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Cina: evidenti risultati della tutela del patrimonio culturale immateriale
2009-06-02 19:00:54 cri     

Recentemente a Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan, si č tenuto il 2° Festival internazionale del patrimonio culturale immateriale di Chengdu, Cina, organizzato congiuntamente del Ministero della Cultura cinese, dal governo popolare della provincia del Sichuan e dall'UNESCO. La ricchezza del patrimonio culturale immateriale cinese presentata nel corso delle attivitā ha attirato l'attenzione delle personalitā, interne ed estere presenti. Un funzionario cinese ha affermato che negli ultimi anni, il governo cinese ha rafforzato il margine della tutela del patrimonio culturale immateriale, ottenendo evidenti risultati. Ecco di seguito un nostro reportage in merito.

Il patrimonio culturale immateriale comprende in modo specifico la tradizione orale, l'arte del racconto e della rappresentazione, i costumi sociali e l' artigianato tradizionale. L'Opera del Sichuan, l'Opera Kun e alcuni forme di artigianato folcloristico sono tutti preziosi patrimoni culturali immateriali cinesi. Negli ultimi anni, tramite il comune impegno del governo, degli organismi accademici e dei gruppi popolari, in Cina la concezione della tutela del patrimonio culturale immateriale č gradualmente penetrata nel cuore della popolazione.

La Cina ha avviato giā da qualche anno la tutela del patrimonio culturale immateriale, varando una serie di misure volte ad incoraggiare, sostenere e garantire le attivitā di trasmissione da parte degli eredi. Nello stesso tempo, il governo cinese ha continuato a migliorare le leggi legate alla tutela del patrimonio culturale immateriale, promuovendo gli scambi internazionali in materia. Il vice ministro della Cultura cinese Zhou Heping ha affermato che il lavoro di tutela del patrimonio culturale immateriale ha giā ottenuto una serie di risultati.

"Il governo cinese ha sempre prestato un'alta attenzione alla tutela del patrimonio culturale immateriale, ottenendo una serie di importanti risultati. Ha costituito il sistema dei livelli e delle liste e il sistema degli eredi rappresentativi, stabilito 4 zone sperimentali di livello statale di tutela ecologica della cultura, promuovendo attivamente il processo legislativo, e migliorando continuamente il meccanismo del lavoro di tutela. Nello stesso tempo, persistendo nel rispetto reciproco e nell'armonioso sviluppo, abbiamo ampiamente partecipato a una serie di lavori organizzati dall'UNESCO mirati a tutelare il patrimonio culturale immateriale."

In un'intervista esclusiva a RCI, il direttore dell'ufficio di rappresentanza dell'UNESCO a Beijing, Abhimanyu Singh, ha espresso il suo alto apprezzamento per l' impegno in merito dei governi ai vari livelli e dei vari settori sociali cinesi. Egli ha detto:

"Dal nostro punto di vista, la Cina fa giā da esempio agli altri paesi in via di sviluppo nella tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale. Come giā sapete, fra tutti i paesi in via di sviluppo, la Cina possiede il maggior numero di patrimoni culturali materiali di livello mondiale, pari a 37. Inoltre, a quanto pare, la Cina ha giā fatto completi preparativi anche per la tutela del patrimonio culturale immateriale."

Tuttavia, rispetto ai paesi sviluppati, la Cina ha avviato piuttosto tardi la tutela del patrimonio culturale immateriale, con un lavoro in materia non ancora completo. L'esperto di ricerche sulla tutela del patrimonio culturale immateriale, prof. Wu Bingan, ha osservato che il compito cinese della tutela del patrimonio culturale immateriale si presenta pesante sul lungo periodo, e necessita ancora della maggiore attenzione del governo e della societā. Inoltre, egli spera che certi governi locali cambino il concetto dell' eccessiva attenzione al valore commerciale della tutela del patrimonio culturale immateriale. Egli ha detto:

"Adesso tendiamo ancora a privilegiare la candidatura del patrimonio culturale immateriale, trascurando la tutela, la maggior parte della gente si interessa molto all'inserimento nelle liste dei patrimoni dei vari livelli, mentre alcuni governi locali si danno addirittura alla creazione di marchi. Il patrimonio culturale immateriale va utilizzato in modo appropriato, e non sfruttato in modo irrazionale."

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