stato Dai Binguo, facendo le sue veci ha partecipato al dialogo tra il G8 e i leader dei paesi in via di sviluppo.
Nel suo discorso, Dai Binguo ha affermato che attualmente, di fronte alla mutevole e complessa situazione internazionale, i 5 paesi in via di sviluppo devono rafforzare la cooperazione nei seguenti settori: primo, affrontare insieme l'impatto della crisi finanziaria internazionale; secondo, promuovere e rafforzare insieme l'amministrazione dell'economia globale; terzo, affrontare attivamente le sfide provenienti dal cambiamento climatico; quarto, collaborare nell'affrontare le minacce alla sicurezza non convenzionali. Egli ha detto:
"Di fronte alla situazione internazionale così mutevole e complessa, penso che la cosa più importante sia rafforzare il dialogo, l'unità e la cooperazione. Noi intendiamo, insieme alle varie parti, rafforzare l'unità ed approfondire la cooperazione al fine di promuoverla tra i 5 paesi per uno sviluppo migliore e più veloce. Noi, da paesi in via di sviluppo, faremo in modo che il nostro rafforzamento del dialogo, dell'unità, della cooperazione e del mutuo vantaggio vada a favore non solo di noi stessi, ma anche dei molti altri paesi in via di sviluppo e dell'intera umanità. Tutto questo è molto significativo per rafforzare la cooperazione Sud-Sud, la promozione del dialogo Sud-Nord e la risoluzione dei problemi globali."
Secondo il governo cinese, per ridurre al massimo i danni causati dalla crisi finanziaria internazionale ai paesi in via di sviluppo, in particolare quelli non sviluppati, i 5 paesi devono impegnarsi al massimo seguendo alcuni punti essenziali: primo, sollecitare la comunità internazionale a rispettare adeguatamente l'autonomia dei paesi in via di sviluppo nell'ambito dello sviluppo economico; secondo, promuovere una serie delle riforme del sistema economico, delle finanze e del commercio internazionali, aumentando la rappresentanza, il diritto di parola e di decisione; terzo, incoraggiare i paesi sviluppati a mantenere le loro promesse sull'aumento dell'assistenza, della riduzione dei debiti ed altro, affinché tutto sia realizzato; quarto, sollecitare l'IMF, la Banca mondiale e delle banche regionali, a innovare le misure d'assistenza, in modo da aiutare i paesi in via di sviluppo a mantenere la stabilità finanziaria e a promuovere la crescita economica.
Come paese presidente del colloquio collettivo tra i leader dei 5 paesi in via di sviluppo, il presidente del Messico, Felipe Calderon, ha ricordato:
"Per affrontare questa crisi che ha colpito tutta l'umanità, ora l'unità di tutti paesi in via di sviluppo è più necessaria rispetto al passato, dobbiamo deciso di continuare ad impegnarci e migliorare il nostro ambiente."
Il presidente di Brasile Lula ha affermato che essendo un'importante piattaforma per affrontare la crisi finanziaria ed economica, il colloquio collettivo tra i leader dei 5 paesi in via di sviluppo deve svolgere al meglio il suo ruolo affinché si spinga la comunità internazionale a cooperare per affrontare la crisi finanziaria.
Secondo il premier indiano Manmohan Singh, il continuo peggioramento della crisi ha incrementato la povertà. La ripresa dell'economia mondiale deve esser basata su una strategia di totale sviluppo. I consensi raggiunti nel vertice del G20 a Londra devono esser realizzati con efficacia.
Il presidente del Sud Africa, Jacob Zuma, con un particolare interesse per i cambiamenti climatici, ha dichiarato:
"Speriamo che con il G8 si riescono a mantenere gli assoluti doveri per la riduzione delle emissioni. |
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