Il 2 luglio si è aperto a Beijing il Global Think Tank Summit, dal tema "Condividere le conoscenze comuni per conseguire assieme lo sviluppo globale ". All'evento parteciperanno i rappresentanti dei massimi Think Tank di oltre 30 paesi del mondo, più di 100 esponenti politici, ed alcuni premi Nobel e CEO delle 500 maggiori imprese mondiali, discutendo della crisi finanziaria globale e del quadro dell'economia mondiale.

I vari paesi stanno affrontando una crisi finanziaria globale; come risolvere al più presto la crisi e realizzare la ripresa economica, sono temi diventati dei test per gli elaboratori di politiche economiche, per gli imprenditori e per chi elabora le politiche dei vari paesi. A questo proposito, nel corso della cerimonia d'inaugurazione, il direttore generale della parte organizzatrice, il Centro cinese di scambi economici internazionali, ed ex vice premier del Consiglio di Stato cinese, Zeng Peiyan, ha lanciato un appello affinché i Think Tank di tutto il mondo possano rafforzare la cooperazione, scambiando opinioni ed informazioni, fornendo buone proposte agli elaboratori di politiche economiche dei vari paesi. Ha affermato:

"Di fronte alla crisi, i Think Tank di tutto il mondo dovranno valorizzare le rispettive superiorità, svolgendo un ruolo sempre maggior nell'aiutare il mondo a superare la crisi finanziaria e nel far riprendere l'economia. Con questo obiettivo, il Centro cinese di scambi economici internazionali ha organizzato il Global Think Tank Summit, al fine di "condividere le conoscenze comuni per conseguire assieme lo sviluppo globale", invitando gli esponenti a riunirsi a Beijing per consultarsi circa le politiche di risposta alla crisi finanziaria e ricercare la strada per la ripresa economica mondiale sul tema della "crisi finanziaria globale e del quadro dell'economia mondiale". L'ex presidente della Commissione europea ed ex premier italiano, Romano Prodi, ha espresso il proprio apprezzamento verso il Summit, organizzato per la prima volta dal Centro cinese di scambi economici internazionali. Ha dichiarato:

"L'organizzazione del Global Think Tank Summit è un segnale positivo verso la comunità internazionale da parte del governo cinese, a dimostrazione che la Cina intende valorizzare ulteriormente il suo ruolo centrale nell'ambito della comunità internazionale ed assumersi responsabilità sempre più importanti. Questo meeting è un'opportunità preziosa offerta dalla Cina al mondo intero di avere un ruolo più forte nella risposta alla crisi finanziaria internazionale."

Nel corso della cerimonia d'inaugurazione dello stesso giorno, il vice premier cinese, Li Keqiang, ha proposto alla comunità internazionale di continuare a promuovere lo spirito di cooperazione, ampliando il dialogo e gli scambi sulla base del reciproco rispetto e di consultazioni paritarie, per affrontare congiuntamente la crisi finanziaria mondiale. Ha dichiarato:

"Consigliamo che ogni nazione possa continuare ad ampliare una domanda efficace, aprendo reciprocamente il mercato ed impegnandosi nella realizzazione di uno sviluppo stabile. Consigliamo di promuovere la libertà e la facilitazione degli investimenti commerciali, migliorare l'ambiente degli investimenti commerciali internazionali, difendere la normale circolazione delle merci, dei servizi e del personale, promuovere il trasferimento di tecnologie e mantenere la dimensione del commercio e degli investimenti internazionali; mantenere la stabilità finanziaria mondiale, migliorare i meccanismi per la supervisione finanziaria internazionale, attuare le necessarie riforme del sistema finanziario internazionale, eliminando i contraccolpi arrecati dalla crisi finanziaria globale; stabilizzare il rapporto tra la domanda e l'offerta delle risorse energetiche globali, accelerando il dialogo e le consultazioni tra i produttori ed i consumatori di risorse energetiche, promuovere un commercio paritario, migliorare le modalità di commercio e promuovere la stabilità dei prezzi, delle risorse, delle energie e del mercato."

Li Keqiang ha osservato che la parte cinese amplierà ulteriormente l'apertura verso l'estero, persistendo nella strategia di apertura di mutuo vantaggio, opponendosi fermamente a qualsiasi forma di protezionismo commerciale e nel settore degli investimenti, realizzando il proprio sviluppo nella cooperazione internazionale e promuovendo il comune sviluppo mondiale.