Nella prima metà del 2008, un'ondata di ritiri di capitali esteri con base sulle imprese a capitali sudcoreani ha colpito l'intera penisola dello Shandong. Un anno dopo, qual'è il quadro operativo delle imprese a capitali sudcoreani nella penisola? I nostri giornalisti hanno raggiunto di recente le zone costiere della provincia dello Shandong per compiervi delle indagini. Ecco di seguito un reportage in merito:
Yantai è una città costiera della provincia dello Shandong, separata da un tratto di mare dalla Corea del Sud, la cui superiorità geografica le ha permesso di diventare una delle zone a maggiore concentrazione di imprese a capitali sudcoreani. Per influenza della crisi finanziaria, dall'inizio dell'anno scorso, molte imprese locali a capitali sudcoreani hanno incontrato delle difficoltà, ed alcune hanno scelto di ritirare i capitali, ma la maggior parte è rimasta. La Yantai Patelun Electronic Co. Ltd è uno di queste. Il direttore generale J. T. Kim ha detto:
"Nel quadro della crisi finanziaria, non solo la nostra, ma anche le altre imprese hanno incontrato delle difficoltà. La chiave sta in come queste vengono superate, noi abbiamo risposto in modo attivo, cercando delle risposte, nella speranza di ottenere dei buoni risultati."
La Yantai Patelun Electronic Co. Ltd. è un'impresa a capitali della Corea del Sud costituita nel marzo 2003, e che si occupa di produzione e lavorazione di componenti di cellulari, e di prodotti elettronici collegati ad apparecchiature elettriche, elettroniche e di telecomunicazioni. Per influenza della crisi finanziaria, all'inizio del 2009 la quota di mercato occupata dall'impresa si è ridotta del 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per affrontare la crisi, l'impresa si è innanzitutto impegnata nel progresso tecnologico, innalzando la resa della produzione per abbassare i costi, inoltre ha ampliato la dimensione della produzione e degli investimenti per innalzare la quota di occupazione del mercato.
Diversamente da molte imprese a capitali esteri, la Patelun non ha ristretto le attività per riprendere fiato, ma ha contrattaccato, acquistando due società di Yantai, così da migliorare il suo gruppo di prodotti e i suoi canali di vendita. Nel maggio scorso, la società ha deciso di aumentare gli investimenti di 3 milioni di dollari. Si tratta del 15° aumento di investimenti da parte della società, che finora ha investito in Cina quasi 50 milioni di dollari. Illustrando i motivi dell'incremento di investimenti della società in un quadro di disagio del mercato, J.T.Kim ha detto:
"Senza fiducia, è impossibile aumentare gli investimenti. In questa crisi, con l'aumento della dimensione degli investimenti quando i prezzi degli assets sono al minimo, si hanno degli ottimi risultati. Recentemente abbiamo acquistato un'altra impresa che produce anche componenti di cellulari."
La fiducia della Patelun ha dei validi motivi. Sebbene nella seconda metà del 2008 la crescita del suo fatturato abbia continuato a ridursi per via della crisi finanziaria, grazie all'aumento della capacità di produzione e allo sviluppo di nuovi prodotti con buone prospettive di mercato, a partire da quest'anno il fatturato ha presentato una tendenza alla crescita mensile, resistendo bene all'impatto della crisi finanziaria.
J.T.Kim afferma che se ora la maggior parte delle imprese a capitali sudcoreani rimaste nella penisola dello Shandong presentano un quadro piuttosto stabile, il motivo principale è che i governi dei vari livelli hanno adottato delle misure tempestive per affrontare la crisi, offrendo un forte sostegno alle imprese a capitali esteri.
Secondo quanto illustrato, per aiutare le imprese ad ampliare il mercato, da quest'anno i governi locali le hanno organizzate a partecipare ad una serie di importanti fiere sia nel paese che all'estero. Nel frattempo, hanno sostenuto le imprese a capitali esteri nell'afferrare l'opportunità dell'ampliamento della domanda interna della Cina, cercando di ottenere degli ordinativi sul mercato interno. Inoltre i dipartimenti interessati locali hanno aiutato le imprese a capitali esteri in difficoltà a risolvere i maggiori problemi di sviluppo dei capitali e della forza lavoro, comunicando periodicamente informazioni sulle politiche necessarie alle imprese. |