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Recentemente la Banca centrale cinese ha pubblicato il "Rapporto 2009 sulla stabilità finanziaria della Cina", in cui propone la creazione di una valuta di riserva internazionale emancipata dagli Stati sovrani e in grado di mantenere un valore stabile a lungo termine. Si tratta della seconda proposta del genere della Cina dopo quella del marzo scorso del governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan sulla creazione di un "valuta di riserva internazionale super-sovrana". Durante un'intervista esclusiva a RCI, degli esperti interessati hanno osservato che ciò riflette i timori di alcuni paesi che non utilizzano l' USD, fra cui la Cina, per l'attuale sistema monetario internazionale guidato dal dollaro USA. Ecco di seguito un nostro servizio in merito:
Nel rapporto, la Banca centrale cinese propone che per evitare le carenze intrinseche delle valute sovrane di credito come valute di riserva, occorre creare una valuta di riserva internazionale emancipata dai paesi sovrani e in grado di mantenere un valore stabile a lungo termine, così da rafforzare la capacità della comunità internazionale di rispondere alle crisi e salvaguardare la stabilità del sistema finanziario e monetario internazionale. Il vice direttore dell'Istituto di ricerche sulla finanza e sulla borsa dell'Università del Popolo cinese, Zhao Xijun, ritiene che la proposta rifletta i timori dei paesi che non utilizzano il dollaro, ivi compresa la Cina, per l'attuale situazione del sistema monetario internazionale sullo sfondo della crisi finanziaria globale.
"In realtà, questi timori non sono solo della Cina, ma anche di altri paesi che non utilizzano il dollaro. Poiché l'attuale sistema è guidato dal dollaro, in caso di forti fluttuazioni della valuta americana, tutti i paesi che la utilizzano per i regolamenti, gli investimenti e altre attività finanziarie potrebbero venire danneggiati in diversa misura, il che non corrisponde al principio di diluizione dei rischi. L'attuale crisi finanziaria ha rivelato l'estrema instabilità del mercato finanziario americano, per cui abbiamo bisogna di più valute per condividere i rischi. La proposta della Banca centrale cinese è una dimostrazione dei timori nostri e di tutti gli investitori del mondo, e della ricerca di una soluzione del problema."
Nel rapporto, la Banca centrale cinese ribadisce anche la necessità di valorizzare pienamente il ruolo dei diritti speciali di prelievo (SDR), con il FMI che amministra in modo concentrato parte delle riserve dei paesi membri. I SDR sono un paniere di unità di misura formato da dollaro, euro, yen e sterlina. Il direttore del Centro di valutazione dell'economia cinese dell'Istituto di finanza dell'Accademia cinese di Scienze sociali, Liu Yuhui, ritiene che se i SDR potessero svolgere un ruolo maggiore nel sistema monetario internazionale, ciò sarebbe naturalmente utile a ridurre la dipendenza da una minoranza di valute di riserva, tuttavia farlo non è affatto facile.
"La Cina sarebbe sicuramente lieta di vedere un ruolo maggiore svolto dai SDR. Però quello che ci interessa di più è la possibilità o meno di un cambiamento del quadro generale del FMI su cui si basano i SDR, su cui l'America ha pieno controllo. Senza la riforma di questo sfondo generale, il FMI non riuscirà a liberarsi dal ruolo di filiale del Tesoro americano e neanche i SDR riusciranno ad emanciparsi dal sistema monetario internazionale basato sull' USD."
Attualmente, la Cina possiede circa 2000 miliardi di USD di riserve in valuta estera, classificandosi al primo posto nel mondo, il 70% dei quali in titoli del debito pubblico Usa e altri assets in dollari. Nell'aprile scorso, la Cina ha ridotto di circa 4.4 miliardi di USD i titoli del debito pubblico Usa in suo possesso, per cui l'attuale rapporto della Banca centrale cinese che avanza la creazione di una "valuta di riserva internazionale super-sovrana", ha suscitato le speculazioni della stampa estera su un cambiamento della politica cinese sulle riserve in valuta estera. Al riguardo, durante una recente riunione finanziaria globale in Svizzera, il governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan ha detto che la politica cinese sulle riserve in valuta estera è sempre piuttosto stabile, e non potrà registrare alcun cambiamento improvviso. Il vice direttore dell'Istituto di ricerche sulla finanza e sulla borsa dell'Università del Popolo cinese Zhao Xijun ha osservato:
"A breve non ci saranno cambiamenti, ma i timori ci sono sicuramente, visto che l' USD è davvero instabile. Tuttavia non significa che i nostri timori per il dollaro possano portare ad una forte riduzione dei nostri assets in dollari e alla volontà di creare una valuta di riserva internazionale super- sovrana. Nel suo rapporto, il governatore Zhou Xiaochuan ha osservato che la riduzione degli assets in dollari non è una strategia della Cina. In realtà, attualmente dobbiamo fare tre passi: visti i timori, considerare di più come stabilizzare l'USD; nel frattempo valorizzare il ruolo di altre valute per diluire i rischi del dollaro, inoltre effettuare una disposizione più razionale degli assets."
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