Nel momento in cui è terminato, il primo luglio, il suo mandato come paese presidente di turno dell'Ue, la Repubblica Ceca ha ceduto il testimone alla Svizzera. A questo punto come si è comportata la Rep. Ceca nell'ultima metà dell'anno?

Tutto sommato, negli ultimi 6 mesi, la Rep. la Ceca ha dato numerosi contributi nell'affrontare la crisi finanziaria, garantire la sicurezza energetica dell'Europa e promuovere il piano dei rapporti orientali di partnership. Tuttavia, per via di alcuni fattori interni, esterni e degli errori di lavoro della Rep. Ceca stessa, questa ha subito molte censure e critiche dall'interno dell'Ue.

Il primo gennaio di quest'anno, la Repubblica Ceca ha assunto ufficialmente l'incarico di paese presidente di turno dell'Ue. Durante i seguenti 6 mesi, in particolare dopo le dimissioni del governo di Mirek Topolanek il 26 marzo, cisono state continuamente delle critiche alla Rep. Ceca a causa della sua "mancanza di responsabilità", "mediocrità e incompetenza". Secondo gli analisti i risultati consistono in evidenti fattori oggettivi, ma anche correlati alla Rep. Ceca sé stessa.

Ecco i dettagli:

primo, durante l'assunzione dell'incarico come paese presidente di turno dell'Ue, l'Ue stessa si trovava in una situazione difficile sia interna che esterna. La continua estensione della crisi finanziaria che rendeva l'economia dell'Ue impantanata in una situazione d'intensa depressione, le tensioni relative al gas naturale tra la Russia e l'Ucraina che minacciavano la sicurezza energetica dell'Europa e la difficile approvazione del "Trattato di Lisbona" causavano la stasi del processo d'integrazione europea. Vista questa serie di difficoltà, molti politici hanno definito questo periodo, "il periodo più difficile fin dalla fondazione dell'Ue".

Secondo, il governo ceco di Topolanek capitolò quando non era passata neanche la metà della durata del mandato da paese presidente a causa di contraddizioni politiche interne, questo avvenimento non solo ha danneggiato gravemente il nome del paese, ma ha anche provocato delle influenze negative e irreparabili all'UE.

Terzo, il presidente ceco Vaclav Klaus è rinomatamene "scettico sull'Europa", ed ha spesso criticato il processo d'integrazione europea, inoltre non ha firmato il Trattato di Lisbona, provocando anche in questo caso delle influenze negative al processo d'integrazione.

Tuttavia, alcuni analisti ritengono che sebbene siano stati fatti degli sbagli, la Rep. Ceca ha anche ottenuto diversi risultati positivi, per esempio su come affrontare la crisi finanziaria, garantire la sicurezza energica dell'Europa e per quanto riguarda gli affari sul piano dei rapporti orientali di partnership.

Per affrontare la crisi finanziaria e la depressione economica, la Rep. Ceca ha promosso attivamente il summit primaverile dell'Ue affinché venisse pubblicata una dichiarazione congiunta, in cui si sottolineava che i vari paesi dell'Ue dovevano eliminare le divergenze, avere azioni congiunte e affrontare la crisi con una "posizione organica". Inoltre la Rep. Ceca ha richiamato l'Europa occidentale affinché si aiutino i vari paesi dell'Europa orientale ed ha anche sollecitato l'Ue ad ampliare la dimensione del "Fondo per la crisi". Circa la tendenza al protezionismo che hanno avuto alcuni paesi come la Gran Bretagna e la Francia, il premier ceco Topolanek ha fatto severe critiche, rivolgendosi all'Ue di persistere seriamente nel principio di un solo mercato, in modo da evitare un'ulteriore estensione del protezionismo nell'Ue.

Per di più la Rep. Ceca si è adoperata con ogni sforzo per garantire la sicurezza energica dell'Europa. La prima dichiarazione del paese presidente di turno incoraggiò la Russia e l'Ucraina a risolvere la disputa attraverso i negoziati. Alla fine, grazie alla mediazione dell'Ue, la Russia e l'Ucraina sono riuscite a raggiungere un nuovo accordo sulla fornitura di gas naturale, evitando un ulteriore peggioramento della faccenda.

Per migliorare i rapporti tra l'Ue e la Cina, la Rep. Ceca ha cambiato il modo di fare immaturo del precedente paese presidente di turno dell'Ue, ossia la Francia, ed è riuscita a realizzare l'11° colloquio tra i leader sino-europei. Inoltre, durante il suo mandato, la Rep. Ceca ha promosso il summit dell'Ue per dare una "garanzia legale" all'Irlanda, avviando ufficialmente il piano dei rapporti orientali di partnership, al fine di rafforzare le relazioni tra l'Ue e i paesi dell'Europa orientale, permettendo, in questo modo, il continuo avanzamento del processo d'integrazione europea.