Il pomeriggio dell'8 luglio, il sindaco della città di Urumqi, capoluogo della regione autonoma del Xinjiang Uygur, Jerla Isamudin ha affermato durante una conferenza stampa che dopo gli incidenti del 5 luglio, il governo locale ha avviato la mozione d'emergenza. Dopo efficaci controlli della situazione, le infrastrutture urbane danneggiate sono state riparate tempestivamente. Attualmente la maggior parte delle forniture, acqua, elettricità e gas, necessari per la vita quotidiana dei cittadini e il trasporto pubblico sono tornati alla normalità, inoltre una parte delle imprese hanno ripreso la produzione e la gestione e il lavoro. Durante le interviste i cittadini locali hanno affermato che il loro desiderio più grande è avere una vita pacifica.
Ecco di seguito il servizio dettagliato.
Il 5 luglio in piazza del Popolo a Urumqi, in via Jiefang, a Dabazha, nella parte sud della via Xinhua e in via Waihuan, si sono verificati violenti incidenti con percosse, assalti, rapine e incendi, per un totale di 156 morti e 1080 feriti. Subito dopo, il governo municipale di Urumqi ha adottato delle misure per la regolamentazione del traffico nelle aree principali della città dall'1 di notte alle 8 di mattina del giorno 6, e dalle 9 di sera del giorno 6 alle 8 della mattina del 7.
Il sindaco di Urumqi, Jerla Isamudin, ha riferito il giorno 8 alla stampa dopo che la situazione è tornata sotto controllo, il governo locale ha cominciato a risolvere i problemi causati dagli incidenti, compreso l'identificazione delle vittime usando il DNA. Le Finanze municipali stanzieranno dei capitali speciali per confortare i familiari delle vittime e i feriti. Le imprese e i negoziati che hanno subito gravi danni beneficeranno dell'aiuto del governo al fine di ripristinare quanto prima la produzione e la gestione.
Jerla Isamudin ha affermato che il governo locale ha adottato diverse misure per garantire la vita quotidiana dei cittadini locali.
"A partire dal 5 luglio, con grandi difficoltà, abbiamo coordinato e trasportato i prodotti come il riso, la farina, l'olio alimentare e la verdura per essere distribuiti ai cittadini. A partire dal 7 luglio, abbiamo chiesto ai grandi magazzini e supermercati della città di riprendere il lavoro al fine di garantire la fornitura dei materiali d'uso quotidiano, necessari alla vita della popolazione locale di varie etnie."
Per conoscere l'attuale situazione della vita dei cittadini locali, i giornalisti si recano per le strade di Urumqi. Nel mercato di Donghuan sulla via Jinyin, sono state tolte le tracce delle violenze, ma adesso è più freddo e desolato rispetto al passato. Ekber, un addetto responsabile dell'applicazione legislativa nella zona Tianshan, ha detto ai giornalisti che dal momento in cui si sono verificati gli incidenti del 5 luglio, per mantenere la sicurezza pubblica, non si è mai spostato da questo luogo.
"Anche noi vogliamo la sicurezza e la stabilità sociale, ci sentiamo molto addolorati per gli incidenti. Dal 5 luglio, fino ad oggi, non ci siamo riposati mai, lavoriamo 24 ore su 24."
Le azioni dei delinquenti hanno danneggiato la vita e la sicurezza della proprietà dei cittadini innocenti e proprio in questo momento, i compatrioti delle varie etnie locali manifestano un profondo sentimento consanguineo. Hanno affermato che in coscienza ogni persona dovrebbe dare assistenza.
Il medico primario del pronto soccorso dell'Ospedale di medicina tradizionale cinese della Regione autonoma del Xinjiang Uygur, Juret, ritiene che salvare con ogni sforzo possibile i feriti è la sua unica speranza.
"Di fronte a una situazione del genere, tutti la devono detestare! Anche io faccio parte di una minoranza etnica ma odio quelle azioni che danneggiano la nostra grande famiglia armoniosa. Come medico, più persone riesco a salvare, più mi sento consolato."
Per via dei moltissimi feriti negli incidenti del 5 luglio, è stato aumentato la quantità ematica in uso negli ospedali locali, solo nella giornata del 6 luglio, il centro ematico ha offerto agli ospedali 180 mila millilitri di sangue, raggiungendo il limite del deposito ematico. Perciò il centro ematico ha avviato le donazioni di sangue, immediatamente le persone volevano donare il sangue hanno creato lunghe file.
La vita tranquilla è stata distrutta dai delinquenti, un fatto che ogni persona buona non vuole più vedere. Quello che vogliono di più i cittadini è tornare ad una vita sicura e felice in un ambiente stabile. |