L'8 giugno la Corte centrale della Corea del Nord ha condannato a 12 anni di lavori forzati le due giornaliste americane arrestate, con l'accusa di ostilità alla Nazione nordcoreana e di entrata illegale nel paese, decisione che suscita molta attenzione negli USA; il presidente Usa Obama ha affermato che si impegnerà in ogni modo affinché siano scarcerate le due giornaliste. Gli attuali rapporti tra la Corea del Nord e gli Usa, peggiorati in quest'ultimo periodo, sono divenuti quindi più tesi a causa di questo avvenimento.

La tensione attuale nei rapporti tra la Corea del Nord e gli Usa ha le sue origini nel 5 aprile del 2009. Lo stesso giorno, la Corea del Nord aveva annunciato il lancio del satellite sperimentale di telecomunicazioni "Kwangmyongsong-2", mentre gli Usa, il Giappone e la Corea del Sud continuavano a ritenere che quello lanciato dalla Corea del Nord fosse il missile intercontinentale "Taepo dong 2", condannando fortemente la Corea del Nord. Dopo di ciò, la Corea del Nord ha annunciato di ritirarsi dai colloqui a sei ed ha proceduto ad un nuovo esperimento nucleare sotterraneo il 25 maggio, effettuando in seguito una serie di test di lancio di missili a breve gittata.

Di fronte all'azione nordcoreana, il presidente Usa Obama ed il segretario di Stato americano, Hilary Clinton, hanno tenuto discorsi molto duri. Durante la visita in Francia, il 6 giugno, Obama ha affermato che gli Usa "osserveranno in modo serio" la situazione, dopo l'annuncio da parte della Corea del Nord della portata a termine di un test nucleare, e la possibilità dell'applicazione di misure più severe, per non continuare ad "incentivare azioni provocatorie". Il 7 giugno, il Segretario di Stato americano, Hilary Clinton, ha affermato che poiché la Corea del Nord ha proceduto di nuovo a test nucleari e lanci di missili, gli Usa stanno considerando di inserirla nella lista dei "paesi che sostengono il terrorismo". Il Dipartimento di stato americano ha anche affermato di stare considerando l'ipotesi di sanzioni finanziarie unilaterali contro la Corea del Nord. Nel frattempo gli Usa si impegneranno con forza a promuovere un nuovo turno di sanzioni economiche dell'Onu nei confronti della Corea del Nord.

Dopo aver assunto l'incarico di presidente, Obama aveva espresso l'intenzione del governo di procedere al dialogo con la Corea del Nord e designato un nuovo inviato speciale responsabile del problema nordcoreano, facendo un passo in avanti rispetto alle politiche sulla Corea del Nord del governo Bush. Tuttavia, a causa delle varie attività di lancio, dei test nucleari e degli esperimenti missilistici da parte della Corea del Nord, la politica di Obama verso la Corea del Nord è sottoposta ad una doppia pressione, dall'interno e dall'estero. Gli analisti ritengono che i recenti discorsi di Obama ed una serie di prese di posizione di funzionari americani dimostrino che gli Usa hanno perso la pazienza e che la politica degli Usa verso la Corea del Nord potrebbero cambiare.

Guardando la situazione dal punto di vista nordcoreano, dopo che Obama ha assunto la presidenza, la Corea del Nord ha continuato ad adottare frequentemente svariate iniziative; la sfida e la tensione nei rapporti fra la Corea del Nord e gli Usa sono, in realtà, uno dei mezzi diplomatici della Corea del Nord, per attirare l'attenzione degli Usa e della comunità internazionale affinché si eviti l'emarginazione della nazione nella diplomazia regionale e degli Usa, costringendo così gli Usa a procedere a negoziati diretti con il paese, elevando la sua posizione nei colloqui a sei e nei negoziati diretti con gli Usa, al fine di ottenere maggiori risultati.

Sebbene l'attuale atteggiamento degli Usa verso la Corea del Nord sia sempre più duro, e la parte nordcoreana non faccia alcun passo indietro, le due parti mantengono ancora il controllo; a breve termine, quindi, difficilmente ci saranno scontri militari. L'opinione pubblica ha osservato che rispetto alla voce sempre più forte all'interno degli Usa che proclamava il ricorso alla forza militare durante la situazione di tensione con l'Iran sul problema nucleare, al momento nel Paese l'opinione prevalente è quella di risolvere il problema nucleare nordcoreano attraverso mezzi diplomatici. Il 6 giugno il presidente Usa Obama ha anche affermato che "è, come prima, propenso a scegliere mezzi diplomatici" per risolvere questo problema, e lo stesso giorno il portavoce della Difesa Usa, Geoff Morrell, ha affermato anche che al momento gli Usa non adotteranno azioni militari contro la Corea del Nord e non intendono aumentare le forze armate americane in Corea del Sud. Attualmente, il fulcro degli sforzi delle parti interessate degli Usa è ancora diretto ad esercitare pressioni sulla Corea del Nord.