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L'istruzione delle università cinesi punta sulla formazione al lavoro
2009-06-10 19:04:34 cri     

Il 10 giugno l'Accademia cinese delle Scienze sociali ha pubblicato un rapporto sulla situazione dell'occupazione degli universitari cinesi. Nel rapporto è scritto che il tasso dell'occupazione dei laureati è in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Considerando la continua influenza della crisi finanziaria sull'economia, gli esperti hanno osservato che si deve spingere per risolvere la difficile situazione dell'impiego degli universitari attraverso diversi canali.

Secondo i dati statistici del Ministero dell'Istruzione cinese, nel 2009, si sono laureati in totale 6,11 milioni di ragazzi, 500mila in più rispetto al 2008. Recentemente un funzionario del Ministero delle risorse umane e della Previdenza sociale cinese ha affermato pubblicamente che al momento i laureati che hanno firmato un contratto di lavoro sono il 45%, circa 2,75 milioni, 3 punti percentuale in meno rispetto al 2008.

L'ultimo rapporto dell'Accademia delle Scienze sociali ha analizzato che la difficile situazione lavorativa degli universitari è causata dai grandi numeri dei laureati, dallo squilibrio strutturale delle facoltà, le quali non hanno generalmente un'elevate qualità e capacità d'impiego per via di una parziale istruzione accademica.

Il direttore dell'Accademia di alti studi dell'Università Politecnico di Beijing, Yang Dongping, durante un'intervista ha affermato che le università cinesi a lungo termine sono prive di complete formazioni all'occupazione degli universitari, rendendo generalmente debole la pianificazione dei mestieri e la capacità lavorativa.

"In questo momento i laureati hanno soltanto un'istruzione nozionistica sul lavoro, la quale è assolutamente insufficiente. Si deve pianificare la situazione lavorativa, fin dall'immatricolazione universitaria, con contatti sociali, conoscenze in diversi settori e partecipare concretamente alle attività sociali, in questo processo, istituendo gradualmente le nozioni sociali e lavorative, si creerà una direzione individuale di crescita professionale."

Nel rapporto dell'Accademia è scritto che di fronte alla difficile occupazione dei laureati delle normali università, la percentuale degli impieghi degli studenti preparati in ambito lavorativo ha visto un continuo aumento. Riguardo ai dati statistici pubblicati dal Ministero dell'Istruzione cinese, tale tendenza si è mantenuta a partire dal 2005. Tuttavia, l'indagine rivela che tra la decisione di iscriversi all'università o ricevere un'istruzione professionale, su cento ragazzi, soltanto 18 hanno scelto l'istruzione professionale; in Germania e in India, il numero è rispettivamente di 30 e 56.

L'esperto sull'istruzione, Yang Dongping ritiene che in Cina non esiste il problema di un esubero di personale qualificato, ma una parziale differenza tra il concetto tradizionale e il metodo di formazione dei talenti. Oltre ad eliminare il concetto "solo con la laurea si trova un buon lavoro", si devono anche rompere le barriere tra l'istruzione professionale e quella di alto livello.

Il governo cinese ha attuato la tattica "fondare un'impresa da lavoro". Tuttavia, il rapporto dell'Accademia rivela che la percentuale della creazione individuale di un'impresa da parte degli universitari è soltanto dell'1%, molto distante dal 20%-30% di alcuni paesi. Adesso varie località stanno continuando ad elargire prestiti preferenziali, inoltre è stato stabilito un gruppo di studenti pionier, una sorta di base preliminare per la fondazione delle imprese. Yang Dongping ritiene che le nozioni per creare un'impresa possa essere insegnate durante il periodo scolastico.

Il vice presidente dell'Associazione per la promozione all'occupazione, direttore dell'Accademia del lavoro cinese dell'Università di Beijing, Chen Yu, ha precisato che l'occupazione non è un processo che porta al traguardo in un solo passo :

"Il primo lavoro non deve essere troppo ricercato, il governo centrale ha varato una serie di politiche per incoraggiare a lavorare partendo dai livelli base, per esempio impiegato nelle zone rurali, assistente nei quartieri urbani e dipendente nelle piccole e medie imprese private."

Nonostante la forte crisi finanziaria ha reso ancor più difficile la situazione lavorativa degli universitari, gli esperti ritengono che promuovendo la riforma dei metodi di formazione dei talenti nell'istruzione cinese ad alto livello, si innalzerà il valore degli universitari conformemente alle richieste sociali e del mercato.

Se questa situazione sarà risolta in modo adeguato, la supremazia delle risorse umane cinesi si amplierà ulteriormente.

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