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La cooperazione economica e commerciale tra Cina e Italia
2009-07-07 14:04:46 cri     

Durante la visita del presidente cinese Hu Jintao in Italia, si è tenuto un forum tra gli imprenditori cinesi ed italiani, a cui hanno partecipato, pronunciando discorsi, vari funzionari cinesi e italiani.

Un funzionario cinese ha illustrato prima di tutto la situazione del forum:

(registrazione 1)

"Il Forum, organizzato dal Ministero del Commercio cinese e dal Ministero dello Sviluppo economico italiano, ha attirato l'attenzione di 300 imprenditori e 200 imprese di una ventina di province e località cinesi. La delegazione non include solo imprenditori cinesi, ma anche rappresentanti dei Ministeri delle Ferrovie, dell'Industria e dell'Informatizzazione e delle Finanze. Ci sono sia imprese medio-piccole che grandi, ed i settori coperti vanno dalla meccanica, alle telecomunicazioni, elettronica, auto, abbigliamento, tessile ed alimentare. Ci sono imprese produttive, commerciali e del settore dei servizi. Alcune vogliono investire nel mercato italiano ed altre introdurre l'alta tecnologia nel mercato cinese. I due presidenti prestano alta attenzione al forum, e le imprese italiane lo hanno accolto caldamente; dai dati preliminari, abbiamo già ottenuto risultati a tre livelli. Il primo, quello istituzionale, col Ministero del Commercio cinese che ha firmato un memorandum di intesa per promuovere il commercio reciproco con il Ministero dello Sviluppo economico italiano. Un altro memorandum per promuovere l'ulteriore collaborazione nel settore dell'alta tecnologia; il terzo per costruire un gruppo di lavoro nel settore della protezione ambientale, nel quadro della Commissione mista italo-cinese. I settori e gli accordi sono una piattaforma molto ampia ed approfondita; a livello di categorie, la nostra Camera di Commercio dei prodotti alimentari e di allevamento ha firmato un accordo cooperativo con la Commissione economico-commerciale italo-cinese, ed anche le Camere di Commercio dei due paesi ne vogliono firmare uno. La zona di sviluppo di Caohejing, vicino a Shanghai, vuole firmare un accordo di cooperazione con la provincia di Bologna e la Confindustria di Milano. E' il primo nel campo della cooperazione tra i distretti industriali.

A livello imprenditoriale, secondo i primi dati, il volume di accordi supererà i 2 miliardi di dollari. I contratti interessano i settori dell'ambiente, dell'alta e nuova tecnologia, dell'auto, e delle ferrovie."

Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico italiano, ha osservato:

(registrazione 2)

"Il partenariato economico fra Italia e Cina sta assumendo connotati strategici. L'Italia è tra i primi paesi in Europa ad essere visitato dalla delegazione di acquisto della Repubblica Popolare Cinese. E' un forte segnale di fiducia reciproca, confermato anche dai due accordi appena firmati con il ministro Chen Deming sulle alte tecnologie e sulla promozione degli investimenti. Le nostre relazioni sono salde: nel 2008 l'interscambio commerciale è stato pari a 38 miliardi di dollari, l'Italia è il quarto partner commerciale della Cina nell'UE, ed è il quinto dell'UE per investimenti diretti in Cina. Siamo tuttavia consapevoli che possiamo e dobbiamo fare di più, crescere insieme, favorire più cospicui investimenti cinesi in Italia e riequilibrare almeno in parte il deficit commerciale con Pechino. Stamattina si sono svolti centinaia di incontri bilaterali tra imprese cinesi ed italiane, frutto di un lungo lavoro preparatorio favorito e gestito dall' ICE, dalla Confindustria e dalle associazioni imprenditoriali dei vari settori. Fra poco saranno firmati decine di importanti accordi per circa 2 miliardi di dollari, a conclusione di decine di trattative commerciali, portate a termine anche grazie alla straordinaria atmosfera di collaborazione creata dalla Commissione di acquisto cinese e da quella guidata ad inizio giugno dal vice ministro Urso in Cina. I due paesi vantano una lunga tradizione di reciproca attenzione e rispetto, iniziata con i viaggi e l'opera del grande Marco Polo. Oggi, credo si possa dire che a Roma si scrive un'altra pagina di questa storia importante tra Italia e Cina."

Il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha detto:

(registrazione 3)  

"Per me è un onore portare il saluto e dare il benvenuto alle imprese cinesi ed italiane. E' un evento di portata storica nelle relazioni politiche ed economiche tra i due paesi. L'agenda istituzionale che ha portato per la prima volta in Italia il Presidente cinese e l'alta delegazione del suo governo è il frutto del lavoro che tutti noi, imprese, istituzioni e società civile, stiamo osservando con attenzione. Il G8 che si svolgerà all'Aquila: auspichiamo che da esso vengano risposte alla crisi finanziaria, e un no forte al protezionismo. Entrambi i paesi hanno nell'esportazione una grande forza, ed il no al protezionismo potrebbe essere una risposta alla crisi economica. L'attenzione deve essere posta soprattutto sui rapporti bilaterali; a nome della comunità di affari nazionale voglio ringraziarvi ancora una volta per il fatto che già oggi i nostri rapporti sono buoni. Le imprese sono pronte a far sì che le nostre relazioni commerciali diventino sempre più strette, efficaci, fruttuose. Il nostro contributo al processo di integrazione economica è nei fatti, nelle decisioni che prendiamo ogni giorno, nell'attenzione al lavoro, nella capacità di investire anche in questo momento. Il nostro ambiente naturale è il mercato, la produzione, il commercio; lo abbiamo dimostrato anche oggi, con l'imponente sessione di incontri tra i 500 imprenditori dei due paesi, che ha visto sviluppare accordi, intese, collaborazione, contratti di vendita ed acquisto. Tra poco saranno firmati accordi di joint-venture per oltre 1,5 miliardi di dollari. Abbiamo intenzione di sviluppare i legami che ci uniscono per affrontare le sfide del mercato globale, in un mercato senza confini, che noi consideriamo la nostra casa. Le eccellenze industriali italiane sono note al mondo, anche in Cina, e credo ci sia spazio di crescita per le nostre imprese nel Paese. Nel contesto della crisi, la Cina è uno dei pochi paesi in ripresa, e nel 2009 registrerà una crescita significativa. Per questo guardiamo alla Cina con interesse. Stabilire accordi commerciali non basta, possiamo creare sinergie, accordi nei settori ad alta intensità di ricerca, di innovazione e conoscenza. Il tema dell'efficienza energetica ci può vedere uniti per procedere verso una frontiera di sviluppo di grande interesse. Infine, signor presidente, Confindustria guarda all'Expo di Shanghai 2010 con grande interesse e attenzione, come un appuntamento capitale. L'anno prossimo una numerosa delegazione di imprenditori italiani visiterà il vostro Paese per riprendere ed ampliare il discorso di sviluppo già oggi raggiunto. Ringrazio i due leader, le delegazioni, e la riuscita del forum per gli imprenditori italiani e cinesi. Auspico che il G8 abbia un grande successo, per lo sforzo del governo, per i cittadini, le imprese e la comunità internazionale, e soprattutto per le vittime del terremoto che ha funestato una delle più belle città d'Italia e la sua popolazione."

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