Il 6 luglio, ora locale, a Roma, il capo dello Stato cinese, Hu Jintao, ha avuto un colloquio con il presidente italiano Napolitano.

Durante il colloquio, Hu Jintao ha affermato che la Cina vuole impegnarsi insieme alla parte italiana, valorizzando la tradizione della cooperazione amichevole, al fine di rispondere congiuntamente all'impatto della crisi finanziaria internazionale e portare la completa partnership strategica sino-italiana ad un nuovo livello.

Ha avanzato una proposta in 5 punti sullo sviluppo delle relazioni tra i due paesi: primo, rafforzare i contatti di alto livello, consolidare l'amicizia sino-italiana; secondo, aumentare la fiducia reciproca politica e prendersi cura delle principali preoccupazioni della controparte, terzo, ampliare la cooperazione concreta, realizzare il mutuo vantaggio e win-win; quarto, ampliare gli scambi umanistici, aumentare l'amizia tra i popoli; quinto, rafforzare la cooperazione multilaterale, promuovere l'armonia mondiale.

Napolitano ha affermato a sua volta che lo sviluppo pacifico e armonioso della Cina costituisce un importante contributo al mondo, la parte italiana apprezza altamente le misure cinesi per rispondere alla crisi finanziaria, ed è contenta che le politiche e le misure cinesi per la promozione dello sviluppo economico hanno registrato risultati iniziali.

Il 6 luglio il capo dello Stato cinese Hu Jintao ha avuto un incontro con il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Per l'occasione, Hu Jintao ha avanzato una proposta in tre punti sulla cooperazione concreta fra Cina e Italia.

Hu Jintao ha detto che l'Italia è un completo partner strategico della Cina, nonché un suo amico affidabile nell'ambito dell'Ue. La Cina presta la massima attenzione alle relazioni con l'Italia, e il rafforzamento dei rapporti bilaterali costituisce un suo fermo orientamento. Egli ha avanzato una proposta in tre punti sul rafforzamento della cooperazione concreta bilaterale: 1), in occasione della risposta all'impatto della crisi finanziaria internazionale, approfondire la cooperazione economico-commerciale, opporsi risolutamente al protezionismo e risolvere adeguatamente attraverso consultazioni e dialogo le frizioni e le divergenze commerciali delle due parti; 2), ampliare gli ambiti della collaborazione ed approfondire la cooperazione tecnologica nei settori del risparmio energetico, della riduzione delle emissioni e delle nuove risorse energetiche; 3), approfondire gli scambi umanistici sulla base della piattaforma delle attività dell' "Anno culturale della Cina" in Italia.

Dal canto suo, Berlusconi ha espresso la volontà di rafforzare la cooperazione nei settori del turismo, ecc., con la parte cinese, così da garantire il pieno successo delle attività del 2010 per il 40° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche fra i due paesi.