Il 25 maggio la Korea Central News Agency ha riportato che lo stesso giorno la Corea del Nord ha effettuato con successo un nuovo test nucleare sotterraneo, il secondo test nucleare svolto dal paese dopo quello del 9 ottobre 2006. Dopo la sua comunicazione, la notizia ha subito provocato la forte opposizione della comunità internazionale.

Il reportage della Korean Central News Agency afferma che come un anello delle misure di rafforzamento del deterrente nucleare di autodifesa, il 25 maggio la Corea del Nord ha effettuato con successo un altro test nucleare sotterraneo. La forza esplosiva e la tecnica operativa hanno visto un ulteriore innalzamento. L'Agenzia aggiunge che attraverso il test sono stati risolti i problemi tecnico-scientifici legati all'innalzamento della potenza nucleare, contribuendo alla svalguardia della pace e della stabilità del paese, della penisola coreana e delle zone circostanti.

L'annuncio del secondo test nucleare della Corea del Nord ha provocato l'energica opposizione della comunità internazionale. Su richiesta del Giappone, lo stesso giorno il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha convocato una riunione d'emergenza, dopo la quale il presidente di turno per il mese corrente del Consiglio, il rappresentante permanente russo all'ONU, Vitaly Churkin, ha affermato che i 15 paesi membri del Consiglio di Sicurezza ritengono all'unanimità che il test nucleare nordcoreano abbia violato la risoluzione n.1718 del Consiglio, che in merito esprime forte "opposizione e condanna", e chiede alla Corea del Nord di onorare completamente i doveri interessati secondo le sue risoluzioni e dichiarazioni relative. Egli ha aggiunto che il Consiglio di Sicurezza ha deciso di approvare una risoluzione sul test nucleare nordcoreano. Lo stesso giorno, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon ha sollecitato la Corea del Nord a ripristinare rapidamente l'adempimento delle originarie promesse alla comunità internazionale.

Lo stesso giorno il ministero degli Esteri cinese ha emesso una dichiarazione, secondo cui, trascurando la generale opposizione della comunità internazionale, la Corea del Nord ha effettuato un nuovo test nucleare, per cui il governo cinese esprime forte opposizione in merito. La parte cinese chiede energicamente alla parte nordcoreana di onorare la promessa della denuclearizzazione, e di sospendere le iniziative interessate che potrebbero provocare l'ulteriore deterioramento della situazione, ritornando sul binario dei colloqui a sei. Nel frattempo, la parte cinese fa appello alle parti interessate affinchè reagiscano con calma ed in modo appropriato, persistendo nella soluzione pacifica dei problemi tramite le consultazioni e il dialogo. La parte cinese continuerà a compiere sforzi inflessibili in questa direzione.

Il presidente americano Barack Obama ha emesso una dichiarazione che accusa il nuovo test nucleare sotterraneo nordcoreano di "violare il diritto internazionale", definendolo "una sfida alla comunità internazionale che non tiene conto delle conseguenze". La dichiarazione aggiunge che la provocazione del test nucleare nordcoreano non potrà che isolare ulteriormente il paese, e che la comunità internazionale non permetterà assolutamente che la Corea del Nord ricerchi armi di distruzione di massa e i vettori collegati.

A mezzogiorno dello stesso giorno, il presidente della Corea del Sud Lee Myung-bak ha convocato i capi dei dipartimenti governativi interessati in una riunione di garanzia della sicurezza nazionale. Nella dichiarazione seguita alla riunione, il portavoce della sede presidenziale ha detto che il nuovo test nucleare nordcoreano costituisce una grave minaccia alla pace della penisola coreana, dell'Asia nord-orientale, e del mondo intero, un'enorme sfida al sistema internazionale di non proliferazione nucleare, ed una provocazione assolutamente intollerabile. In precedenza lo stesso giorno, il governo della Corea del Sud aveva annunciato che, a parte il parco industriale di Kaesong, proibirà temporaneamente le visite dei cittadini sudcoreani in Corea del Nord.

Anche il premier giapponese Taro Aso ha emesso una dichiarazione di energica condanna del test nucleare svolto lo stesso giorno dalla Corea del Nord, affermando che affronterà la cosa insieme a Usa e Corea del Sud.

A sua volta lo stesso giorno il ministero degli Esteri russo ha rilasciato una dichiarazione, appellandosi alla Corea del Nord affinchè adotti un atteggiamento responsabile negli ambiti della tutela della stabilità regionale e del sistema di non proliferazione delle armi di distruzione di massa.

L'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza Javier Solana ha accusato l'iniziativa nordcoreana di aver apertamente violato la risoluzione n.1718 del Consiglio di sicurezza, aggiungendo che l'Ue continuerà a negoziare le misure relative con gli altri paesi partner, e appellandosi alla comunità internazionale affinchè adotti delle energiche misure per rispondere all' irresponsabile iniziativa della Corea del Nord.

Inoltre, i governi di Gran Bretagna, Francia, Germania e altri paesi hanno espresso la loro inquietudine e condanna per il test nucleare condotto dalla Corea del Nord. Anche Australia, Nuova Zelanda, Svizzera, Vietnam e Singapore hanno pubblicato delle dichiarazioni di grave attenzione al nuovo test nucleare della Corea del Nord, e di appello al paese affinchè ritorni sul binario dei colloqui a sei.

Il 14 aprile scorso il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha emesso una dichiarazione, in cui rifiuta di accettare la dichiarazione presidenziale del Consiglio di Sicurezza, annuncia il ritiro dai colloqui a sei sul problema nucleare nordcoreano, e il ripristino degli impianti nucleari disattivati. In seguito il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha elencato tre società nordcoreane come controparti delle sanzioni, e inserito molti materiali di uso militare nella lista delle voci proibite dell'import-export della Corea del Nord.